Le cronache di Narnia in sessione - pars 2

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Credo di non essere mai stata così vicina ad un esaurimento in vita mia. E stavolta sono seria.

Al momento la situazione studio è la seguente:

- lunedì ho l'esame di programmazione e l'ultimo modulo è andata una mezza merda, visto che c'ho messo mezz'ora in più del tempo limite a finirlo. Non dovrei preoccuparmi più di tanto, visto che di solito sono molto più veloce, ma se va avanti così anche per le prossime simulazioni la vedo molto molto brutta

- sono due settimane - no, sono tre, cazzo come vola il tempo - che combatto con gli autori secondari di Storia della Filosofia, visto che San Tommaso non mi entra in testa e più vado avanti più i concetti mi si fondono in capoccia

- Filosofia Morale HAHAHAHAHHAHAHHAH, NON L'HO MANCO INIZIATA

- ho consegnato la mia bella bozza della tesina di tirocinio, sono in attesa di risposta dal professore (che secondo me manco la leggerà, ma questo è un altro discorso)

Lunedì scorso sono andata a vedere gli appelli di Storia della Filosofia: da un lato è stato un bene perché il prof fa domande molto generali ed è anche piuttosto generoso con i voti, ma dall'altro ho parlato con molti miei compagni e ho realizzato di stare un tantiiino indietro con lo studio.

Dobbiamo anche considerare che io sono più avanti rispetto a loro con programmazione e non devo nemmeno finire i riassunti per Filosofia Morale, ma il fatto che non abbia ancora iniziato a ripetere Ryle mi mette ansia.

E poi vabbè, ho solo scoperto di dover leggere altri tre saggi da un centinaio di pagine (di cui uno disponibile solo in inglese) per l'esame del primo febbraio. Sto sorridendo, ma è un riflesso isterico involontario.

Io non credevo che la sessione fosse così stressante. Cioè, sapevo che lo studio universitario fosse molto più duro rispetto a quello del liceo, ma è anche vero che sono piuttosto brava a lavorare sotto pressione, sono queen assoluta dell'organizzazione ossessivo-compulsiva e ho una buona memoria visiva, quindi pensavo di farcela.

Povera stolta, non sapevo a che cosa andassi incontro: il classico in confronto è una passeggiata.

Non ho mai studiato così tanto in vita mia, nemmeno in vista della maturità - e posso assicurarvi che per la maturità mi sono trasformata in una specie di macchina-ripeti-cose per assicurarmi di avere tutto sotto controllo e ignorare i miei disagi interiori.

Disagi interiori che stanno diventando preoccupantemente invadenti in questi ultimi giorni, ma tanto ormai lo sanno pure i muri che la mia salute mentale è un pendolo che oscilla tra la apatia e il dolore con brevi intervalli di felicità. Meno male che non sto studiando Schopenhauer, altrimenti ci saremmo fatti due risate.

Per il resto, Ninja è resuscitato dai morti - alias la bronza di Capodanno, il disagio di kinnare Leopardi e il pareggio della Lazio con l'Empoli - e mi manda audio disperati con tanto amore.

Er Nerd continua a mandarmi vocali e chiedermi cose come se fossi la Pizia, per poi finire a lamentarci insieme della follia di Ryle e sclerare per quanto sia cute Spy x family.

Er Poeta è vivo, lunedì ci siamo rivisti e momenti mi soffoca per abbracciarmi, ma preferisce restare a distanza da noi poveri pazzi per rimanere imperturbabile davanti al 15 che prenderà sicuramente a programmazione.

Ora torno da programmazione, magari sto modulo andrà bene.

Come va a scuola? Traumatico il rientro? Quante verifiche avete queste settimane?

Ave atque vale

Quel che rimane di Narnia

Scleri da UniversitàWhere stories live. Discover now