La storia di un re - Mattia e Christian

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Erano passati tre anni dalla sua incoronazione a principe ereditario.
Mattia era cambiato tanto ed era cresciuto enormemente. La salute diventata cagionevole del padre lo aveva portato a sostituirlo spesso in diverse occasioni ed il popolo cominciò ad apprezzarlo sempre di più per le sue qualità morali.
Sarebbe stato un re diverso da Enrico, molto più vicino a quell'idea di sovrano che gli inglesi conoscevano solo nella teoria di storie che si avvicinavano al mito.

Christian gli era sempre stato al fianco aiutandolo e consigliandolo.
Il loro rapporto era inevitabilmente cambiato crescendo e si era rafforzato ogni giorno di più.
Il maggiore aveva fatto carriera ed era diventato capo della guardia imperiale, sopra di lui solo Mattia che da principe era capo supremo dell'esercito.
Stavano continuando a crescere insieme ed erano sempre di più la costante che serve in un percorso di vita. La luce che ricerchi sempre nello stesso punto e che ti dà la certezza che qualcosa di fermo, mentre tutto il resto scorre, c'è e ci sarà sempre; anche in uno dei momenti più bui di quegli anni dopo la guerra con la Spagna.

Le tensioni si stavano facendo sempre più forti e il rischio di un secondo conflitto era sempre più vicino.
Il popolo era spaventato e diverse furono le rivolte che scoppiarono in diverse parti del regno.
La guerra è foriera di disgrazie e lo sapevano bene dopo l'ultima subita. La gente aveva paura di perdere i figli e diventare schiavo di un sovrano sconosciuto.
Addirittura le contee da sempre più fedeli al re si erano fatte sentire: non avevano le disponibilità per affrontare un conflitto e per il paese la disfatta sarebbe stata certa.

Enrico era con le spalle al muro fino a quando non gli si presentò davanti l'occasione della vita.
La principessa di Spagna era stata prima promessa al delfino di Francia, morto però dopo una lunga malattia.
Isabella aveva più o meno l' età di Mattia e una loro unione avrebbe messo al bando qualsiasi possibile conflitto rovinoso per l'Inghilterra; un'occasione ghiotta per Enrico che subito avviò delle trattative per poter convincere il re Ferdinando a dare in sposa sua figlia al principe inglese.

Quando fu comunicato a Mattia la decisione era già stata presa e mancava solo la conferma del re spagnolo, ma nessuno aveva dubbi in consiglio sulla buona riuscita della trattativa.

La prima persona che lo informò fu la madre, che era venuta a conoscenza del piano del marito solo quando tutto era stato predisposto: sapeva che il figlio sarebbe stato convocato dal padre  e per questo preferì parlarne prima per prepararlo a quello che gli sarebbe stato sbattuto in faccia senza neanche un minimo di preavviso.

Mattia si sentì crollare il mondo addosso, la pregò in tutti i modi di convincere il re a trovare un'alternativa che non gli compromettesse la vita ma fu inutile. Maria era del tutto impotente e, sebbene odiava vedere il figlio stare male, era consapevole che quella sarebbe stata l'unica opportunità per l'Inghilterra di non cadere in mani nemiche.
Lei stessa era stata data in sposa dal padre ad Enrico per risolvere questioni aperte tra i due paesi; era il destino di chi nasceva in una famiglia di regnanti e lo stesso Mattia era stato cresciuto per regnare e stipulare un matrimonio conveniente per l'Inghilterra. 

Il suo momento stava arrivando decisamente presto, ma gli eventi avevano fatto scorrere la clessidra più velocemente e si sarebbe dovuto ancora una volta fare carico di responsabilità che qualcun altro aveva deciso di dargli. 

"Mattia, ascoltami..."  gli disse la madre mettendogli una mano sulla spalla nel tentativo di poterci ancora parlare nonostante il muro che era stato alzato tra i due.

"Cosa altro vuoi da me, eh? Mi state costringendo a sposare una donna che non conosco disponendo del mio futuro più di quanto la mia stessa nascita abbia fatto. Cosa altro vuoi dirmi?"

"Tu sei il principe di Inghilterra e prima o poi questo momento sarebbe arrivato, devi dare un erede a questo paese che renda il tuo potere stabile. Un re senza figli è un re debole, lo sai."