"Non siamo nelle favole, tesoro." continuò. "Non troverai il tuo principe azzurro che ti porterà in braccio fino al castello, sopra ad un fottuto cavallo."
Rimasi interdetta dalle sue parole.
"Io quello che posso fare è portare in braccio fino e so...
Le attirai l'attenzione, lei si girò e fece un espressione confusa. Guardai Mattheo e pure lui diventò confuso. "Non credete che sia inutile dare un'altra punizione?" disse la mia bocca.
Tutti quanti rimasero scettici. "Inutile?" rispose la professoressa. Mi leccai le labbra e forse mi ero pentita di quello che avevo appena fatto. Ma non volevo che Mattheo andasse di nuovo in punizione.
"Si..cioè, forse..non saprei." balbettai e nel mentre guardai anche Mattheo, che ormai aveva messo i gomiti sopra alle ginocchia e mi stava ispezionando. La professoressa corrucciò le sopracciglia, ma poco dopo fece un sorriso.
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Appoggiò la mano sopra alla mia spalla e mi sussurrò: "Hai qualche interesse uno di questi ragazzi?" disse in modo simpatico. Il mio cuore si fermò per un secondo quando lo disse.
Serrai le sopracciglia e scossi la testa lentamente. "No, professoressa" feci una risatina nervosa e lei continuò a guardarmi con un sorriso.
"Gilmore, in ogni caso..devono comunque avere una leggera punizione..non pensa?" mormorò nel mentre i ragazzi ormai avevano sentito tutto.
Annuii leggermente e poi feci un sorriso imbarazzato, prima di andarmene da loro e la professoressa continuava a parlare con loro. È stata una conversazione molto imbrazzante e strana.
Appena arrivai vicino ad Hermione non proferí parola, andammo vicino all'ascensore in assoluto silenzio, fino a quando non entrammo dentro. Si appoggiò al muro con le braccia incrociate, poi mi guardò.
"Cosa ti è preso, esattamente?" disse con calma. Notai quanto fossi cambiata da ieri sera, sopratutto tra me e lei.
"Nulla." presi le mie dita e ci giocherellai, mentre sentivo lo sguardo di Hermione su di me.
"Nulla?" ripetè ridendo nervosamente, si staccò dall'ascensore e fece un passo verso di me. "Li hai letteralmente difesi, Ariel. E non solo, non volevi nemmeno che avessero un'altra punizione.." si avvicinò a me e posò le mani sulle mie spalle.
"Ripeto, che ti prende?" mormorò, abbassando leggermente il capo per cercare un contatto visivo con il mio. Per un momento avrei voluto dirgli cosa era successo ieri sera mentre dormiva, ma appena incontrai i suoi occhi preoccupati scacciai via il pensiero.
Sbuffai. "Semplicemente mi dispiaceva." dissi prima che l'ascensore si aprisse. Lei non rispose, aveva solo la bocca schiusa, chiedendosi evidentemente cosa mi era preso - letteralmente -.
Ma da quando avevo fatto sesso con Mattheo, era tutto così diverso. Mi dispiaceva questa volta che andava di nuovo in punizione, volevo che stesse in camera almeno, o che comunque non abbia serie punizioni. Ormai avevo stabilito un rapporto strano con lui che non mi faceva stare lontana da lui.