Parte 24

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Dei colpi alla porta mi svegliano, ci metto qualche secondo per riprendermi.
Mi giro verso il lato sinistro del mio letto e ammiro il viso angelico del ragazzo di fianco a me, che dorme beato.
La mia mente inizia a vagare su quello che è successo durante la nostra nottata e non riesco a non mordermi il labbro a quei pensieri, ma vengono interrotti da altri colpi sulla porta.

Charles arriccia il naso e senza aprire occhio, infila la testa sotto al cuscino.
<<ma chi è?>> mi chiede sbuffando, e io non riesco a trattenere una piccola risata.
<<adesso vado a vedere>> dico alzandomi dal letto e afferrando le mie mutandine per terra e la t-shirt di Charles, che come al solito mi sta come un vestito.
Dal canto suo, Charles, mi risponde alzando il braccio e il pollice della mano, e io non riesco a trattenere un sorriso.

Arrivo alla porta e apro, ma quando vedo il ragazzo avanti a me strabuzzo gli occhi rimanendo pietrificata.

<<Aurora. Scusa ti ho svegliato?>> mi chiede Arthur.
<<Arthur, che ci fai qui?>> dico alzando leggermente il tono di voce per far sentire a Charles chi fosse.
Butto l'occhio in modo furtivo all'interno della camera e vedo Charles balzare subito in piedi, e andare completamente nel panico.

Sei sempre di aiuto Charles, devo dire!

<<per caso disturbo?>> mi chiede Arthur richiamando la mia attenzione.
<<no no, mi sono appena svegliata scusa. Dimmi è successo qualcosa?>> chiedo cercando di sembrare il più normale possibile.
<<Lorenzo sta dando di matto, potresti scendere?>> mi chiede gentilmente e io inizio a preoccuparmi.
<<è successo qualcosa?>> chiedo.
<<niente di che, ne parliamo giù>> mi dice sorridendomi gentilmente. <<ah per caso sai dov'è Charles? Ho bussato ma non mi ha risposto>> chiede.
<<no>> mento.
<<aspetta provo a chiamarlo>> dice mentre prende il suo telefono e inizia a digitare.
<<Arthur, sicuramente sarà in giro...>> inizio a dire cercando di dissuaderlo dal chiamarlo, ma il suono della suoneria di Charles, provenire dalla mia stanza, mi ferma prima che potessi finire.
Io sospiro affranta mentre Arthur strabuzza gli occhi, capendo tutto immediatamente.
Sul suo volto compare un ghigno divertito.

<<ok io vado giù>> mi dice <<Buongiorno Charles>> dice alzando la voce per farsi sentire, e io appoggio la testa sullo stipite della porta.
<<Arthur potremmo tenere questa cosa per noi?>> dico implorante.
<<oh io non so nulla, e poi di certo non voglio essere io a far innervosire di più Lorenzo>> dice alzando le mani teatralmente mentre ride.
Io gli mimo un grazie con le labbra e lui va via compiaciuto.

Rientro in camera chiudendo la porta dietro di me, e quando arrivo in stanza da letto, vedo Charles seduto su di esso, intento a vestirsi.

<<cosa sarà successo?>> chiedo mentre mi appoggio con la schiena al muro.
<<non lo so, adesso vedremo>> dice allacciandosi la scarpa.
La mia testa inizia a vagabondare e mi mordo la guancia dall'interno.
Charles mi guarda e quando capisce il mio stato, si alza e si avvicina a me, poggiando le sue mani sulle mie guance.
<<Hei, non ti preoccupare, sarà sicuramente una sciocchezza>> mi dice guardandomi con i suoi occhi verdi, e io mi ammorbidisco al suo tocco.
<<che ne dici se stasera usciamo solo io e te, andiamo in città a mangiare qualcosa?>> mi chiede portando un palmo della mano sulla parete sopra la mia testa, così da avvicinare il suo corpo al mio e imprigionarmi tra il muro e lui.
Io annuisco continuando a fissarlo negli occhi, e lui avvicina pericolosamente la sua faccia alla mia.

<<sai che mi fai impazzire quando ti metti le mie maglie? Lo trovo estremamente sexy>> dice abbassando lo sguardo sul mio corpo, e portando l'altra mano sulla stoffa della maglia, tirandola , enfatizzando così le sue parole.

Pages || Charles Leclerc Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt