Day Fourteen & Fifteen: Protection & Sacrifice

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Protezione e Sacrificio

In una sera, Marinette e Chat Noir stavano comodamente mangiando il gelato di André a casa della ragazza sul suo letto. Marinette era in braccio al suo fidanzato, come sempre. Amavano quella posizione.

«E quindi quella volta che Ladybug rimase senza voce per colpa di Silencer, mi dovette scrivere dei messaggi» entrambi risero leggermente, Marinette si ricordava benissimo quella volta «E aveva una faccia così carina che me la ricorderò per sempre, ma-» Chat non riuscì a finire che la corvina disse «Ehi, guarda che sono gelosa!».

Per scherzare, