2. Primi Pericoli

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La camminata rapida si era ben presto tramutata in una corsa disperata per la salvezza, dato che a causa di un colpo di tosse da parte di Momo avevano attirato l'attenzione di uno zombie particolarmente atletico se paragonato agli altri.

"Continuate a correre, ci siamo quasi!" Nayeon non aveva nemmeno il fiatone nonostante fosse quella con un carico più pesante sulle spalle "resistete se ci tenete a vivere"

Il tempo stimato dalla loro salvatrice era stato rispettato, ma vennero fermate da un'altra ragazza alta e coi capelli tinti di grigio, la quale nonostante le basse temperature era uscita dalla palazzina a maniche corte.

"Nay, che diavolo sta succedendo? Hanno organizzato un evento dell'orrore senza avvisare?" si stava grattando la pancia, ancora assonnata e con il segno del cuscino sulla guancia "hai anche trovato delle amiche. Molto piacere bellezze, io sono Jeongyeon"

"Smettila di perdere tempo e sbrigati a tornare dentro, imbecille" la stava spingendo verso il portone che era rimasto spalancato "questo non è un gioco e siamo davvero nel bel mezzo di una stupida apocalisse zombie"

Le altre tre ragazze erano rimaste impalate e con le mani strette ai loro zaini, tutte troppo scosse per avere la forza di mettere fretta alle due litiganti. Anche se, a conti fatti, ci stava pensando lo zombie che nel frattempo era riuscito a raggiungerle.

"Ne sta arrivando uno, certo che si è truccato proprio bene. Per non parlare della sua ottima interpretazione"

"Jeong, ti sto dicendo che è tutto reale e che quell'essere immondo sta venendo verso di noi per strapparci la carne a morsi o, peggio ancora, per farci diventare come lui"

"Ti conosco da tanti anni, ma è la prima volta che ti vedo davvero coinvolta in un gioco. Deve essere una gran figata!" le diede una pacca sulla spalla e poi si diresse in direzione del morto vivente "certo che sei proprio brutto, come hai fatto a fare la pelle finta? Sembra che ti si stia staccando dalla faccia ed è un risultato notevole"

L'uomo sulla quarantina che aveva perso la sua umanità fece uno scatto barcollante verso la ragazza, la bocca insanguinata totalmente spalancata per poterla mordere con forza in un punto a caso del corpo.

Sentendo il fetore emanato da quell'essere, persino una come Jeongyeon riuscì a capire la gravità della situazione "oh cazzo, sei davvero uno zombie!"

"Finalmente l'ha capito, un decerebrato ci avrebbe messo meno tempo" Mina aveva alzato gli occhi al cielo, facendo prevalere la sua personalità contro la paura opprimente.

Nayeon invece stava pensando ad un modo per liberarsi di quello zombie prima di potersi barricare all'interno della palazzina ormai vuota, ma aveva solo un coltello e non era sicura di cosa avrebbe potuto farci.

Fortunatamente Jeongyeon era abbastanza agile, grazie agli allenamenti di boxe che era solita fare ogni giorno, e stava evitando facilmente di farsi afferrare da quelle mani putride.

In quel momento, come se l'universo avesse deciso di punirle per i peccati commessi da ogni persona che avesse messo piede sulla terra, ci fu un rumore di passi rapidi che provocarono uno sgomento generale.

Appartenevano a due ragazze: una era altissima e sembrava non reggersi bene in piedi dalla paura, l'altra aveva i capelli neri davanti al viso e la sua espressione era difficile da vedere.

Quando la più alta delle due finì a terra dopo aver preso una storta, l'altra si era subito messa nello spazio che le separava dallo zombie che le aveva inseguite per svariati metri "adesso mi hai proprio stancata, devi crepare"

Tolse una delle sue katane dal fodero che aveva fissato ai jeans, facendo risplendere la lama sotto la luce del sole e muovendosi come aveva visto fare in alcuni anime. Il movimento non era stato riprodotto in modo del tutto fedele, ma la testa del morto vivente era schizzata via senza problemi, facendo cadere il corpo in decomposizione sull'asfalto.

S.O.S Where stories live. Discover now