capitolo 18

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Mi sveglio. Mi giro nel letto verso Caleb e noto che non c'è quindi mi dirigo in cucina dove lo trovo a fare la colazione.

«giorno Piccolo»
«giorno» rispondo sbadigliando
«come hai dormito?» chiede il castano non togliendo gli occhi dal pane
«bene...che stai facendo?»
«la tua colazione» dice mettendo la fetta di pane nel piatto e porgendomelo e poi metterci sopra l'uovo, dato che erano le 11:58.

«aww grazie...ma sai che non sei obbligato a cucinare sempre per me vero?» chiedo rosso in viso per poi prendere un boccone di quel buonissimo pane scaldato con l'uovo
«si, ma tu bruceresti casa...quindi...» dice e io faccio un finto broncio e lui si avvicina a me dandomi un leggero bacio sulle labbra, ma appena gli chiedo l'accesso si toglie velocemente da me.

«perché?...ho fatto qualcosa di sbagliato?» chiedo pauroso di aver fatto un casino
«nono non sei tu...sono io...»
«in che senso? Perché?»
«se ti bacio come vorrei fare, vorrei iniziare a morderti e prenderti il sangue e non voglio trovarti morto tra le mie braccia per colpa mia»
«ma ieri sera lo hai fatto...»
«lí sono riuscito a trattenermi per poco...infatti i baci non erano lunghi erano piccoli, ma tanti...scusami Jude...»dice e allora io vado lì, lo abbracciò e gli dò un piccolo bacio sulla guancia destra e dirgli un 'fa nulla' per poi finire il pranzo, sparecchiare e andare sul divano.

Sono le 14:30 e io e Cal abbiamo deciso di andare dalla sua famiglia per avvisare di tutto ciò che è successo.

«e se poi se la prendono con me?» dico ansioso e con qualche lacrime che scorrevano sulle mie piccole guance
«tranquillo, ti proteggerò io piccolo mio» dice Caleb asciugandomi una lacrima scesa dal mio occhio e fidarmi un piccolo bacio sotto esso.

Salgo sulla sua macchina nera e andiamo a casa sua, dove appena entro vengo travolto da un David ed un Joe.

«David? Che ci fai qui?» chiedo
«sono venuto qui per parlarti visto che non eri a casa ieri»
«strano, ero a casa ieri...magari non ho sentito il campanello...che volevi dirmi?» chiedo e subito vengo trascinato da lui in una stanza azzurra chiaro
«mi spiace per tutto! Sono stato obbligato a comportarmi così da mia sorella che ha detto che se non lo facevo potevi ucciderti e io non volevo questo...mi spiace davvero Jude...» e dopo aver pronunciato queste dolci e strane parole mi abbraccia e io ricambio lasciando che le mie lacrime scendano così come a lui. Veniamo interrotti da due ragazzi entrati lì, Joe e Caleb che ci prendono e, dopo aver asciugato le nostre lacrime, ci portano in salotto.

Fermo un attimo Caleb per capire una cosa...

«Cal...!?»
«dimmi piccolo»
«ma David sa'?» chiedo ansioso e il mio ragazzo risponde annuendo con la testa e lì mi parte un sorrisino

"Che bello almeno ora potrò parlare di quanto sia figo il mio ragazzo con quei canini e la sua velocità vampiresca hahaha"

«che hai da ridere?» mi chiede il castano
«nulla tranquillo. Andiamo dagli altri!»

Arriviamo e mi metto comodo in braccio a Caleb che si è messo seduto sulla poltrona e gli altri nella stanza si accomodarono su altri divani e poltrone, alcuni stavano anche in piedi.

«dimmi, Jude, di cosa dovevi parlarci così urgentemente?»

Ansia. Sto sudando di brutto.

«emh...vedete...riguarda Yuu e mia sorella Celia» dico con voce tremante
«cos'é successo?» dice Huran con voce preoccupata
«sono state rapite dai Volturi...mi spiace...» tutte le persone in quella stanza erano a bocca aperte e altre a cui le lacrime scendevano.
«TU! PICCOLO MOSTRO DEL CAZZO!» mi dice incazzata Joxy venendomi contro e spingendomi ad un centimetro dal fuoco nel camino

Le lacrime scendono. Ho paura.

