5. La Prima Spedizione

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La mattina dopo, quando la luce del sole era ancora troppo poca per potersi rendere effettivamente conto dell'arrivo del nuovo giorno, Chaeyoung era seduta sul divano a controllare che il suo fucile fosse ancora integro. La sua intenzione era quella di trovare delle munizioni anche per quello, così da poter prendere un'arma in più per una delle altre ragazze.

"Non ha subìto danni nonostante tutte le botte che ha preso, davvero bravo il mio bambino letale"

Sull'altro divano dell'appartamento di Jeongyeon c'era Sana, la quale si era svegliata e stava fissando la psicopatica del gruppo "ti stai seriamente complimentando con un fucile?"

"È molto più meritevole dei miei complimenti di chiunque altro somigli vagamente a te"

"Non sei affatto simpatica, te l'hanno mai detto?"

"Ci hanno pensato i miei genitori sin dalla mia nascita, ma ti ringrazio per aver fatto le loro veci vista la loro assenza" era totalmente incurante di quello che le era stato detto, come se ci fosse stato uno scudo invisibile a proteggerla dagli insulti di qualsiasi tipo.

La ragazza dai capelli rosa, i quali erano talmente spettinati e rovinati da sembrare un nido di rondini, si era alzata dal divano per bere un piccolo sorso d'acqua e per controllare se le altre ragazze stessero ancora dormendo.

La scena a cui stava assistendo sarebbe stata molto tenera se solo non ci fosse stata un'apocalisse di mezzo, dato che Jihyo aveva abbandonato il salotto per dormire in mezzo alle due giapponesi che si erano aggiudicate il letto dopo una dura lotta di intelligenza.

"A quanto pare la paura fa effetto proprio su tutti, Mina sta abbracciando le due fifone" era tornata sul divano per avvolgersi nella coperta "tu sembri come Dahyun, non trasmetti alcuna paura"

"Purtroppo, o per fortuna, sono un po' psicopatica ed è veramente difficile farmi provare paura. Con questo non sto dicendo che lascerei avvicinare gli zombie a me o che mi divertirebbe farmi mangiare una mano, però mentirei se dicessi di essere spaventata. Il pericolo mi fa eccitare tantissimo, scommetto che l'adrenalina data dalla paura sia meglio del sesso"

Sana aveva abbassato lo sguardo, sentendosi improvvisamente appesantita dalla gravità di quanto aveva sentito "quanti anni hai?"

I capelli verdi arruffati della ragazza più bassa stavano coprendo il suo profilo, in quanto era sporta in avanti per controllare un'ammaccatura del suo fucile "ne ho quindici"

"Sei praticamente una bambina, non dovresti giocare con delle armi da fuoco"

"Non accetto alcuna morale da una ventenne ossessionata dai prodotti di bellezza e che tiene la foto di un trofeo orribile nel portafogli" si alzò dal divano per riporre il fucile sul tavolo "ti lascerò qui amico mio, ma tornerò con delle munizioni adatte a te e ti prometto che torneremo presto a far saltare le interiora di quei mostri putridi"

"Hai frugato tra le mie cose? Se ti prendo ti stacco la testa dal collo!" si era alzata anche lei, intenzionata a raggiungere la persona che le aveva fatto perdere la pazienza.

Tuttavia Jihyo era riuscita a raggiungerla per prima e, dopo essersi fatta coraggio, le aveva dato un leggero colpo sulla spalla "quando dobbiamo uscire? Il sole è abbastanza alto adesso" da assonnata non sembrava affatto spaventata, ma quello era un effetto dato dal cervello ancora inattivo.

Chaeyoung andò alla finestra per controllare la situazione all'esterno della palazzina "possiamo andare adesso, se per te va bene"

"Prima andiamo, prima torneremo" stava annodando i lacci delle scarpe con estrema attenzione, voleva evitare di inciampare in caso di pericolo. Prese un accendino e un deodorante, armandosi anche del coltello che le aveva affidato Nayeon la sera prima.

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