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"mi spieghi che hai?" Gli chiese Christian avvicinandosi al suo baio.

Erano ore che seguivano il re nella sua giornata di caccia e soprattutto Mattia le pativa molto. Non gli era mai piaciuto.

"Te lo dirò quando finirà questo strazio. Siamo arrivati a due cinghiali e 3 cerbiatti e ancora non si dà pace."

"Perché non provi, sei il migliore con l'arco qui." Lo incoraggiò il moro ma ottenne solo un'occhiataccia eloquente.

"Credo che se prendessi l'arco ora non riuscirei a puntare animali, ma altro."

"Spero non me." Rise Christian.

"Se riesci a portarmi a casa prima di un'ora potrei anche risparmiarti la vita."

"Mi dai poteri che non ho."

"Buttati a terra. Fai finta di essere stato disarcionato." Se ne uscì Mattia illuminandosi, come se avesse avuto l'idea migliore del mondo.

"Tu sei completamente pazzo. Degno erede del re folle, sei sicuro di non essere un suo discendente?"

"Beh mio padre si chiama come lui, magari c'è un qualche collegamento."rise Mattia con sguardo furbo. E Christian doveva sapere che quel diavoletto avrebbe fatto qualcosa, infatti con il frustino colpì il suo cavallo che partì al galoppo prendendolo di sorpresa.
Dovette ringraziare la sua abilità perché subito riuscì a riprendere il controllo dell'animale.

"Confermo, sei completamente scemo!" Urlò girandosi verso Mattia che rideva e rideva senza fermarsi.

Il primo istinto fu quello di andargli incontro e fargliela pagare ma, quando si trovò a pochi metri, lo vide con gli occhi sereni per la prima volta dopo ore ed i propositi svanirono.
Doveva sorridere sempre.

"Dai è stato solo un piccolo scherzo."

"Se questo è un modo per scusarti sappi che non funzionerà. Se fossi caduto?"

"Tu? Cadere da cavallo? Non ci credo neanche se lo vedo. Sei nato in sella...sono andato sul sicuro." Si giustificò facendo il viso da angelo, che non era.

"Con me non funziona quella faccetta."

"Quale faccia?"

"La tua. Da finto innocente che manda in carcere quelli veri."

"Mah con te ho risolto ben poco con questa." Rifletté indicandosi il viso.

Non era proprio così ma Christian non fece in tempo a rispondere che videro il re tornare indietro e fare il cenno della ritirata. Mattia lo guardò trionfante e di scattò cambiò direzione.

"Dai che per oggi ci hanno graziato."

"Non avrei mai detto che sarei stato salvato dal re e non dal mio migliore amico."

"C'è sempre una prima volta, cavaliere." lo schernì riprendendo la marcia.

"Che dici di andare al fiume?" propose Mattia guardando il sentiero che percorrevano sempre.

"Per me andrebbe anche bene, ma come glielo dici a tuo padre?"

"Guarda e impara."

Mattia allungò il passo e si avvicinò al re sotto lo sguardo incuriosito di Christian, che in pochi attimi lo vide tornare indietro con il sorriso di chi aveva ottenuto ciò che desiderava.

"Ora mi dici cosa gli hai detto."

"Gli ho detto che volevo continuare a cacciare e che mi avresti accompagnato tu."

"Ah bene sono stato retrocesso ad attendente!" si lamentò.

"Cosa vorresti dire, che non sarebbe un ruolo da onorare?"

La storia di un re - Mattia e Christian Where stories live. Discover now