«JOXY CALMATI!» dice Caleb venendomi incontro e mettendosi davanti a me per proteggermi dalla furia della ragazza.
«LUI HA FATTO PORTARE VIA YUU! PERCHÉ DOVREI CALMARMI? QUESTO PICCOLO LURIDO PEZZ-»
«PERCHÉ LUI NON HA FATTO NULLA!» dice il crestuto e lì la castana-biondina si ferma, mi guarda e io guardo lei...era incazzatissima aveva gli occhi rosso fuoco quasi quanto i miei e aveva gli occhi gonfi dal pianto.

Caleb mi guarda, si avvicina, mi accarezza la guancia per poi baciarmi la fronte, farmi alzare e prendermi in braccio, lì davanti a tutti, mentre io facevo scendere le lacrime.

«noi andiamo in camera, venite a cercarci quando vi sarete calmati un po'!» dice il mio ragazzo portandomi nella sua camera dove ci stendiamo sul divano e lui inizia a farmi varie coccole mentre io continuo a piangere dandomi colpe.

«è colpa mia...non dovevo lasciarla andare da sola...» dico
«non è colpa tua piccolo, non potevi saperlo e poi so per certo che mia sorella sapendolo non ti avrebbe fatto avvicinare a loro»
«non è l prima volta che succede, ma le scorse nessuno è stato rapito...ora invece sia Yuu che mia sorella sono in pericolo...magari Dark sta facendo loro qualcosa come ha fatto con me...e se-» mi blocco sentendo due labbra sulle mie, spalancò gli occhi e vedo Caleb che si sforza di baciarmi, lo blocco e sorrido leggermente...

«non c'è bisogno di sforzarti...mi limonerai quando sarai pronto ahahah» e lui, diventando leggermente rosso, ride lasciandomi un piccolo bacio sulla tempia sinistra. Lo abbracciò e stavolta sono io a dargli un bacio a stampo sulle labbra.

"Queste labbra sono la mia droga" penso andando a dare altri vari baci

«voglio provarci con te!» mi dice Caleb con tenacia
«che cosa vuoi provar-» mi blocco sentendo ancora le sue labbra sulle mie.

"Vuole provarci, ora capisco"

Inizia così un bacio passionale e pieno di amore fra di noi. Caleb, con un po' di preoccupazione di mordermi, mi bacia inserendo la lingua che subito do accesso. Baci su Baci, dopo un po' ci stacchiamo per prendere fiato, o almeno io perché i vampiri fanno finta di respirare. Non ne serve a loro.

Caleb riprende immediatamente a baciarmi facendomi alzare dal divano e facendomi mettere sopra le sue gambe e lui con la sua mano che vagava sotto ai miei vestiti fino ad arrivare ai pantaloni, dove, gli abbassa leggermente e inizia a toccarmi il culo e a palparlo.

«mmh~»

I miei versi escono quasi strozzati per via del bacio, ma Cal, non volendo fermarsi, inizia a torturare il mio piccolo buco e sentendo un' erezione nei miei pantaloni lo fermo.

«Caaaal» dico prolungando la 'a' nel suo nome
«non vuoi?» mi chiede
«certo che voglio, ma di sotto ci sono tutti e la tua porta non ha la serratura e potrebbero entrare in qualsiasi momento. In più non mi sembra il momento di farlo...» dico imbarazzatissimo e rosso per via dell'erezione che pulsa nei miei pantaloni.

«allora solo questo.» dice Cal ricominciando a baciarmi e con la mano scendere di nuovo ai miei pantaloni, tirare fuori il mio cazzo e il suo, avvicinarli e fare su e giù insieme così da venire dopo circa dieci minuti e dopo un botto di gemiti trattenuti.

«sei venuto~» dice Caleb al mio orecchio sussurrandolo per poi portarmi la sua mano sporca vicino alla bocca e leccare il residuo rimasto lì. Io invece ero con la testa appoggiato alla sua spalla e le braccia che circondavano il collo mentre cercavo di riprendere fiato.

Dopo aver ripreso fiato mi pulisco e mi alzo i pantaloni e lo stesso Cal che subito dopo mi ridà un bacio.

Toc toc.

Sentiamo bussare quindi io, alzandomi dal divano, vado ad aprire trovando...

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Eilà, dopo anni ho pubblicato un nuovo capitolo... è un po' cringe devo dire, ma ei sto col blocco dello scrittore per questa storia quindi mi è difficile creare qualcosa... però spero vi piaccia :)🐧
Byeee~

The Vampire ManWhere stories live. Discover now