Traguardi

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Stamattina ho avuto l'ultimo ricevimento per la tesina di tirocinio con il mio professore di Logica Matematica.

Siamo stati due ore e venti a leggere, correggere e sistemare la bozza finale, ma alla fine ce l'abbiamo fatta: riscrivo bene due paragrafi e il primo esame della sessione estiva è bello che andato.

Ma non è questo il motivo per cui sto scrivendo questo capitolo.

Dovete sapere che il mio professore è noto per il suo carattere flemmatico e depresso, che concilia il sonno a lezione e gli istinti autodistruttivi quando gli si parla. Però lo si ama lo stesso.

Ho fatto il tirocinio sulle classi di complessità dei problemi implementabili, che è un argomento già lungo a dirsi, a spiegarlo è perfino più assurdo e noioso. Ci ho messo undici pagine e mezza e due settimane per approfondire a dovere la questione, ma ci sono riuscita. Nelle conclusioni, però, ho voluto fare la simpatica per sdrammatizzare il tono della discussione e ho portato come esempio finale il sudoku. Fin qui nulla di particolarmente eclatante, soprattutto considerando che sono nerd.

In conclusione dell'elaborato ho fatto una battuta di spirito su una questione informatica. L'ho fatta leggere ai miei amici e si sono messi a ridere, ma era davvero stupida.

Il professore l'ha letta ed è scoppiato a ridere come un ragazzino delle medie. Io sconvolta. Davvero sconvolta.

"In un elaborato ufficiale non potrebbe inserirla, ma per stavolta non gliela cancello perché è davvero molto simpatica".

In questi momenti mi sento molto clown, ma non tutti possono dire di aver fatto ridere Mr Flemma.

Ora vado da Schopenhauer (sì, sono in ritardo, grazie ATAC)

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