"Non siamo nelle favole, tesoro." continuò. "Non troverai il tuo principe azzurro che ti porterà in braccio fino al castello, sopra ad un fottuto cavallo."
Rimasi interdetta dalle sue parole.
"Io quello che posso fare è portare in braccio fino e so...
È un flashback, vi consiglio di leggerlo per capire i capitoli successivi.
"Ma sei impazzito, cazzo?!"
NEI GIORNI PRECEDENTI..
MATTHEO
Stranamente la Malfoy Manor era più tenebrosa e strana, rispetto alle altre volte che sono venuto qui. Sospirai e oltrepassai la porta insieme a Draco.
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L'ho evitato per tutto il tempo. Solo a pensare che lui avesse toccato le labbra di Ariel, mi faceva imbestialire, cazzo. Ormai era mia, cazzo.
"Ragazzi." sfoggiò un sorriso la nostra amata Narcissa. Era l'unica donna che stimavo e che poteva apprezzare la mia 'dolcezza' che avevo. Ma oggi non ne ero in vena.
La sua mano si appoggiò sopra alla mia spalla e me la accarezzò mentre la sorpassai, adocchiandola.
Entrando subito mi trovai Lucius, il padre che nessuno vorrebbe. Ovviamente, anche il mio fottutissimo padre non era uno dei migliori, era stato soltanto bravo a farmi mettere al mondo e darmi un po' di magia in più.
Peccato che, mia madre Bellatrix Lestrange, ormai morta, doveva scegliere un marito molto più competente nel fare il padre.
Ma ovviamente no. Tutto doveva andarmi di merda, evidentemente.
"Benvenuti, sedetevi." disse Lucius in modo freddo, io lo guardai storto com'era nel mio solito.
"Qualche problema, Riddle?" borbottò Lucius, lui notò che lo stavo guardando male.
"Sei tu il mio problema, signor Malfoy." dissi a denti stretti, fissandolo negli occhi. Lui rimase immobile.
"Vedo che continui a rispondere in modo arguto a chi le è superiore per nascita." disse lui, con le mani dietro alla schiena.
Sbuffai ridendo. "Un uomo deve dimostrarmi di essere superiore. Non basta un certificato di nascita." sputai con acidità quelle parole, e lo vidi dai suoi occhi che si stupì.
Continuai. ".. Io non ne ho uno, quindi per me contano poco." lo lasciai a bocca leggermente schiusa e mi sedetti su una delle tantissime sedie in quella fottutissima e lunghissima tavola.
Io, Draco, Lucius, Narcissa, Piton, Nagini e altri, eravamo seduti. Ormai stavamo soltanto aspettando la loro divinità. Ma cosa ci trovavamo di così importante di lui?
La porta improvvisamente sbattè, e tutti ci girammo verso il mio fatidico padre.
"Benvenuti a tutti." borbottò lui, camminando a passi lenti, andando al capotavola. Tutti erano in silenzio e sbuffai silenziosamente. Non sopportavo le sue fottute riunioni.
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