dieci:ten

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La scuola era molto difficile: Niki aveva tanta difficoltà in matematica e chiese a Sunoo di aiutarlo dato che il ragazzo era il più bravo della classe. Si misero d'accordo di andare a casa di Niki insieme dopo scuola e avrebbero passato tutto il pomeriggio sul libro di matematica. Jay e Jungwon invece sarebbero solo andati a casa di quest'ultimo per passare un po' di tempo insieme: al minore questa idea piaceva molto, aveva intenzione di provarci con Jay perchè si era accorto che in realtà si era preso proprio una bella cotta, tanto da pensarlo quasi sempre prima di andare a dormire ed era anche il suo pensiero alla mattina, era ormai innamorato. Le coppie si divisero: Niki e Sunoo tornarono in fretta a casa così avrebbero subito fatto qualche esercizio. Il maggiore cominciò subito a spiegare gli esercizi ma Niki era veramente distratto ed a Sunoo diede fastidio.

"Almeno ascoltami se devo spiegare qualcosa" gli disse arrabbiato

"Mi fa schifo la matematica, non ho voglia"

"Allora vado a casa, così io e la matematica non ti diamo fast-...Aia, che botta" Sunoo cadde a terra per colpa dello zaino facendo ridere all'istante Niki

"Ti sei fatto male?" chiese sempre ridendo

"Che ridere guarda. Ci vediamo domani" Niki gli prese un braccio e gli chiese scusa e facendo gli occhi dolci, convinse Sunoo a risedersi.

"Vedi di ascoltare altrimenti me ne vado"
Il minore annuì e quindi passarono tutto quel pomeriggio a studiare la materia che Niki odiava di più. Le ore passarono in fretta e Sunoo era quello più stanco dei due, tanto che disse lui di fermarsi a fare gli esercizi e ovviamente Niki accettò senza esitazione.

"Ti è caduto l'astuccio, devi stare più attento" disse Niki a Sunoo e quando entrambi tentarono di prenderlo, di nuovo che i loro sguardi si incrociarono. Sunoo era col cuore all'impazzata, sentiva le farfalle nello stomaco, aspettava da tanto tempo un momento come questo e se da una parte era molto imbarazzato, dall'altra si poteva notare la felicità del ragazzo ma come anche la volta della sera prima, fu lui il primo a distogliere lo sguardo.

"Stai bene Sunoo?"

"S-si, perchè? Sono solo un po' stanco perchè ho dormito poco ma sto bene. Senti, quindi hai capito gli esercizi?"

"S-si" anche il minore provava imbarazzo, eppure si era giurato che per il maggiore non provasse nulla di sentimenti forti.

"Menomale, ora vado a casa"

"Ah devo venire con te, Jungwon ci ha invitato a casa sua a mangiare"

"Giusto, me ne ero scordato. Allora andiamo che si fa tardi"

"Aspetta che vado al bagno e poi andiamo, intanto fai quello che vuoi, devo farmi una doccia"

"Oh okay ma non metterci troppo"

Niki annuì e andò sotto la doccia.
-è già la seconda volta che incrociamo gli sguardi. Mamma mia, sento il cuore che vuole scappare dal petto- pensò Sunoo con le guance molto rosse per l'imbarazzo anche solo per aver ripensato a quelle due situazioni. Alla fine non voleva illudersi, sentiva che non avrebbe mai avuto una relazione con uno come Niki ma era innamorato perso ormai e non poteva che non imbarazzarsi a certe situazioni. Però si accorse anche che il minore non toglieva mai lo sguardo quando succedeva e che lui stesso era sempre il primo ad evitare il contatto visivo e questo lo fece pensare molto. Si mise sul letto disteso a pensare finchè involontariamente si addormentò per stanchezza. Uscito dal bagno, dopo essersi lavato e vestito in fretta, Niki lo notò addormentato sul suo letto.
-ma è serio? Sul mio letto?...wow, è dimagrito tanto ora che ci guardo meglio. Dovrei iniziare a stare con lui durante i pasti. Quando dorme è tutto così pacifico nella stanza, non emette un suono, non muove neanche un muscolo, la gente potrebbe pensare che sia morto per la miseria. Il suo viso è...è ancora più bello visto da vicino. No, devo svegliarlo- pensò Niki prima di cercare di svegliare il maggiore. Esso si alzò all'istante e solo dopo si accorse di avere Niki davanti e si spaventò.

"Ma sei pazzo? Mi hai fatto saltare in aria"

"Non è colpa mia se ti sei addormentato in neanche mezz'ora" gli disse Niki ridendo

"Andiamo a casa va la, non voglio neanche dirti quel che penso"

I due si diressero vero casa di Sunoo e Jungwon. I due ragazzi a casa di questi ultimi, erano a guardare un film poliziesco. Jungwon aveva solo in mente chi aveva affianco e pensava a quanto fosse bello si suoi occhi, di come stesse così bene in sua compagnia, insomma invece di guardare la televisione, era perso nei suoi pensieri e sorrideva.

"Che c'è da ridere in queste scene?" chiese il maggiore

"Oh niente, stavo solo un attimo pensando, scusa" disse Jungwon imbarazzato

"Tutto bene Jung?" spiazzò il minore con questa domanda

"Si? Erano solo piccoli pensieri"

"Se ti tocco questa parte, ti fa male?" gli chiese toccando il fianco sinistro del ragazzo

"Aia, si che fa male"
Jay a quel punto alzò un po' della maglia del minore e si accorse di un grosso livido nella parte che aveva toccato in precedenza

"Che diavolo ti è successo?"

"Sono caduto dalle scale prima"

"Bugiardo, è da dopo pranzo che stai male e si vede! Chi è stato?!" chiese arrabbiato, lasciando il minore senza parole. Esso iniziò a piangere e dire la verità. Jake lo aveva visto da solo in bagno e tra una battuta sulla famiglia del minore e il suo corpo, decise di picchiarlo tanto da lasciargli un livido solo con un pugno.
Jay non disse nulla, si alzò e andò via senza far capire al minore dove stesse andando. Jungwon ci rimase male, era stato lasciato da solo a piangere e invece di essere consolato, il maggiore non disse neanche una parola e scomparve per un attimo. In realtà Jay non se ne era andato ma cercò solo un kit del pronto soccorso in casa di Jungwon e lo trovò nel bagno del piano di sotto.

"Alza la maglia" disse Jay.
Jungwon alzò lo sguardo e vide Jay col kit in mano e senza dire niente, alzò la maglia ma solo la parte del livido e Jay gli applicò una crema per i lividi.

"N-non devi farlo per fo-"

"Non sto facendo niente con la forza ma di mia volontà. Domani ci penso io a lui"

"No Jay, non ti mettere nei guai per colpa mia" disse preoccupato Jungwon

"Non farò a botte con nessuno, semplicemente andrò dal preside questa volta, devono finire queste cose. Non riesci a difenderti?"

"Non uso la violenza e poi non mi importa più di niente, se vogliono farlo che lo facciano"

"Ma che ragionamenti fai? Inizia a difenderti, almeno per scappare!"

"Si va bene, ora però parliamo d'altro"

Suonarono alla porta, il che pensavano fossero i due che dovevano arrivare dalla casa di Niki ma non appena il minore aprì, si accorse che non c'era nessuno. Davanti all'ingresso di casa c'era solo una lettera e nessun altro. Il minore l'aprì e ritrovò la scritta 'so dove sono i tuoi genitori Jungwon'. Rimase scioccato. Riuscì a chiudere la porta dietro di se ma dentro si sentiva che era uno scherzo. A Jungwon non interessava dove fossero andati i suoi veri genitori visto l'abbandono ma i ricordi erano dolorosi per lui: prese quel foglio e lo strappò, lasciando Jay nello stupore.

"Chi era?" chiese lui curioso

"N-nessuno..." rispose Jungwon nel panico. Il ragazzo sentiva sempre meno il respiro, il petto stava esplodendo, il suo viso diventò pallido e la vista da normale diventò doppia. Stava avendo un attacco di panico.

"Che ti prende? Siediti e respira. Inspira e respira" insieme al minore, inspirarono ed espirarono per poi far tornare alla normalità il respiro di Jungwon.

"C'era un foglio" gli confessò Jungwon

"Foglio? Con scritto?"

"So dove sono i tuoi genitori"

"Che? I tuoi veri genitori? Ma sono pazzi?"

"I-io non voglio rivederli Jay. Ti prego, non voglio rivederli" disse il ragazzo. Tanto che Jay lo abbracciò mentre gli promise che non avrebbe più rivisto quelle persone.
Jay si domandava chi fosse l'autore della lettera e per curiosità ma anche per aiutare il minore, avrebbe fatto di tutto per trovare chi voleva far del male a Jungwon.
Intanto però, si chiese anche dove diavolo fossero finiti gli altri due, la casa di Niki non era lontana da quella di Jungwon e ora anche di Sunoo.

:(Can you just trust me?:)Where stories live. Discover now