Parte 12

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Mi giro e rigiro nel letto, ormai il sonno ha lasciato il mio corpo. Mi sporgo verso il telefono, appoggiato sul comodino, e lo accendo, segna 00:30.
Sospiro e mi alzo dal letto. Mi metto davanti alla porta e non sicura, incomincio a camminare avanti e dietro, cercando un po' di coraggio.
In un'impeto senza pensarci più, apro la porta il più piano possibile e mi inoltro nel corridoio.
Quando arrivo alla fine del corridoio, mi sporgo leggermente in avanti per vedere se Charles sta dormendo, ma lo trovo seduto sul divano a guardare la tv.
Non si gira, non si è accorto di me.
Prendo un bel sospiro e entrò nel salone schiarendomi la voce.

Lo vedo girarsi repentinamente e sorridere, per poi corrugare lo sguardo.
<<Aurora, è successo qualcosa?? Hai bisogno di qualcosa? >> mi chiede premuroso mentre si siede meglio per guardarmi.
<<no avevo solo sete, però non volevo svegliarti>> dico mentre mi avvicino verso il frigo.
<<tranquilla, non stavo dormendo. Non ho sonno>> dice sorridendo e distendendo lo sguardo preoccupato.
<<anche a me è passato il sonno>> dico dopo essermi versata un bicchiere d'acqua e averlo sorseggiato.
<<stavo per vedere un film, vuoi vederlo con me? >> chiede gentilmente.
Ci penso leggermente, per poi annuire.
Sul suo volto compaiono le sue fossette e mi fa gesto con la testa di avvicinarmi, facendomi spazio sul divano.
Io mi avvicino e mi sedio, cercando di stare il più composta possibile e mi strofino le mani sulle gambe, cercando di fargli prendere un po' di calore.

<<hai freddo? Aspetta prendo la coperta>> si alza velocemente per prendere una coperta e gentilmente mi copre poggiandomela addosso.
<<mettiti comoda, allunga le gambe. Il divano è abbastanza grande per tutte e due>> dice sorridendomi in modo gentile.
Faccio come mi dice e mi allungo sul divano.
Charles sorride e mette play sulla televisione.

Non riesco a concentrarmi sul film, sono troppo presa nello sbirciare Charles, che guarda attento lo schermo.
Il suo profilo è perfetto!

Tutto sommato non è un brutto ragazzo!

In un gesto involontario mi mordo il labbro, e quando si gira a guardarmi, lo vedo sorridere.
<<che c'è?>> mi chiede.
<<nulla, sei diverso oggi! Sembri più rilassato>> dico distogliendo lo sguardo e arrossendo per essere stata beccata a guardarlo.
<<sono più tranquillo adesso che abbiamo chiarito, non sono il ragazzo che hai conosciuto in queste settimane. Ero sotto pressione per tutto>> mi dice sincero.
Mi giro verso di lui e vedo il suo viso sincero e rammaricato.
<<tranquillo non fa nulla, immagino che non sia facile avere tutte queste aspettative addosso>> dico.
<<il problema non sono le aspettative, la realtà è che io sono il primo male di me stesso! Sono troppo autocritico. >> dice abbadando lo sguardo.
<<Non è sempre un male essere autocritico, significa che sei molto maturo>> dico abbozzando un sorriso.
Lui mi guarda e dopo qualche secondo, vedo il suo viso più disteso.
Mi giro verso il televisore per cercare di guardare il film, e dopo un po' vedo Charles fare lo stesso.

Appoggio la testa sul bracciolo del divano e mi metto comoda su un fianco.
Non so come ma mi sento serena, tutta l'ansia che avevo addosso già da prima che arrivasse Charles nella mia vita, improvvisamente è sparita.
Questa situazione, per quando possa essere strana, mi mette tranquillità.

Senza neanche accorgermene chiudo gli occhi e mi lascio trasportare nelle mani di Morfeo.

*****

Un raggio di sole mi acceca e mi costringe ad aprire gli occhi, ma prima che li possa aprire del tutto mi rendo conto che non sono appoggiata al bracciolo, ma su qualcosa di più morbido, e sul mio fianco sento un peso.
Apro gli occhi e abbasso lo sguardo, trovando un braccio appoggiato su di me, percorro con lo sguardo il braccio e noto che sono appoggiata con la testa su delle gambe.
Mi giro velocemente e capisco che si tratta di Charles.

O cazzo! Mi sono messa a dormire sulle sue gambe?!

Charles è seduto, proprio come quando mi sono addormentata, ha gli occhi chiusi e il suo respiro è pesante. Il suo viso sembra quasi angelico.
Per un'attimo, senza motivo, resto a guardarlo, per poi divincolarmi da quella specie di "abbraccio" quando lo vedo muoversi leggermente.

Mi metto velocemente al mio posto, e lo vedo aprire leggermente gli occhi e guardare verso il basso.
Non trovandomi, si gira e mi guarda accennando un sorriso.
<<Buongiorno>> dice stropicciandosi gli occhi.
<< Buongiorno>> rispondo imbarazzata. <<scusa penso di essermi mossa mentre dormivo e mi sono messa addosso a te, ogni tanto mi succede>>
<<tranquilla, dormivi così bene che non ho voluto muoverti>> dice <<anche se penso che mi hai sbavato addosso>>.
Io lo ispeziono subito mentre arrossisco, poi lo vedo ridere facendomi capire che sta scherzando.
<< Stronzo>> dico trucidandolo con lo sguardo.

Mi alzo dal divano e lui fa lo stesso.
<<vuoi fare colazione?>> mi chiede.
<<no tranquillo ho già dato troppo fastidio, vado a prendere i miei vestiti e torno a casa>> dico abbozzando un sorriso.
<<ieri sera te li ho messi nella stanza quando ti sei addormentata. Faremo colazione mentre ti accompagno a casa>> dice informandomi.
Io non discuto, tanto ormai ho capito che quando si mette una cosa in testa non esistono santi.
Annuisco e mi avvio verso la camera.

Mi vesto velocemente e vado in bagno a sciacquarmi la faccia.
Quando torno nel salone, Charles è già pronto. 
Mi avvicino e lui prende le chiavi dell'appartamento e mi porge una giacca targata Ferrari.
<< tieni metti questa che fuori fa freddo>> dice.
Io la prendo e me la infilo.
Usciamo dall'appartamento e ci diteggiamo verso la macchina.

Charles mette in moto e partiamo. Si ferma solo per prendere un paio di cornetti in una busta.

Quando arriviamo sotto al mio palazzo, parcheggia e spegne il motore.
Il tragitto è stato tranquillo e in realtà abbiamo scherzato e riso.
Mi giro a guardarlo e vedo il suo fiso sereno ma comunque impaziente, come se aspettasse qualcosa.
Forse capisco cosa vuole e senza pensarci troppo mi faccio avanti.
<<vuoi salire a fare colazione? Non posso mica mangiarmi tutto quello che hai comprato da sola>> dico sorridendogli.
Il suo volto si illumina in un sorriso e annuisce, senza pensarci più di tanto.

Scendiamo dalla macchina e ci incamminiamo verso il mio appartamento.
Quando siamo davanti alla porta, la apro e entriamo, mentre rispondo ridendo a una sua battuta.

<<Buongiorno>> sento dire e mi giro di scatto impaurita, mentre Charles si ferma sul posto.

<< Mamma, Papà, Bea? Che ci fate qui?>> dico facendo saettare il mio sguardo da uno all'altro  su i miei famigliari.
<<Tesoro, siamo passati per fare colazione con te, abbiamo bussato e ti abbiamo chiamato.>> dice mia madre dolcemente mentre guarda me e poi guarda Charles, che intanto è pietrificato.
<<Non hai risposto, quindi mi sono fatto dare le chiavi di riserva da Pierre>> interviene mio padre.
Io rimango interdetta.
<<Tesoro non ci presenti il tuo amico?>> mi chiede mia mamma.

Mi giro verso Charles e lo guardo paralizzato al suo posto.

Benissimo! Siamo nella merda!

*****

Spazio autore.

Eccoci qua come promesso!
Tutto per voi!! 
E anche la sera è passata.
Adesso? Riusciranno i nostri eroi ad uscirne vivi?
🙄🙄

Buonanotte ragazzi a domani ❤️

Pages || Charles Leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora