Parte 13

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Guardo Charles completamente impietrito e con lo sguardo perso.
Prendo un bel respiro e mi rigiro verso la mia famiglia.

Bene, non si torna più indietro.

<<lui è..>> inizio a dire ma vengo fermata da mia sorella che mi supera per arrivare al bel pilota.
<<Charles Leclerc! Sappiamo chi è >> dice mentre gli allunga la mano.
Vedo Charles guardare la mano e poi la ragazza minuta che si ritrova davanti.
E il suo volto cambia repentinamente, distendendosi leggermente.
<<Piacere>> dice mentre gli stringe la mano.
Poi quando Beatrice si sposta, lui fa qualche passo avanti e allunga la mano verso i miei genitori.
<<Piacere signori sono Charles>> dice cercando di sfoderare il suo sorriso migliore.
Io rimango a bocca aperta mentre guardo mio padre afferrare la mano e sciogliersi in un secondo.
<<Piacere ragazzo, so bene chi sei. Chiamami Roberto>> dice quasi emozionato.

Ah si! Mio padre segue la Formula uno, ed è anche della Ferrari!
Penso si sia scordato che sono sua figlia e che un ragazzo è appena entrato nel mio appartamento.

Charles sorride sfoderando le sue fossette, che sicuramente faranno scogliere anche mia madre.
<<Piacere Charles, sono Enrica>> dice in modo dolce mentre gli stringe la mano.

Intanto la mia sorellina si è messa vicino a me e guarda la scena anche lei.
<<non avevi detto che era solo gossip?>> mi dice a bassa voce.
<<si, bhe è solo un'amico>> dico.
<< si solo un'amico>> dice enfatizzando la parola e guardandomi da capo a piedi.
Poi si allontana leggermente per prendere il fianco dei miei genitori, mentre Charles prende il suo posto vicino a me, guardandomi con uno sguardo da "c'è la siamo scampata".

Oh non cantare vittoria Charles! Il peggio deve ancora arrivare.

<<dove eri Aurora? E perché indossi la giacca della Ferrari?>> mi chiede Beatrice, proprio per mettermi in difficoltà.

Piccola mocciosa.

Guardo Charles che cambia di nuovo espressione.
Ma io conosco i miei polli e già ho pensato a tutto.
<<Sono uscita per fare una corsa, ho incontrato Charles e abbiamo deciso di fare colazione insieme. La giacca è sua, me l'ha data visto che ero sudata, per non farmi prendere freddo>> dico mentre Charles mi guarda e annuisce ad ogni singola parola, e alla parola "colazione" alza il sacchetto con i cornetti dentro per mostrarli.

Io lo guardo mentre cerca disperatamente di essere il più tranquillo possibile, e quasi mi scappa da ridere.

<<Bene, visto che siamo qui allora perché non faccio colazione tutti insieme>> dice mia mamma sorridendo ma con un tono fermo.
Io e Charles ci guardiamo presi alla sprovvista.
<<Mamma, Charles non può trattenersi a lungo deve andare ad allenarsi e ha altri impegni, e poi non ci sono abbastanza cornetti per tutti>> cerco di mettere fine a questa situazione imbarazzante.
<<penso che Charles possa rimandare tutto a più tardi, vero?>> dice guardandolo con sguardo apparentemente dolce, ma sotto sotto è un'imposizione.

Sono circondata da manipolatori!

Charles la guarda e riesce solo ad annuire, capendo di non poter fuggire.
<<bene, vai a farti una doccia e renditi presentabile. Tuo padre andrà a prendere altri cornetti>> dice mentre si avvicina alla cucina per iniziare a preparare qualcosa.
<<vado io non si preoccupi>> dice Charles tentando la fuga.
<<si va lui>> dico, preferendo che vada lui per non lasciarlo solo con quelle due ficcanaso.

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