Arthur Pendragon

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GiuliaLiuzzo2 ecco a te l'immagina che avevi chiesto

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GiuliaLiuzzo2 ecco a te l'immagina che avevi chiesto. È un po' triste ma con un bel finale. Spero che ti piaccia! Vorrei anche dire a tutte le lettrici che sul mio blog ieri è uscito un nuovo articolo e sarei contenta se andaste a leggerlo. Trovate il link nella bio ♥️

La festa intorno a me procede alla perfezione, mentre io gioco distratta col cibo nel mio piatto

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La festa intorno a me procede alla perfezione, mentre io gioco distratta col cibo nel mio piatto. Dovrei mangiare, soprattutto nelle mie condizioni, ma lo stomaco mi si è chiuso nel momento in cui, appena entrata nella sala, mio marito non mi ha neanche degnata di uno sguardo. Dopo aver passato l'intera settimana ad organizzare questa festa nei minimi dettagli per festeggiare la riuscita della sua impresa.

Quando mi è stato detto che avrei sposato il principe Artù Pendragon ero felicissima, avevo sentito così tante belle storie su di lui, sul suo coraggio, sulla sua lealtà, ed ero sicura che il mio sarebbe stato un matrimonio felice, che sarei stata invidiata da qualsiasi dama del reame. Poi è arrivato il giorno delle nozze, sono stata svegliata all'alba per potermi preparare alla perfezione, per eguagliare la bellezza di quello che di lì a poco sarebbe diventato mio marito. Ho attraversato la navata per raggiungerlo davanti a tutti i membri importati del regno con gambe tremanti e un sorriso emozionato, e per qualche attimo, mentre ci rendevano marito e moglie, Artù mi ha sorriso dolcemente. Per un attimo ho creduto davvero di aver realizzato il mio sogno. Fino a quando, subito dopo la cerimonia, durante il banchetto, mi sono resa conto degli sguardi che indirizzava alla serva della sua sorellastra. Gwen, col tempo avevo imparato essere quello il suo nome. Artù passava con me solamente alcune notti, per svolgere il suo compito da marito, e nel resto del tempo si rifugiava nei suoi compiti da reale, ignorandomi del tutto. Avevo imparato a non restarci male, ero diventata amica di Morgana e passavamo insieme molto tempo, chiacchierando, leggendo, passeggiando. Aveva l'accortezza di non far ritrovare me e la sua serva nella stessa stanza nello stesso momento, non perché avrei potuto fare qualcosa di spiacevole, ma perché aveva a cuore la mia sofferenza, e il tatto di non sbattermi davanti agli occhi che mio marito fosse innamorato di un'altra. Una donna che in comune con me non aveva nulla e che non avrei mai potuto rimpiazzare. Non importa quanto io mi sforzi, portandogli da mangiare quando so che non ha il tempo di raggiungere la sala per sedersi a tavola con noi, non importa quanto mi impegni nel cercare di capirlo, aiutarlo, per togliergli il peso che grava sulle sue spalle, dovuto al dover portare la corona un giorno. L'unica risposta che ottengo, in cambio, è l'umiliazione di vederlo sorridere e chiacchierare amabilmente in pubblico con Gwen. La stessa Gwen che ora gli versa del vino, arrossendo a qualcosa che lui le sta dicendo, ma che io, nonostante sia al suo fianco, non riesco a sentire. 

Immagina 2Where stories live. Discover now