[O6] Cosa sono gli "Evangelion"?

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In cui: parlo degli Evangelion nel mio libro su Evangelion. No way.

Richiesto da Aliinazuma

Spoilers da un po' tutta la serie + The End of Evangelion

' Le armi convenzionali non possono nulla contro gli Angeli '

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' Le armi convenzionali non possono nulla contro gli Angeli '

Da che mondo è mondo, ogni anime robotico "post moderno" con una minima pretesa di serietà/maturità ha dovuto rispondere a due legittime domande poste in maniera più o meno implicita da un pubblico temprato dal fuoco di mille anime robotici tutti ...

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Da che mondo è mondo, ogni anime robotico "post moderno" con una minima pretesa di serietà/maturità ha dovuto rispondere a due legittime domande poste in maniera più o meno implicita da un pubblico temprato dal fuoco di mille anime robotici tutti uguali: perché diavolo i mostri giganti di turno attaccassero sempre e solo il Giappone e come fosse possibile che l'unico modo per sconfiggerli fosse impiegando delle improbabili macchine da guerra bipedi progettate quasi esclusivamente per combattimento il corpo a corpo (invece di, chessò, bombardamenti a tappeto con armi nucleari). Ogni serie ha elaborato la questione a modo proprio, e in questo senso Evangelion non è più speciale né più strambo di altri anime che lo hanno preceduto o seguito. Solo più figo e più stiloso (quel che va detto va detto, e poi suvvia, siamo evafags).

Se della prima domanda conosciamo fin troppo bene la risposta (sapientemente integrata nella trama, passando da potenziale punto debole a uno dei misteri che sono i punti di forza della serie), per quel che riguarda la seconda la Gainax ha trovato un'efficace soluzione nell'invenzione dell'AT-Field, l'arma "mistica" in possesso degli Angeli, una barriera energetica che la scienza non è in grado di spiegare, tanto meno di imitare o di abbattere: l'unica cosa in grado di penetrare un AT-Field è un altro AT-Field di pari o maggiore potenza (o almeno così crediamo per buona parte della serie), ed essendo gli Angeli le uniche creature in grado di generarne uno (o almeno così crediamo per buona parte della serie pt.2), al genere umano non resta che... copiarli. Cloni di Adam, il primo Angelo, gli Eva non sono una scelta, ma l'unica opzione possibile.

Robotica della crisi

Insolitamente snelli e dall'aspetto molto poco rassicurante, gli Evangelion costituiscono una rivoluzione nel panorama robotico nipponico: non robot, tanto per cominciare, ma organismi biologici, esseri viventi con una propria volontà, spesso poco collaborativi nei confronti dei propri "padroni" e pericolosi per chi li pilota; dotati di un'autonomia limitata ma sproporzionatamente forti, al punto da dover essere addobbati con corazze costrittive che ne nascondono le terrificanti fattezze e ne limitano la potenza; fragili, bisognosi di manutenzione continua (si contano sulla punta delle dita le battaglie da cui gli Eva non escono danneggiati) e costosissimi; violenti, bestiali, difficili da governare, altamente instabili. Gli Eva, è evidentissimo fin dal primo momento, hanno più limiti che vantaggi, eppure sono l'unica possibilità di sopravvivenza del genere umano. Sono l'unica mano che l'uomo può giocare nella partita contro Dio, ed è una mano di merda: non è difficile scorgere in questo una gigantesca allegoria della crisi di fiducia e di valori che attraversava il Giappone negli anni 90, senza contare quella che attraversava il suo creatore, Hideaki Anno, un autore deciso a innovare eppure inguaribilmente ancorato al proprio pessimismo e disillusione nei confronti del (cosiddetto) progresso.

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