...11...

1 1 0
                                    

Ha funzionato.

Non pensavo così bene, ma pare abbia funzionato. Zack è estremamente silenzioso e non si permette di dire più alcuna parola, e a me sta più che bene. Anche gli altri sono divenuti silenziosi, ma non mi importa adesso. Voglio solo sfogare questa mia ira insaziabile contro gli invasori della mia casa. Derek di tanto in tanto mi osserva, probabilmente è preoccupato dal mio silenzio, ma la verità è che sono concentrata.

È Joey a guidarci, ora in testa al gruppo.

<<Credo di aver sentito un rumore.>> rompe il silenzio lui.

Lo vedo chiudere gli occhi e annusare a fondo l'aria ed io imito i suoi movimenti: ora che ho tutti i poteri che può acquisire una Soul Hunter dovrei essere in grado di percepire anche da lontano ogni tipo di odore e sentire tutti i rumori nel giro di parecchi chilometri.

Mi chiedo solo come si fa.

<<L'ho sentito anch'io.>> concorda Derek.

Bene, un umano sente meglio di me.

Joey regge più saldamente in mano il pugnale dall'elsa gialla e irrigidisce le spalle, acquattandosi contro la porta che conduce ad una delle biblioteche. <<Sono qui.>> sussurra piano. <<Al mio tre entriamo.>>

Faccio un bel respiro e accarezzo l'arma nella mia mano, sperando che al momento giusto saprò usarla. Derek è di fianco a me; so che mi starà vicino per tutto il tempo e un po' gliene sono grata.

Joey inizia a contare lentamente dandosi il tempo per prepararsi allo contro. Quando arriva al tre spalanca le pesanti porte della biblioteca e insieme ci catapultiamo all'interno puntando le armi in giro in attesa di attaccare.

Ma non c'è nessuno.

<<Non avevi detto che...>>

<<Zitta.>> mi interrompe Joey alzando una mano. <<Principessa.>> si corregge subito. <<C'è qualcuno qui.>>

Ritorniamo tutti silenziosi e avanziamo tra gli alti scaffali di libri, sorpassando scrivanie vuote e sedie rovesciate in terra. Alcuni manuali sono caduti e si sono rovinati, segno che davvero qualcuno è passato di qui.

Un lamento fioco e costante attira la nostra attenzione verso la fine dell'ala A e presto raggiungiamo la fonte: con sommo orrore davanti ai nostri occhi troviamo un mare di sangue e un Esiliato intento a mangiare la carne dallo stomaco di uno dei cavalieri.

Lui, ancora vivo, implora il mostro di ucciderlo.

Le mie mani tremano, ho voglia di vomitare ma cerco di restare calma e mi sforzo di distogliere lo sguardo dalla carne viva riversa in terra. L'Esiliato si accorge di noi troppo tardi: non appena si volta e produce un suono simile ad un ruggito gutturale spalancando i denti aguzzi, Derek gli spara in mezzo agli occhi. Tutta la carne che aveva nella bocca si riversa in terra e un attimo dopo anche il mostro cade sdraiato e privo di vita.

Non vomitare, non vomitare, non vomitare.

I lamenti disperati di quello che riconosco sia Thomas, il cavaliere degli invisibili dai capelli scuri, richiamano la mia attenzione e cerco di distrarmi dall'uomo nudo con un proiettile in testa e la bocca deformata in un ringhio da cui pendono ancora filamenti di pelle umana.

È Derek che si avvicina e inginocchia per toccargli il viso dolcemente.

<<Andrà tutto bene.>> gli sussurra guardandolo negli occhi. <<Cavalieri nel sangue.>>

<<Fino alla fine, e oltre.>> risponde in un ultimo sussurro, poi la vita lo abbandona e Derek gli disegna uno strano simbolo sulla fronte.

Soul Hunter - La vendetta di KillianOnde histórias criam vida. Descubra agora