quattro:four

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Sunoo già era in panico ma faceva finta di fare i compiti in caso il padre fosse entrato in camera e così fece. Purtroppo per il ragazzo, però, il padre non aveva buone intenzioni con lui.
Jay, dall'altra parte, era attaccato alla finestra quando iniziò a vedere la scena raccapricciante che aveva davanti. Chiamò immediatamente l'amico che era sul letto e si misero a guardare con occhi increduli.

"Perché non sei andato al lavoro?" disse il padre a Sunoo, dandogli uno schiaffo in faccia talmente forte che il ragazzo cadde a terra.

"L-la s-signora n-non s-sta b-bene"

"Fai poco il terrorizzato che era solo uno schiaffo! Alzati che ti ho preso dei vestiti buoni per la scuola che con quella robaccia non ci esci!"

"Ma l'ho presa coi miei soldi, decid-" neanche finì la frase che lo prese per il colletto e lo fece cadere a terra. Tutto questo con quei quattro occhi che stavano guardando ogni cosa dall'altra parte della strada e per fortuna il padre del biondo non se ne accorse.
Il padre diede i vestiti al figlio e uscì dalla camera del ragazzo, lasciandolo a terra addolorante sia per la botta data il giorno dopo dal tizio del bar sia per quelle che aveva appena ricevuto da lui. Si mise a piangere ma per non farsi sentire, si coprì la bocca per non ricevere altre botte da qualcun altro.

"Visto? Guardalo, ogni giorno è così Niki. Ripeto: so che ti ha fatto del male ma dobbiamo fare qualcosa" disse Jay all'amico

"Io non posso fare un diavolo di nulla, è lui che non me vuole uscire!"

"Senti Niki, guardati questo documentario quando vai a casa e poi ne riparliamo, ora vai dai che si sta facendo tardi"

Niki non voleva crederci, perchè lui non sapeva come si comportano i ragazzi vittime di violenza e quindi con differenza, se ne andò a casa sua.
Il giorno dopo a scuola, Jay raccontò ogni cosa a Jungwon e rimase scioccato e non sapeva come comportarsi dato che era la prima volta che incontrava una persona maltrattata dai suo stessi genitori. Prima che Sunoo entrò in classe, Jungwon chiese a Jay se poteva far qualcosa ed esso gli rispose che neanche lui sapeva nulla. Erano punto da capo, nessuno dei due sapeva che fare e pensavano ad un modo pur di mandarlo via da quella brutta casa: Jay optò per ospitarlo ma ne lui stesso e ne Jungwon avevano spazio in casa, l'unico era Niki ma non avrebbe mai fatto una cosa del genere, almeno non con Sunoo.
Entrò Sunoo, finalmente e si vedeva che camminava a fatica.

"Ti fa male la schiena? Per via della botta di quell'idiota del bar?" chiese Jay immediatamente

"Si ma stai tranquillo, è solo un livido"
Niki stava ascoltando ogni cosa e gli venne in mente la scena del giorno prima e un po', dentro di sé era dispiaciuto per un ragazzo così giovane che subisce quelle cose ma non voleva fare nulla solo perché l'anno prima rischiava di entrare in una brutta depressione per quello che lui aveva fatto.

"Sunoo, andiamo in infermeria e fatti mettere qualcosa"

"N-no, non voglio essere toccato, faccio da solo a casa"

Nessuno disse più nulla. Jay se ne andò nella sua classe che era a quattro classi di distanza dei tre e le lezioni incominciarono. Jungwon e Niki prendevano appunti mentre Sunoo si addormentò subito e perse tutte le lezioni: ai professori ormai non gli fregava di quel che faceva quel ragazzo, loro sapevano qualcosa riguardante la sua famiglia e per non fargli ulteriori danni psicologici, non lo chiamavano alla lavagna, non gli facevano domande e cose così. I professori provarono a mandare qualcuno a casa per aiutarlo, ma il ragazzo per la paura, non riusciva a raccontare nulla e la polizia non poteva fare che lasciarlo in quel posto.
Appunto le lezioni terminarono e Jungwon provò a chiamare Sunoo perchè dovevano andare a casa ma lui non si svegliava.
L'amico pensava stesse male e appena toccò il braccio, notò che era molto caldo e dopo aver toccato anche la fronte, potè notare che aveva qualcosa di febbre.

:(Can you just trust me?:)Where stories live. Discover now