Cenerentola

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Sono al secondo bicchiere di vino ed il volto è annegato nelle lacrime.

-"Al diavolo, non vedrò mai più Dirty Dancing" singhiozzo, riempiendo il bicchiere vuoto.

Scolatami la terza coppa di vino rosso, guardo l'orologio che segna le 17.00.

Dovrei prepararmi, ma Miranda mi ha severamente proibito di indossare un abito di mia proprietà. Ha intenzione di farmi presentare al party nuda o con una fogliolina sulle parti basse?

Il campanello suona e mi fa sobbalzare. Poso il bicchiere sul tavolino di fronte a me e metto in pausa il film oramai giunto alla fine, anche se rivedrò la parte finale almeno altre cinque volte, prima di togliere il DVD dal suo lettore.

Apro la porta e davanti a me c'è un uomo sulla cinquantina che tiene in mano un pacco ampio, ma basso.

-"Salve, è lei Jessica Day?" si accerta del mio nome guardando sopra la scatola dove c'è un'etichetta.

-"Sì, sono io."
Mi porge il pacco e tira fuori un foglio.

-"Una firma qui, per favore" sorride e mi dà gentilmente una penna, indicandomi dove firmare.

Il signore mi augura una buona giornata ed io rientro in casa.

Un pacco. Forse ho capito di cosa si tratta.

Corro in camera da letto emozionata come una bambina con la sua barbie nuova.

Tolgo la parte sopra della scatola e la getto per terra. Due strati di carta a destra e sinistra coprono ciò che c'è nel pacco. Li apro ognuno dal proprio lato ed un vestito ne esce fuori, facendomi venire la pelle d'oca. Lo afferro per poi tenerlo per il corpetto, lasciandolo completamente ammirarsi davanti i miei occhi.

Non ho mai visto un vestito tanto bello: una creazione eterea con corpetto nero e gonna viola degradé leggera, dalla parte finale più chiara.

Finalmente ha fatto qualcosa di davvero buono per me. Questo vestito è mozzafiato.

Non ci penso due volte e mi precipito in bagno, spogliandomi ed aprendo il getto d'acqua della doccia e posizionandomici appena la temperatura si alza.

Novembre sta finendo ed il freddo bussa sempre più prepotentemente alle porte dei newyorkesi.

L'idea di andare all'evento ancora mi è difficile da digerire, ma quel vestito ha catturato completamente i miei pensieri. Ammetto di sentirmi già imbarazzata a presentarmi con un abito così delicato addosso, forse non ne sono neanche all'altezza, ma senza neanche averlo indossato riesco a sentirmi leggera e spensierata. Elegante e semplice allo stesso momento.

Chissà cosa dirà Gabriel appena mi vedrà.

Gabriel.

Diamine, mancano 2 ore e sarà qui! Devo sbrigarmi.

Faccio lo shampoo e passo il bagnoschiuma per il corpo in maniera frettolosa per poi uscire velocemente. Avvolgo un asciugamano intorno al corpo e corro a prendere l'intimo, che indosso frettolosa, neanche dando conto a cosa sto scegliendo; torno velocemente in bagno a finire di prepararmi.

Mi guardo allo specchio illuminato che è in camera da letto e che materializza davanti ai miei occhi tutta la mia figura.

Sorrido soddisfatta del mio aspetto: il vestito aderisce ed alleggerisce perfettamente le linee del mio corpo slanciato grazie ad un buon paio di tacchi a spillo. Un collana fina da bigiotteria attaccata al collo, i capelli in messa in piega ed un trucco ispirato agli anni '50.

Sembro un'adolescente al ballo scolastico e quest'autocritica non mi dispiace.

Sono semplice in un abito che può sembrare il più raffinato ed elegante.

Affittami per un giornoWhere stories live. Discover now