Parte 16

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Il mio telefono inizia a suonare all'impazzata e io sono costretta ad aprire un'occhio. Allungo la mano verso il comodino e vedo chi mi sta chiamando.

Oh no ,ho troppo mal di testa per parlare con te Bea.

Attacco la chiamata e butto la faccia nel cuscino.
Dopo qualche secondo mi rendo conto che non sono nella mia camera, e quindi mi alzo mettendomi a sedere sul letto.

Che ci faccio nel letto di Charles? E quando mi sono messa la sua maglia addosso?

Incomincio a guardarmi in torno, ma non lo vedo, e a quanto pare non sembra aver dormito nel letto.
Faccio un sospiro di sollievo e mi alzo avvicinandomi alla porta chiusa, cerco di scrutare i suoni, ma non sento nulla.
Prendo coraggio e apro la porta, cerco di abbassarmi la maglietta sulle gambe il più possibile e mi inoltro nel corridoio a piccoli passi.
Quando arrivo vicino al salone, mi affaccio e non vedo nessuno, così vado verso la cucina per cercare un po' di acqua, e noto un figlio attaccato al frigorifero.

"Buongiorno, ti ho lasciato un'aspirina con il bicchiere d'acqua sulla penisola, prendila.
So che non ami il caffè ma ti ho lasciato la macchinetta già fatta, devi solo accenderci sotto, ti farà bene.
Io sono ad allenarmi, quando torno porto da mangiare, quindi non muoverti da casa.

Charles"

Mi giro verso il bancone e vedo l'aspirina, la prendo velocemente mentre ringrazio Charles nella mente.
Mi giro verso la cucina e accendo la fiamma sotto alla macchinetta del caffè.
Quando esce il caffè, prendo una tazzina e me ne verso un po', andando a sedermi sul divano.
Lo sorseggio mentre cerco di rimettere insieme i pezzi della sera precedente, nella testa.

L'ultima cosa che mi ricordo sono dei ricordi sfocati di Charles che mi mette in macchina fuori dal locale.

Ma dopo cosa è successo? Come mi ritrovo nella sua maglietta?

Mentre i pensieri mi assalgono sento il portone aprirsi, e mi giro verso la porta.
Charles entra in casa con delle buste e ci mette qualche secondo per accorgersi si me.
Mi guarda e sorride, per poi posare le buste sulla penisola e avvicinarsi.
Io mi stringo sul divano mentre lo guardo sedersi di fianco a me.
<<Buongiorno, come ti senti?>> mi chiede premuroso.
<<Buongiorno, bene oltre al mal di testa>> dico accennando un sorriso.
<<Bene, ho fatto la spesa>> dice mentre si alza per tornare vicino alla cucina, poi fa una pausa e lo vedo ispezionare la cucina, come per capire cosa fare.
<<Hai bisogno di aiuto?>> dico vedendolo impacciato.
<<Bhe in realtà io so fare poco>> dico portandosi una mano dietro la nuca, in segno di smarrimento.
Mi alzo ridendo e mi avvicino.
<<ci penso io>> dico aprendo le buste, per capire cosa inventarmi.
<<no tranquilla, tu riposati>> dice avvicinandosi a me.
<<no mi farà bene preparare qualcosa, almeno non penso al mal di testa che mi sta ammazzando.>> dico sorridendogli e lui annuisce.

Mentre mi metto all'opera, Charles si siede su uno sgabello e mi guarda.
Intanto nella mia testa cerco di distribuire i pensieri, ma ho proprio dei buchi di memoria.
Mi schiarisco la voce, e Charles sposta la sua attenzione su di me.
<<Charles.... Mmmh come sono arrivata qui?>> gli chiedo imbarazzata.
<<non ti ricordi nulla?>> mi chiede accigliandosi.
<<no, l'ultima cosa che mi ricordo e che mi mettevi nella macchina fuori dal locale>> dico sinceramente.
<<bhe, ti ho portato io sopra>> dice abbassando lo sguardo quasi dispiaciuto.
Lo guardo per qualche secondo.

Perché ha quella espressione? Cosa ho fatto?

<<emmmmh... ho fatto qualcosa?>> chiedo intimorita.
<<no tranquilla, ti ho messa sotto la doccia fredda e poi tu ti sei cambiata e sei andata a letto>> mi dice quasi seccato.
<<Charles scusa se ti ho creato problemi o ti ho dato fastidio>> dico abbassando lo sguardo capendo il suo umore.
<<tranquilla non hai fatto niente, ti stavi solo divertendo e uno stronzo ti ha rovinato la serata>> dice distendendo la voce e lo sguardo.

A quelle parole ricordo l'incontro con Marc e guardo Charles.
<<ti ho detto di Marc?>> chiedo.
<<si e mi hai detto anche quello di cui avete parlato. Mi dispiace per quello che ti ha detto>> dice dolcemente.
Lo guardo e annuisco senza approfondire il discorso. Non voglio proprio parlare di lui.
Poi vedo Charles accennare un sorriso e io mi acciglio.

Certo che è bipolare!

<<cosa c'è?>> dico guardandolo sorridere come un bimbo.
<<nulla, stavo solo pensando a delle cose>> dice assorto nei suoi pensieri continuando a sorridere.
<<vedo che sono belle cose >> dico.
<<oh credimi non sai quanto>> dice facendomi l'occhiolino.

Ok! Cosa significa?

Disorientata torno a cucinare e poco dopo ho finito. Ci sediamo e iniziamo a mangiare, continuando a parlare del viaggio per Londra tra qualche giorno.
Quando abbiamo finito, lavo e pulisco la cucina, mentre Charles parla a telefono con qualche suo collaboratore.
Appena finisco mi avvicino, e passo di fianco al suo pianoforte.
Tocco il legno bianco e guardo la scritto appoggiata sopra, "LOVE", fatta di Rose finte.
Batto il dito su qualche tasto, richiamando lo sguardo di Charles, che si affretta ad attaccare la chiamata e mi raggiunge.

<<sai suonare?>> mi chiede guardandomi.
<<no, ma vorrei imparare>> dico mentre passo la mano su i tasti bianchi.
<< siediti, ti insegno io>> dice spostando lo sgabello per farmi sedere.
Io mi siedo e lo vedo mettersi dietro di me accovacciandosi, mi sposta capelli leggermente per mettere la sua faccia di fianco alla mia, mi prende le mani e le posta su i tasti.
La sua presa è gentile, il suo respiro sbatte sopra alla mia spalla lanciando dei brividi che percorro il mio corpo.

In un secondo chiudo gli occhi, e davanti a me passano mille immagini.
Quando li riapro, ritraggo le mani velocemente e alzo, quasi facendolo cadere e lo guardo con occhi sgranati.
<<Aurora tutto ok?>> mi chiede preoccupato.
<<emmh no, cioè si, cioè no>> dico andando nel panico <<mi sono scordata che oggi pomeriggio mi dovevo vedere con Beatrice, vado a cambiarmi che è tardi>>.
Prima che lui possa replicare scappo via velocemente, e quando arrivo nella stanza chiudo la porta e mi ci appoggio con la schiena ormai in panico.

Stanotte mi sono baciata con Charles??

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Spazio autore.
Eccoci qua!
Ragazzi siamo a 10k. Un sogno davvero!
Non ci posso credere.

Voglio farvi un regalo!
Decidete voi quale! Se un capitolo, una capitolo strutturato in modo particolare, uno spoiler, qualsiasi cosa vogliate!

Vi adoro ❤️

Pages || Charles Leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora