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Ciao ragazze, l'immagina di questa sera era per una ragazza che si chiama Giorgia Caramanica, purtroppo non sono riuscita a trovarti per taggarti ma spero che leggerai comunque il capitolo! Mi scuso molto per l'attesa ma presto vi spiegherò il motivo! 🥰 Nel frattempo, spero vi piaccia il capitolo♥️
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Il telefono squilla a vuoto da qualche minuto, con uno sbuffo attacco la seconda chiamata che ho provato a fare di seguito. Un attimo dopo vedo il nome di Lorenzo illuminare lo schermo. Mi sta richiamando. Rispondo con un sospiro di sollievo.
-Lorenzo dove diamine sei?!- domando a voce bassa ma simile ad un grido, il mio ragazzo sospira e lo immagino a guardarsi intorno per cercare di darmi indicazioni. Quando abbiamo deciso di venire a vedere il lago di Loch Ness sembrava una bella idea, divertente anche. Speravamo di beccare il famoso mostro di cui tutti parlano. Ovviamente è inutile dire che ce ne siamo pentiti nel momento in cui ha iniziato a calare il buio e il nostro cane ha deciso di correre via. Lorenzo si è gettato a rincorrerlo, senza tenere conto del fatto che io povera comune mortale non abbia i polmoni e le gambe allenate di un calciatore. E così ci siamo persi di vista.
Un verso inquietante alle mie spalle mi fa girare allarmata, ma non vedo nulla.
-Sono vicino al lago, tesoro. Sto tornando indietro. Ho trovato Lucky- risponde nel frattempo Lorenzo, i suoi passi di sottofondo. Col cuore in gola indietreggio. Tremo come una foglia.
-Lorenzo ho sentito un rumore strano. Ti prego, ho paura qui da sola- sussurro continuando a camminare all'indietro. Non vedo un pezzo di legno dietro di me e per poco non cado a terra. Un grido interrompe il silenzio.
-Amore! Che succede? Va tutto bene?- domanda Lorenzo allarmato, io mi rialzo e inizio a correre di nuovo verso la riva.
-No! Ho paura, mi hai lasciata da sola e questo posto è inquietante! Dove cazzo sei Lore?!- grido col fiatone, quando vedo l'acqua illuminata dalla luna mi fermo. Non ho il coraggio di guardarmi indietro perciò continuo a camminare.
-Scusami, credevo fossi dietro di me. Okay, calmati piccola. Non possiamo essere così lontani- prova a rassicurarmi ma non ci riesce perché una risatina nervosa mi sfugge mentre mi ritrovo costretta a fermarmi. Nella caduta mi sono fatta male la caviglia. Una serata coi fiocchi direi.
