Day One: When The Parents Are Away

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"Quando i genitori non ci sono"

«Ahhh, Tikki!» esclamò Marinette ballando felicemente per la sua stanza «Oggi vedo Chat Noir di nuovo!».

«Marinette, sai che è rischioso vedersi con un supereroe, specialmente se è Chat Noir. Finirete per rivelarvi le identità» disse abbastanza preoccupata Tikki.

Marinette perse il sorriso, ma poi pensandoci un po', lo riacquistò «Tikki, sai che solo quando avremo sconfitto Papillon ci diremo chi siamo. Quindi non c'è niente per cui preoccuparsi» disse semplicemente la ragazza.

Si sentì bussare alla botola della stanza di Marinette e ciò significava solo una cosa: Chat Noir era arrivato!

Marinette, vestita in pigiama come al solito, salì le scale del letto per aprire la porta. Erano le venti di sera e anche se i genitori della corvina non c'erano da due giorni e sarebbero stati fuori per altri due giorni, la ragazza preferiva comunque vedersi con il supereroe la notte.

«Ehi, Principessa!» salutò Chat Noir entrando nella stanza della sua ragazza.

«Ehi, fidanzatino. Come stai?» chiese, ridendo un po'.

«Anche se può sembrare una frase cliché.. sto bene, ora che ti vedo» disse il supereroe abbracciando la ragazza.

Marinette arrossì come al solito, ovviamente. Ormai, anche se erano già due mesi che i due ragazzi stavano insieme, non si abituava al suo fascino da cavaliere. Anche se già l'aveva corteggiata come Ladybug, sentirsi dire quelle cose da Marinette era più bello. Si sentiva più reale.

Chat Noir guardò la stanza di Marinette, come ogni volta che la andava a trovare. Guardava la sua stanza perché gli piaceva come l'aveva arredata e già si immaginava una vita con lei. Alla fine non gli importava se avrebbe passato tutta la vita con lei come Chat Noir, l'importante era stare con lei, con la ragazza che lo aveva consolato quando Ladybug gli aveva spezzato il cuore una e più volte, con la ragazza che veramente lo amava. E la cosa più bella è che non lo amava come Adrien, ma come Chat Noir, il suo vero io.

«Non hai ancora tolto le foto di Adrien?» chiese il gatto.

«Oh, no. Ancora non l'ho fatto» Chat la guardava con aria confusa sedendosi a gambe incociate nel letto di Marinette «Ma solo perché non devo far sospettare a nessuno che Adrien non mi piaccia più» si scusò immediatamente e continuò «Sai che amo solo te, Gattino mio» disse grattandoli il sotto mento.

Detto ciò, i due iniziarono a passare la serata guardando dei film, mangiando croissant, macarons e altri cibi fatti da lei.

L'ora di andare a casa per Chat Noir era arrivata, ma Marinette lo fermò tirandolo per la coda.

«Emh.. Per-Perché non resti a dormire qui?» chiese arrossendo la corvina.

«E se i tuoi genitori ci dovessero scoprire? Come li diciamo? "Io e Marinette stiamo insieme segretamente, ma non vi preoccupate signori Dupain-Cheng, io non ho mai fatto niente a vostra figlia, niente che lei non voglia ovviamente"» disse il supereroe facendo riferimento ai loro baci.

Marinette rispose subito «Gattino, i miei genitori non ci sono per.. alcuni giorni. Quindi mi farebbe veramente piacere se tu.. rimanessi qui a dormire».

Nonostante la ragazza avesse già fatto la proposta, si vergognava così tanto! Insomma, dormire con il proprio ragazzo è una cosa grossa e alle volte succede quando si fanno determinate cose. Comunque, con stupore di Marinette, Chat Noir accettò.

«Beh, emh.. Il mio altro letto è purtroppo a riparare, come vedi, non è qui. Noi ragazze ci siamo sedute e non notando che era già rotto, lo abbiamo distrutto» disse la corvina ancora più imbarazzata.

Chat Noir pensò che se l'altro letto non c'era, significava che lei e lui dovessero dormire nel letto di Marinette insieme. L'idea gli piaceva: per lui, dormire con la propria ragazza era un passo importante, perciò facendo questo, avrebbero rafforzato la loro relazione.

«Va bene, Principessa. Per me non c'è nessun problema» disse Chat Noir sorridendo, mentre osservava la faccia della sua ragazza diventare sempre più rossa «Sei tu che me lo hai proposto, Mari. Perciò, se non vuoi.. me ne posso anche andare» disse il ragazzo-gatto con charm.

«N-No.. Va bene così» disse e fece un respiro profondo e prendendo le mani del suo ragazzo aggiunse «Ti amo, Chat. E dormire con te è un passo importante, lo so. Ma comunque sono molto felice che sia tu».

I due si scambiarono un bacio dolce. La mano di Chat Noir era posata sulla guancia della ragazza è quella di Marinette sulla sua. I loro baci erano sempre così: dolci, puri. Alle volte appassionati, ma pur sempre dolci e gentili.

Dopo essersi staccati, Chat fece segno alla ragazzina di salire per prima lei le scale del suo letto, per poi farle salire al supereroe.

Marinette fu la prima che si stese nel letto, poi arrivò anche Chat Noir. Si presero per mano e guardarono il soffitto.

«Sai, mon amour.. Non avrei mai pensato di stare con te, ma dopo Ladybug, tu sei stata quella che mi ha reso felice di nuovo. Che mi ha fatto sentire amato» disse il felino, continuando a guardare il soffitto.

Marinette si girò verso di lui, tenendolo ancora per mano e con l'altra sua mano gli accarezzò i capelli dolcemente.

«Nemmeno io sapevo ciò che il destino mi avrebbe riservato, ma ora siamo qui, fidanzati. A dormire insieme quando i miei genitori non ci sono, ma sono così felice di ciò».

Detto questo, Marinette si addormentò, coccolata dalle carezze d'amore di Chat Noir.

Marichat May (2023)Where stories live. Discover now