0.8) Bagni notturni e balli III

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📍Londra, 1816

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📍Londra, 1816

Isabella non aveva più parlato con il Visconte dopo ciò che era successo il pomeriggio del giorno precedente. Sarebbe stata una bugia dire che l'avesse ignorato. Si era presentata a colazione, pranzo e cena quel giorno, ma tra i due quello non presente era stato lui.

Mentre se ne stava seduta sul davanzale della finestra, rannicchiandosi tra il suo scialle, non poteva far altro che pensarci, e, ad essere sincera non sapeva se la cosa le facesse piacere oppure no.

Quello che era successo il pomeriggio prima non era sicuramente un qualcosa di consono. Era vero che si trovassero all'aria aperta, e forse visto così non poteva rappresentare un grosso scandalo, ma era ciò che era successo al Visconte che la destabilizzava.

Era chiaro che fosse capitato qualcosa al suo apparato riproduttore. Pensandoci successivamente, ad Isabella era bastato fare due più due per comprendere cosa fosse quell'asta crescente sullo stomaco del Visconte.

Fu proprio l'uomo protagonista dei suoi pensieri ad entrare nel suo campo visivo. Isabella sussultò, e prontamente scostò di poco la tenda della finestra, nascondendosi dietro, ma non abbastanza da non poterlo più vedere.

La sua finestra affacciava sullo splendido lago della tenuta. Ed era proprio li che il Visconte si era diretto, molto più precisamente alla riva. Le venne spontaneo chiedersi che cosa ci facesse quell'uomo li, per giunta a tal ora. Eppure, la risposta non arrivò tardi.

Isabella impuntò gli occhi sul Visconte quando si rese conto che l'uomo stesse facendo una particolare cosa: spogliarsi.

Probabilmente, anzi sicuramente, non stava bene fissare, soprattutto immaginando che il Visconte stesse per fare un bagno, ma il buon senso di Isabella sembrava essere scomparso improvvisamente.

La prima cosa di cui si liberò il Visconte furono i suoi stivali. Li lasciò sull'erba, rimanendo scalzo. Non indossava la giacca, quindi come seconda cosa si tolte il panciotto seguito poi dal papillon.

Il libertino che mi amava || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora