Delusione

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provavo dolore,

provavo rabbia,

provavo tristezza,

provavo delusione.

il vuoto mi avvolgeva,

allo stesso tempo,

mi sentivo colma.

alcune pagine strappate,

alcune sigarette spente,

alcuni fazzoletti imbevuti di lacrime,

alcuni pugni contro il muro.

questo era ciò che avevo,

tutto quel che avevo da dare,

quel che potevo fare.

ero assente,

ero vuota,

ero colma,

ero distrutta.

dai miei occhi scendeva sangue,

nella mia schiena c'erano spine

e nel mio petto c'era una lama.

cuore insensibile,

cuore vuoto,

cuore colmo,

cuore distrutto.

in quel momento realizzai,

realizzai che tutto ciò che avevo,

era il nulla.

le mie braccia erano stanche,

le mie mani erano doloranti,

le mie nocche erano livide,

le mie pagine erano a terra.

dentro di me credevo fosse un incubo,

ma quando cercai di svegliarmi,

capii che ero sveglia.

ero viva,

ero qui,

ero assente,

ero morta.

il più grande dolore,

quello che mi uccise,

ah che monotonia è l'amore.

stavo qui a scrivere d'amore,

stavo qui a piangere per amore,

stavo qui a sognare per amore,

stavo qui a uccidermi per amore.

il mio sogno nel cassetto,

non era di diventare una donna ricca con una famiglia stupenda,

era di essere amata.

da bambina immaginavo sempre cosa si provi ad essere amati,

da bambina io l'amore lo cercavo ovunque

da bambina ero speranzosa,

da bambina ero tanto illusa quanto ora.

e ora il cambiamento.

se fosse possibile che una persona muoia e viva allo stesso tempo:

io potrei affermare di esserne l'esempio.

ma non è così,

la vita non coesiste con la morte.

io posso solo dire,

che dentro mi sento a pezzi,

fuori mi sento usata

e nell'anima non mi sento.

ah dio che strazio,

eh si,

mi hai delusa amore.

Pagine strappate dal cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora