capitolo 1

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Jude's pov

Mi presento sono Jude Sharp, sono un normalissimo ragazzo di 15 anni, ho i rasta e porto degli occhialini che coprono molto bene i miei occhi. Odio fare capire agli altri come mi sento e questo mi proteggono. Ho gli occhi rosso fuoco e come dice il mio migliore amico, David, ho un sorriso perfetto e bellissimo, ma per me è un normalissimo sorriso.
Ho i genitori separati, mia mamma si è risposata con un uomo sulla trentina d'anni di nome Hikaru, insieme abitano in California.
Mio padre, Shinsuke, invece, ancora single, abita in Giappone per esattezza ad Okinawa.

Io abito con mia mamma e il suo compagno, ma quest'anno avevo deciso di frequentare la Royal Academy, scuola super famosa e attrezzata per vari sport, ed essa si trova proprio dove c'è mio padre; quindi mi devo trasferire lì.

«hai preso tutto figliolo?» mi dice mia madre dandomi un bacio sulla tempia destra
«si mamma, ho preso tutto»
«mi raccomando fai il bravo insieme a tuo padre, va bene?»
«va bene»

Dopo ciò mi stacco dall'ennesimo bacio da parte di mia madre andando verso l'ingresso dell'area dove dovrei andare per prendere il mio aereo.
Il viaggio durò per circa 13 ore e mezza. Mi misi a dormire solo per il fatto che ero stanchissimo. Appena mi sveglio mi ritrovo sopra l'isola di Okinawa, era stupenda, meravigliosa, si vedeva l'azzurro che circondava la terra.

Il mio volo, il 148, atterra, scendo andando verso l'ingresso dell'aeroporto dove lì trovo mio padre alla quale appena mi vede mi abbraccia fortissimo che quasi non respiro.

Ci dirigiamo verso la sua auto dove mi accompagna a casa e tutto sommato non è niente male. La mia camera era al secondo piano e quando entrai la trovai esattamente com'èra quando da piccolo venivo da lui.

«non ho toccato nulla, sperando che comunque un giorno saresti ritornato da me...» disse lui un pochino imbarazzato
«grazie papà!»
Lo ringraziai entrando in camera per sistemare le mie cose.
Il letto è una pizza e mezza, di fronte ad esso avevo la TV e anche la scrivania. Girando l'angolino del muro, avevo l'armadio, un'altra scrivania col computer e tastiera sopra e poi vicino ad essa un canestro appeso al muro con una palla sotto.

Mi piaceva un sacco giocare a basket con mio padre da piccolo e non solo quello sport, ma anche baseball, calcio, pallavolo e altri vari.

Dopo aver sistemato tutta la mia roba scendo andando in cucina, anche perche morivo di fame visto che non ho mangiato nulla perché dormivo in aereo, andando a cucinare qualcosa, ma fallisco bruciando la pentola...

«Jude? Senti anche tu questa puzza di brucia-» mio padre si interrompe lì, non finendo la frase
«scusami...avevo fame e per sbaglio ho bruciato la pentola...» dico io mettendomi una mano dietro la testa e sorridendo ansioso
«aaa...figlio mio guarda che se avevi fame bastava dirlo...ti preparavo qualcosa»
«eh...scusa, ma è mezzanotte pensavo stessi dormendo così non ti ho svegliato»

Secondo me dovrei prendere lezioni di cucina...faccio schifo, ma almeno c'è chi cucina al mio posto.

«non stavo dormendo...ora esci dalla cucina e dimmi cosa volevi da mangiare che te lo preparo»
«grazie papà...avevo voglia di un omolette»

Mio padre si mise a cucinare ciò che ho chiesto, io mi misi sul divano aspettando che finisca. Dopo circa 20/30 minuti mi sento chiamare, mi alzo dal comodissimo divano per dirigermi in cucina dove al centro c'era un grande tavolo. Mi siedo e mio padre porta due piatti contenente la famosissima omolette.

«papà è deliziosa!» dico mettendomi una forchetta di questo succulento cibo in bocca mentre lui mi ringrazia per il complimento.

Dopo aver finito di "cenare", anche se potremmo chiamarlo "spuntino dell'una di notte", sparecchio il tavolo, saluto mio padre e mi reco nella mia camera dove tiro fuori dall'armadio il mio peluche pinguino, lo adoro, me lo hanno regalato i miei genitori per il mio sesto compleanno e da lì non mi sono mai separato da lui. Il bello è che mi somigliava parecchio...bhe forse è perché i miei avevano preso un pinguino normale peluche e dopo ci hanno attaccato dei rasta fatti con la lana, misero alla sua zampina sinistra un cinturino nero e in fine ci misero un paio dei miei occhialini. Ho sempre amato i pinguini. Esso si chiama Jupingu. (nome molto bello e creativo direi!)

Dopo averlo preso mi infilo sotto le coperte del mio comodissimo letto, stringo il pingurasta e mi addormento.

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Hi guys, come state? Spero bene.
Sono tornato con una nuova storia spero vi piaccia anche se so già che nessuno se la cagherà, ma vabbè, mi piace scrivere quindi pubblico le mie idee tramite storie.

Sono tornato con una nuova storia spero vi piaccia anche se so già che nessuno se la cagherà, ma vabbè, mi piace scrivere quindi pubblico le mie idee tramite storie

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Ecco qui il peluche di Jude:) molto puccioso lo voglio pure io, uffa...T^T

P.s. il nome del peluche gliel'ho dato io.

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