"Una grande sorpresa ho in serbo per voi ritardatari e festaioli."
MATTHEO
"Che hai da guardare?" dissi il Tassorosso che stava guardando me, poi la porta che era appena stata chiusa da quella strega.
"N-Nulla." mormorò il ragazzo prima di andare verso il suo letto. Io mi fiondai dentro al bagno e mi guardai dritto allo specchio, con le mani appoggiate sopra al lavabo.
Avevo ancora le labbra e le guance rosse, i capelli arruffati e la camicia mezza aperta. Non dovevo continuare così, io la odiavo quella ragazza, e non potevo continuare a provocarla e avvicinarla a me.
Ero un pericolo e lo sapeva, ma dopotutto si avvicinava a me e mi parlava. Voleva sapere tutto su di me, ma io non volevo, perchè nessuno deve sapere i cazzi miei.
Quando l'ho vista fuori a quella porta della stanza rimasi sorpreso, anche perché pensavo che stesse ancora in discoteca a quell'ora. Poi appena se n'era andato quel Tassorosso dalla stanza ero ancora fatto e quindi decisi di entrare dentro la stanza; sapevo che lei mi avrebbe seguito dentro.
Con quel vestitino era veramente impeccabile, con quel culo sodo e quelle forme morbide.. però volevo controllarmi - pensai nella mia testa prima di combinare quel casino - era colpa della mia fattanza, non del mio vero io. Però infondo era cosi divertente provocarla con quel viso così innocente che aveva.
Era anche strano il fatto che mi concedeva l'essere toccata. Io di solito non ero delicato, ma vedendola così piccola e leggera, volevo fare con calma. Ma dopo che le cose stavano andando così velocemente ed eccitanti stava uscendo il vero io, il vero me. E proprio nel momento esatto, questo coglioncello ci ha sorpresi. Dovevo stare alla larga da lei.
Tanto okay, mi scopavo la sorella, però se devo mettere a paragone, quella che mi faceva uscire pazzo era sicuramente la streghetta.
Scacciai il pensiero e mi spogliai, fiondandomi in doccia. E ci misi una bella mezz'ora piena, solo perché volevo l'acqua bollente su di me e farmi male.
-
La luce offuscò il mio apparato visivo, cercai un modo per evitarlo ma non ci riuscivo. Quel tassorosso aveva aperto tutte le tende..forse dovrei fargli capire chi comanda qui.
"Porca puttana" gemetti mettendomi le mani sugli occhi. "La professoressa ci ha scoperti" disse questa voce alla mia sinistra, aprii solo un occhio e vidi che il ragazzo mi guardava preoccupato cercando di vedere una mia reazione. Forse pensava che io mi sarei alzato dal letto e spaventato da lei, ma si sbagliava di grosso.
Sbuffai. "Se stai cercando di farmi alzare, non ci riuscirai" conclusi mettendo il cuscino in faccia. Forse questo coglioncello doveva rendersi conto con chi si metteva contro. "Sicuro? Guarda che se non ci facciamo trovare tra 10 minuti nella hall la professoressa eseguirà dei provvedimenti" disse il ragazzo un po' intimidito.
Levai il cuscino da faccia e mi alzai a sedere senza guardarlo e presi con indifferenza il mio pacchetto di sigarette che si trovava sul mio comodino. Per un momento il ragazzo pensava che mi stessi alzando, invece no, coglioncello.
Accesi con tutta calma la sigaretta prima di guardarlo, era vestito con un jeans stretto e la camicia bianca in perfetto in ordine, con quei occhiali quadrati e i capelli aggiustati da un lato; avevo beccato il secchione del cazzo.
Aspirai mentre lo fissavo, e sapevo che lo stavo intimidendo. "Senti, coglioncello, non mi interessa. Se continui a dirmelo, ti faccio fare un bel giretto per New York in un secondo. Per di piú gratis, okay?" dissi con calma e concludendo con un sorrisetto falso. Lui annuii velocemente con le mani in grembo, prima di sparire davanti ai miei occhi. Che risveglio di merda.
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Fix me | Mattheo Riddle
Teen Fiction"Non siamo nelle favole, tesoro." continuò. "Non troverai il tuo principe azzurro che ti porterà in braccio fino al castello, sopra ad un fottuto cavallo." Rimasi interdetta dalle sue parole. "Io quello che posso fare è portare in braccio fino e so...
