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Un vecchio amico.

Sono queste le parole che mi gelano il corpo e mi fanno immobilizzare. Eloise è scomparsa e la dimensione si sta tingendo di nero, come se le prigioni avessero preso a bruciare e il fumo stesse annebbiando il cielo. Un brivido freddo mi corre lungo la schiena, e questa è la prima vera sensazione reale che percepisco da quando sono qui. Tutte le altre erano attenuate, ma questa è più che vera.

All'improvviso due braccia provenienti alle mie spalle mi agguantano il corpo, mi stringono forte e mi trascinano oltre il bordo della prigione. Cado gettando un urlo mentre guardo la figura maligna che mi osserva ghignando.

Mi sveglio urlando, totalmente sudata e agitata. Le coperte sono ormai fuori dal letto e attorno al mio corpo, sulle lenzuola, c'è un piccolo contorno bruciato di energia.

La prima cosa che faccio è correre da Derek. Busso forte alla sua porta e dopo qualche secondo finalmente apre.

<<Emergenza!>> biascico. <<Dobbiamo svegliare tutti!>>

<<Di che stai parando?>> mi risponde lui assonnato, con gli occhi mezzi chiusi. <<Torna a dormire, hai fatto un incubo.>>

Fa per chiudere la porta, ma lo blocco mettendo un piede. <<No! Non era un incubo, ho parlato con Eloise!>>

Lui sbadiglia. <<Allora era sicuramente un incubo, dal momento che è morta. Io sono la tua guardia del corpo di giorno, almeno di notte lasciami dormire. Vai a cercare il principe, io non sarò mai alla sua altezza, non hai bisogno di me.>>

Chiude la porta così bruscamente che resto impressionata da tutta la situazione. Ma non ho tempo adesso per cercare di convincerlo, devo trovare qualcuno di più importante con cui parlare urgentemente.

Corro per il corridoio e di istinto raggiungo la porta di Diego. Busso forte più e più volte, ma non risponde ed entro lo stesso. E ciò che vedo mi ruba il respiro.

Sull'enorme letto in fondo alla camera, Diego e una vampira stanno bevendo a vicenda il loro sangue, nudi e avvinghiati.

Il principe alza il viso, gli occhi rossi di desiderio. <<Che cazzo fai? Non mi vuoi, posso scopare con chi mi pare.>>

La ragazza ride di gusto, poi prendono a baciarsi avidamente, scambiandosi il sangue dalle loro bocche. Trattenendo un conato di vomito, chiudo la porta e corro per il corridoio senza mai smettere di piangere.

Mi imbatto in mia sorella e mi butto tra le sue braccia, gettandomi in terra sulle ginocchia. <<Ti prego perdonami, mi stanno abbandonando tutti, ho bisogno di te.>> mugolo tra le lacrime.

<<Certo che hai bisogno di me, mi hai creata per questo. Volevi solo una compagnia, un pupazzetto con cui giocare nei momenti di noia. Non ti è mai importato davvero di me.>>

<<Non è vero!>> piango sulla sua vestaglia, stringendola forte. <<Darei la mia vita per te!>>

<<E allora perché non mi hai detto la verità?>> mi stacca da sé e mi lascia in terra, guardandomi con sguardo truce. <<Perché ho dovuto scoprirlo da tuo fratello?>> arretro, ancora in terra, mentre lei avanza. <<Perché mi hai abbandonata quando ho scoperto tutto?>>

<<Tu hai detto di non volermi vedere...>>

<<Sono tutte scuse!>> urla. <<Tutte patetiche scuse! Non mi vuoi vedere! Non te ne importa niente di me!>>

<<Non è vero... non è vero...>> ripeto piangendo mentre Alba incombe su di me.

Resta diversi minuti in silenzio a guardarmi mentre piango, poi va via lasciandomi lì.

Soul Hunter - La vendetta di KillianWhere stories live. Discover now