capitolo 7

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Jude's pov

«quel segno è la prova che sei mio Jude Sharp~» dice indicando il piccolo segno di morso lasciato da lui sul mio collo.

«cosa?»
«ho detto che sei mio~»

"Pomodori arrivo!"

Rimaniamo nel bosco a "parlare", come lo chiama il castano, fino a quando non inizia a piovere e sia io che lui ci rifugiamo sotto ad una mini grotta fatta con foglie degli alberi...

"Menomale che non ci sono tuoni!"

Tuono. Altro ancora.

"Te parea... perché parlo o penso troppo cazzo!"

Inizio a tremare tappandomi le orecchie con le mani e Caleb a quella vista capì il fatto per cui lo facevo

«hai paura dei tuoni?» mi chiede
«n-non proprio...c-cioé s-si, ma n-non solo dei t-tuoni...ma d-dei rumori forti in g-generale»

Caleb dopo aver sentito ciò da me, mi abbracciò forte facendomi tranquillizzare con qualche coccola sulla schiena e bacio sulla testa.

Dopo vari minuti il temporale finisce e io mi stacco dalle braccia del crestuto.

«g-grazie!»
«di nulla.»

Dopo altri vari minuti decidiamo di tornare a casa, ognuno a casa propria...

"Cazzo mio padre non c'è...e se piove e tuona sono fottuto..."

«C-Caleb!» dico e lui si gira verso di me...
«v-vuoi venire a casa m-mia?»
«eh? No.»
«okey fa nulla allora...ma almeno ridammi gli occhialini per favore...»

"Ha rifiutato eh... vabbè troverò un' altro modo per i tuoni...anche se spero che non ci siano..."

Faccio un sorriso normale senza far capire nulla a nessuno e lui mi ridà gli occhiali, me li rimetto e poi mi dirigo verso casa visto che scuola ormai era finita.

Arrivo a casa, metto giù la cartella e mi dirigo in cucina a bere e farmi un'insalata, quella so come si fa. La finisco e lavo i piatti per poi subito dopo andare in camera a guardarmi la TV.

Dopo varie ore si fa sera, io non avendo fame rimango sul letto a guardare i film, fino a quando un tuono non mi fa spaventare.

«CAZZO LO SAPEVO! PORCA MISERIA ACCIDENTI A ME CHE PARLO O PENSO TROPPO!»urlo.

Tuoni. Altri tuoni. Altri ancora.

Io sono con le ginocchia al petto testa appoggiata ad esse mentre le mie mani sono attaccate al peluche che sto abbracciando per tranquillizzarmi...

"In California c'era sempre mia madre ad aiutarmi...come cazzo faccio ora?"

Continuò a piovere ed io ero terrorizzato. Ad un certo punto mi ritrovo due braccia forti ad abbracciarmi, giro la testa di poco notando un esemplare di Caleb freddo.

«C-Caleb!?»
«scusami piccolo, non pensavo volessi invitarmi per farti compagnia per il temporale...»
«n-non fa n-nulla...» dico io e lui in tre secondi mi gira e mi abbraccia facendomi appoggiare la testa sul suo petto e ci sdraiamo sul letto. Io mi addormento tra il caldo delle coperte e il freddo di Caleb che in quel momento mi tranquillizzò.

Verso le 5:40 di mattina mi sveglio notando che il castano fosse ancora lì, ovviamente sveglio perché i vampiri non dormono...

«buongiorno piccolo~»

Rosso. Sono completamente rosso.

«b-buongiorno»
«awww sei imbarazzato Sharp~»
«zitto!» dico completamente rosso, mentre lui ride, ride di gusto.

The Vampire ManWhere stories live. Discover now