Prologo

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📍Londra, 1816

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📍Londra, 1816

Londra era piena di pettegolezzi e tantomeno di pettegole. Donne dell'alta società che amavano infangare le proprie simili, certe volte persino calunniarle. Isabella non riusciva a capire come la madre riuscisse ad integrarsi così bene tra quelle donne. Una signora tanto umile e gentile come lei, obbligata a sentire e sopportare tali offese giunte da bocce che Isabella aveva ormai ribattezzato infantili. Non smetteva mai di ringraziare mentalmente il padre per averle concesso di stare sulle sue imponenti navi, e di viaggiare con lui da un luogo all'altro, facendogli scoprire il mondo. Perchè se fosse stato il contrario, se sarebbe sempre stata obbligata a stare seduta con le gambe chiuse e la schiena dritta a sorseggiare delicatamente un tè, tra chiacchiericci e offese varie, si sarebbe sicuramente gettata giù da un ponte.

Ma per quanto volesse scappare da quel piccolo tavolo rotondo, in quella dolce pasticcieria, il suo debutto in società non poteva essere rimandato ancora a lungo. Aveva ormai venti anni. Se non si sarebbe mossa, avrebbe passato la sua vita come una zitella. Non che la cosa la spaventasse. Isabella credeva nell'amore, eccome che ci credeva. Ma dedicarsi a se stessa, e alle sue passioni - il cucito, la lettura e i cavalli - non le sarebbe dispiaciuto nel caso le sue conquiste si fossero rivelate essere pessime.

Eppure lasciò perdere quel folle ragionamento e si dedicò ad un lungo sorso di tè. Poggiò i suoi occhi sulla figura elegante di Mrs Cooper, che aveva ribattezza come "la donna più pettegola di Londra", riportando l'attenzione sulle sue parole: «Per quanto voglio che la mia bambina trovi marito questa stagione, desidero metterla in guardia dai libertini della città».

«Non credo che al mondo esistano ancora tanti principi azzurri Mrs Cooper». Isabella non riuscì a tenere la bocca chiusa, stanca di sentire sempre le stesse accuse, ricevendo così uno sguardo di ammonizione da sua madre.

Era proprio per questo che le sembrava impossibile riuscire a trovare un marito. Non c'era un uomo in tutta Londra che non venisse definito un libertino. Aveva imparato a capire che di libertino ne esistevano due. I libertini e i Libertini.

I libertini (con la l minuscola) sono giovani e immaturi. Si vantano delle loro imprese, si comportano come degli idioti e sono convinti di essere un pericolo per le donne.

Il libertino che mi amava || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora