capitolo 8

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Mancavano meno di quindici minuti così corriamo, ovviamente lui più veloce di me, a scuola arrivando giusto in tempo.
Io e Caleb ci separiamo salutandoci andando ognuno nella propria classe.

«Ei Jude! Come mai oggi in ritardo?» mi dice Saruna con un sorriso sul volto...e io ricambiai il sorriso giusto per non dare nell'occhio col mio malumore appena visto i due fratelli.
«scusate, non ho notato l'ora e sono corso fino qui»
«fa nulla Jude, vieni dai» dice stavolta David indicano la sedia dove dovevo sedermi, ovvero il mio posto.

Mi siedo e subito dopo entra il professore di diritto. Io odio diritto, ma non posso farci nulla è una materia obbligatoria qui.

Passa l'ora, dando inizio ad una nuova: matematica.

Le ore passavano lente, ma finalmente l'intervallo arrivò.

«andiamo ragazzi!» dice la ragazza trascinandoci fuori dove lì vedo Yuu, Joe e Caleb che aspettavano i due fratelli.

"Ed io che pensavo che volevano passare un po' di tempo con me...mi sono illuso da solo"

«ei ragazzi!» gli salutò Joe alzando la mano e accarezzando la testa di David, mentre Saruna viene stretta da Yuu per il fianco destro.
«okey...che mi sono perso!?» dico, ma come da ormai giorni non mi cagano...

"Mi sento malissimo..."

Sospiro.

«ragazzi che mi sono perso!?» dice Caleb guardando gli altri quattro e poi me.

"Grazie Cal...ma non è lo stesso"

«nulla di ché Caleb...solo che ci stiamo frequentando...» dice Yuu, la sorella

"Quindi stanno insieme ed io non lo sapevo...ahia...mi fa male il petto..." penso stringendomi la maglia all'altezza del petto.

«capisco...bhe divertitevi insieme!» dice Caleb per poi subito dopo andarsene.

Io me ne sto con le due coppie fino a quando non si sono diretti tutti e quattro in bagno, Joe e David in quello maschile e Yuu e Saruna in quello femminile ovviamente, solo Dio sa a fare cosa...anche se posso immaginarlo.

Decido di incamminarmi per i corridoi della scuola.

"Ancora da solo eh...questa storia sta peggiorando...non va bene...mi fa male il petto, le lacrime vorrebbero uscire e anche le urla. Vorrei urlare addosso ai due fratelli ciò che provo in questi giorni, ma non ne ho il coraggio..."

Gli occhi punzecchiano e vedo anche sfocato così decido di andare sul tetto di corsa, il tempo di un minuto e già arrivo. Lì trovo Caleb, ma non ci faccio caso me ne vado in un angolino nascosto, mi appoggio al muro scendendo piano fino a toccare terra col fondoschiena. Mi tolgo gli occhiali facendo intravedere i miei occhi rosso fuoco diventare scuri e umidi. Le lacrime scesero con forza.

Era un pianto silenzioso perché non potevo farmi sentire da nessuno...sarebbe stato penoso.

Un singhiozzo uscì dalle mie labbra e subito le tappai con la mia mano, non volevo farmi sentire da nessuno...volevo essere lasciato in pace questa volta. E così fu.

A fine ricreazione mi alzai asciugandomi gli occhi e rimettendomi gli occhiali.

Mi incamminai verso la porta, ma appena giro l'angolo noto il castano appoggiato al muro con la spalla ad esso guardandomi.

"Cazzo."

«C-Caleb...cosa c'è?»
«nulla...tu piuttosto...cos'hai?»

"Che domanda stupida che fai Stonewall..."

«nulla...ora me ne vado visto che è suonata la campanella di fine intervallo» dico per poi superarlo e andare dritto in classe.

Due ore di giapponese mi aspettavano in quest'aula...non avevo motivazione di fare nulla. Chiesi quindi di andare in bagno e mi fu dato.

The Vampire ManOnde histórias criam vida. Descubra agora