Sono seduta,
ferma,
con una sigaretta ficcata in bocca.
A guardar le ore,
respirare i minuti,
e mangiare i secondi.
La neve cadeva,
come cadono le foglie,
come cadono le lacrime.
Dolce suono,
nelle mie orecchie,
era la sua voce.
Sulle spalle si poggiavano,
i fiocchi,
gli amori.
Ad ogni candido chicco,
la mia schiena,
si affezionava.
E io stavo lì,
ad aspettare,
a contare quanto tempo ci mettesse laneve a sciogliersi.
Passavo i pomeriggi così,
persa tra le memorie,
con un solo nuvolone bianco sopra latesta.
Pronto a sbattermi addosso,
quel che di più dolce avesse,
e stavo lì.
Ferma ad aspettare,
mentre il mio cuore si infreddoliva,
ma a me non importava.
Così,
avevo paura di usare il cuore,
di lasciarmi andare all'amore.
E il mio petto diventava una gabbia,
dentro la quale,
avevo perso la speranza.
Continuai in questo modo,
per giorni,
per anni.
Fin quando a farsi strada sopra edentro di me,
ci pensò lui.
Caldo come il sole,
buono come il pane,
ed empatico come me.
Lui mi aveva portato la felicità,
il benessere,
l'amore.
Dentro me sentivo battere il cuoreall'impazzata,
ogni qual volta mi si avvicinava.
Volevo sentirlo qui,
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Pagine strappate dal cuore
Şiir"In bilico tra l'essere felice e scegliere la tristezza, la farfalla decide di tagliarsi un'ala per poter volare solo quando lo desidera" Non so quante pagine io abbia strappato dalla mia vita, so solo che tutto quel che ho dentro l'ho proposto sott...