tre:three

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Jungwon era preoccupato mentre gli altri paralizzati a cercare di capire qualcosa della situazione.

"N-non voglio andare a casa" disse proprio Sunoo all'improvviso dopo minuti di silenzio.
Al sentire della frase, lo guardarono tutti e tre con occhi dubbiosi e non riuscivano a capire come comportarsi in quel momento, e questo Sunoo lo notò da tutti e tre i visi: lui si alzò e se ne andò ma Jungwon non accettava il fatto che non gli stava dicendo nulla di quel che succedeva.

"Perché non vuoi andare a casa? Cosa devo fare per aiutarti?"

"Perché? Non voglio morire per mano loro" disse con calma, proprio quello che fece terrorizzare i tre

"In che senso scusa?" chiese Niki con occhi sbarrati

"Lasciate stare, ci vediamo domani a scuola"

"No! Sunoo se sei vittima di violenza, devi dircelo, non puoi andare da loro e farti picchiare sempre" cercò di convincere Jay.

"Non mi picchia nessuno! Andate a casa e basta"

L'unica cosa che fece Sunoo è scappare via da quel parco, lasciando ognuno di loro nella perplessità.
Il parco era piccolo ma non c'era nessuno che potesse sentire ogni parola di quel giorno e quindi solo chi era presente a quella scena rimaneva l'amaro in bocca di quel che avevano appena assistito.

"Volete vedere che sta dicendo cazzate per attirare l'attenzione? Quando è lui che ha messo in giro mie foto in intimo in giro! Patetico. Jay andiamo a casa tua, è tardi"
si convinse Niki.
Jay sembrava condividere quel che pensava l'amico ma dentro di sè aveva come l'impressione che quel ragazzo non stesse mentendo e in più che non fosse lui l'autore di quel brutto gesto. Jungwon invece ne era convinto! In giro sentiva molte voci di quello che era successo l'anno prima e di come molti studenti, facendo visita in ospedale a parenti, avessero visto Sunoo in un letto d'ospedale con costole fratturate e molti lividi sul corpo, poco dopo l'avvenuto.
Si chiedeva se qualcuno avesse manipolato Sunoo o se qualcuno pur di vederlo soffrire, avesse fatto un certo gesto. Voleva scoprire la verità a tutti i costi e il primo step di questa impresa, era di far amicizia con lo stesso Sunoo e prenderci confidenza.
Tutti tornarono a casa. Jungwon abitava con sua madre adottiva da almeno dieci anni, ma quando tornò a casa non c'era e quindi si mise a cucinare per una persona e dopo aver cenato, andò come sempre al computer preso da poco.
Cercò in tutti i siti possibili e trovò poche cose riguardante il fatto: infatti c'erano solo le cose che lui aveva sentito in giro e quindi a questo punto era in un veicolo ceco. Sbuffando, si buttò nel letto ed i suoi pensieri si focalizzarono solo su una persona, quel Jay, di cui il nome aveva sentito solo oggi ma lo vedeva sempre in giro per la scuola. Immaginò il suo viso: occhi castani, capelli neri e ordinati, la bocca boccola quasi a forma di cuore, insomma pensava e si era preso una cotta per quel viso.
- chissà se è etero o gay - si domandò per tutta la serata Jungwon e con questo iniziò a cercarlo su instagram e lo trovò subito dato la piccola popolarità nell'istituto: il suo account era pieno di lui con i suoi amici e Jungwon potè notare anche Niki, il suo migliore amico, almeno è quel che c'era scritto in uno dei post del maggiore. Si, Jungwon si era preso una bella cotta del viso del ragazzo ma doveva anche iniziare a conoscerlo caratterialmente e un po' lo rendeva difficile il caso di Sunoo. Il ragazzo pensava che pur di difendere il suo migliore amico, Jay sarebbe andato a favore di Niki e che se esso difendesse Sunoo, non poteva avere qualche possibilità col maggiore. Alla fine, per distrarsi prese un manga dal suo armadio situato proprio davanti al letto che usa sia per i vestiti che cose di lettura mentre la sua scrivania era invasa di libri messi sotto di essa ed il computer fisso situato al di sopra: era un ragazzo disordinato ma non metteva mai le cos'è proprio in messo, aveva un disordine ordinato tale che non desse fastidio a chi entrasse in camera. Passato due ore a pensare e leggere, finalmente sua madre ritornò a casa e tra una chiacchierata e l'altra, essendo stanco, Jungwon se ne andò a dormire. La sveglia suona sempre alle sette in punto della mattina e come sempre, si svegliò e prima di colazione si fece una doccia calda per poi uscire di casa per dirigersi verso scuola.
Mise quelle poche cose nell' armadietto e prima di dirigersi in classe, notò di nuovo la bellezza di Jay.
- okay, non me lo immaginavo così bello però -

:(Can you just trust me?:)Where stories live. Discover now