Capitolo 16

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Osservavo in silenzio il soffitto della camera da letto mia e di Zaccaria, mentre le prime luci dell'alba filtravano dalla finestra. Girai il capo verso il mio ragazzo, il quale dormiva beatamente, con un sorriso stampato in volto. Spostai il suo braccio dalla mia vita, per poi alzarmi silenziosamente e scappare in balcone, cercando di non fare troppo rumore.

Ho bisogno di osservare l'alba.

Mi sedetti su una delle due sedie che stavano già in balcone, mentre il profumo da uomo, rimasto sulla maglia grigia della Nike di Zaccaria, che io usavo per dormire, mi inondò le narici.

Respirai a pieni polmoni l'aria fresca mattutina di fine Maggio. Posai lo sguardo sul tavolino, rendendomi conto che ci fosse un pacchetto di sigaretta, fortunatamente non finito.

Non avevo per nulla voglia di tornare dentro a prenderle.

Presi una sigaretta e la portai alla bocca e l'accesi con un accendino blu che stava all'interno del pacchetto.

Sbuffai fuori il fumo dalla bocca e mi persi a guardare i primi colori dell'alba, la quale mi ha da sempre affascinato, fin da piccola. Amavo svegliarmi presto, prima di andare a scuola, solo per vederla; Mi ha sempre trasmesso un senso di tranquillità.

Quante cose sono cambiate nella mia vita in soli due mesi?.

Mai avrei immaginato in vita mia di essere sbattuta fuori di casa da mia madre, con la quale a stento parlo, visto che la rabbia nei suoi confronti non è ancora del tutto sparita. La sento solamente la Domenica, una chiamata che dura meno di cinque minuti e si conclude con "Spero di rivederti presto";

Se non ci vediamo più non è di certo colpa mia.

Ho smesso di frequentare gli incontri per i Tossicodipendenti, visto che mi hanno praticamente cacciata l'ultima volta che ho provato a partecipare.
"Questi incontri sono basati sulla sincerità e il rispetto, non sei più la benvenuta qui." , mi aveva detto Rosa, con uno sguardo gelido e voce seria.
L'unica cosa che ho fatto è stata quella di mandarli tutti quanti a 'fanculo e andarmene, rimanendo sempre a testa alta;

È da due settimane che non ho mai più avuto una crisi d'astinenza, fortunatamente. Sono tornata ad essere la "me" di 2 anni fa, quella prima di toccare eroina e ne sono felice;

Riccardo e Alicia, fortunatamente, non si stanno facendo né vedere né sentire. Sembrano scomparsi entrambi e ciò mi è sembrato strano;

Insomma, entrambi i nostri ex scompaiono, sarà una coincidenza?.

Il rapporto fra me e Zaccaria, non sta andando nel migliore dei modi. In queste ultime due settimane stiamo litigando quasi sempre, molto spesso per motivi infantili o addirittura inesistenti.
Ma il mio amore per lui nonostante ciò non è scomparso, non potrebbe mai scomparire; Anche fra dieci anni, il mio amore non potrà mai andarsene;

Lui nell'ultimo periodo è molto stressato per via dell'album, che farà uscire il diciassette Giugno. È molto indaffarato anche con la Polizia, visto che gli stanno col fiato sul collo ad ogni cosa lui faccia.

È solo un periodo, ne sono certa.

Il pensiero che io e Zaccaria potremmo lasciarci mi distrugge, sia fisicamente che mentalmente.
Non posso nemmeno pensare che la nostra storia possa mai concludersi, come può una cosa così bella finire?. Come può finire il nostro amore?.

Ad interrompere i miei pensieri fu proprio Zaccaria, il quale mi osservava con faccia assonnata.

«Che fai qui?.» mi chiese, con la voce più rauca del solito, visto che si era appena svegliato, grattandosi la nuca. «Sono appena le sei.»

«Avevo bisogno di stare da sola.» dissi, portandomi le ginocchia al petto, guardandolo. «Tu?.»

«Non ti ho sentita nel letto e volevo assicurarmi che stessi bene.» disse, andandosi a sedere sull'altra sedia, per poi passarsi una mano in volto. «Domani parto per CasaBlanca, sicura che non vuoi venire con me?.» mi chiese, prendendo una sigaretta dal pacchetto.

Qualche giorno fa gli era venuta l'idea di girare una sorta di "videoclip" , dove annuncia i brani presenti nel suo EP e voleva farlo proprio in Marocco, città del suo cuore e dove vive tutta la sua famiglia.

Mi ha fatto piacere che mi abbia chiesto di andar con lui, ma il pensiero di dover conoscere la sua famiglia mi spaventa, quindi ho preferito non andare.

«No Zac, sono sicura.» dissi, sorridendogli. «Tu pensa a stare con la tua famiglia e divertirti, io sto bene, starò con gli altri.»

Allungai la mia mano destra verso di lui, stringendo la sua sinistra con la mia. Sbuffò fuori il fumo dalla bocca, sorridendomi dolcemente, ritornando a guardare il cielo, così io lo imitai.

Restammo in silenzio, mano nella mano, per un po'.
Dopo qualche minuto io distolsi lo sguardo dal cielo, per osservare i suoi occhi mori.

Negli occhi di Zaccaria vedo tutto ciò che io non ho mai avuto: un amore puro e vero.

𝗗𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Where stories live. Discover now