Prologo

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"The wolf does not pity the lamb. The storm begs no forgiveness of the drowned."

"Il lupo non commisera l'agnello. E la tempesta non chiede perdono agli affogati."

Jay Kristoff, "Nevernight"


«Ho fatto la cosa giusta. So che è così. Ma allora perché mi sento così... Così sbagliato?»

«È normale» rispose l'uomo. «Se può rassicurarti, io avrei fatto lo stesso. È stata la scelta migliore.» Posò il boccale colmo di birra sul ripiano della cucina, poi si voltò verso di lui e prese a fissarlo da sotto lo spesso cappuccio scuro.

«Grazie. Grazie di tutto. Davvero.» Il ragazzo era sincero. Non mentiva. Ringraziava davvero un uomo sconosciuto che gli aveva promesso qualcosa di importante.

L'incappucciato rivolse un rapido sguardo all'orologio da polso. Poi passò alla finestra. 

Un momento di silenzio. 

Poi di nuovo le parole. 

«Ma adesso, figliolo, perché non mi dai ciò che mi spetta?» Sembrava spazientito, ma la sua voce era calma.

«L'ho fatto. Hai già avuto ciò che volevi.» Ribatté sicuro. Aveva già pagato il suo debito, e non intendeva farlo di nuovo. Odiava fare le cose senza di lei. Odiava l'idea di averla pugnalata alle spalle. Ma l'aveva fatto per lei, d'altronde...

«Sai... A volte i debiti vanno pagati un po' di più di quel che valgono. Immagina ci siano... degli interessi.» Infilò una mano in tasca e improvvisamente ne estrasse un affilato coltello. L'acciaio riluceva sotto la pallida luce lunare, dandogli un aspetto sinistro.

Il ragazzo fu costretto a ingoiare l'eccesso di saliva rimasto in gola, e per poco non gli andò di traverso. Tossì. «Cosa hai intenzione di fare, con quello?» Posò il bicchiere e fece qualche passo indietro. Ma era tutto inutile.

Un passo indietro.

Un passo avanti.

Due passi indietro.

Due passi avanti.

Tre passi indietro...

Qualunque cosa facesse era ripetuta a specchio dall'uomo.

«Figliolo... Non ti hanno mai detto che le tue domande sono molto stupide? Mi pare ovvio cosa voglia fare con un coltello. A te no?» Calmo. Glaciale. Forse un po' divertito. Si stava prendendo gioco di lui.

Il ragazzo continuava a indietreggiare. «Me l'avevi promesso!» gridò. «Me l'avevi promesso!»

«Devi sapere che non sempre la via più breve è la migliore, caro. A volte bisogna faticare di più per raggiungere ciò che si vuole.» Bisogna ammetterlo: all'uomo stava un po' a cuore la sua nuova vittima. Così ingenuo e con una voglia di cambiare la sua vita in meglio ammirevole.

«Ma tu... Tu avevi promesso che non ci avrebbero toccato! Tu hai promesso!»

«Io non ho promesso niente, ragazzo.» Fece roteare il coltello tra le dita. «Impara a fare meglio i patti, la prossima volta. Magari nell'Aldilà. Se insieme a Dio o a Lucifero non lo so, ma non farti ingannare due volte.» Detto ciò preparò il braccio, prese la giusta spinta e fece fischiare in aria il coltello. Il sibilo prodotto era quasi inudibile, ma per un guerriero come lui era un richiamo. Qualcosa che svettava sopra ogni rumore possibile per attirarlo al sangue appena prodotto.

L'arma tranciò il petto del ragazzo come se fosse burro, e lui si accasciò sul ripiano, per poi finire a terra, colmo di sangue rosso. Rosso scuro e terribile. Denso e rilucente sotto la luce della notte. «Ti prego...» rantolò. «Ti prego...»

«Esprimi il tuo ultimo desiderio, figliolo» disse brusco. La scena che aveva davanti per la prima volta non lo faceva sentire affamato. Non gli faceva brillare gli occhi. Non lo faceva sentire come lo spietato uomo che era. Quel ragazzo gli faceva quasi pena. Ma se pensava al potere che avrebbe raggiunto...

«N-non...» Uno sputo rosso. «Non lasciare che le facciano male. Non tradirmi di nuovo.» Poi le braccia si afflosciarono, e tutti i muscoli del suo apparato le seguirono. Ma le palpebre no. Le palpebre non caddero lasciandolo andare sereno. Loro rimasero aperte, facendo vedere l'agonia per il presente e il futuro che avrebbe afflitto lui e ogni persona a lui cara.





Saaaaaalve amici!!! 💖 

Finalmente sono tornata dopo tanto tempo con una nuova storia contorta tutta da scoprire!! Ammettete che i miei prologhi confusionari e poco chiari vi mancavano 😆😁

Come sempre spero che questo inizio vi abbia colpito e vi abbia fatto crescere una curiosità sufficiente da voler leggere anche i prossimi capitoli!! (Preparatevi: ci saranno parecchi colpi di scena!! 😏)

Adesso mi prendo uno spazietto per parlarvi un secondo di DwG, come promesso. Non ho voluto parlarvene subito perché ero in un periodo no, dove avevo paura di non riuscire a scrivere tutte le idee che avevo in testa perché troppo complesse. Pensavo di non essere in grado. Pensavo che DwG dovesse appartenere a uno scrittore più competente di me che avrebbe sicuramente combinato qualcosa, a differenza mia.

Adesso, a distanza di mesi, ci ho ripensato e mi sono detta: "DwG l'ho creato io. Sono stata io a mettere su tutte le idee con tanta fatica per creare una trama avvincente, e la fine di questa storia devo scriverla solo io". 

Questo per dirvi che DwG non resterà incompleta per sempre. Quando troverò l'ispirazione necessaria tornerò su quel file che più mi fa paura e scriverò di nuovo. Nel frattempo c'è quest'altra fantastica storia!! 😁

Grazie per aver iniziato Il Bracciale delle Tenebre!! (Se trovate abbreviazioni carine, comunicatemele, vi pregoo!!) 💖

Statemi beneeee 😉


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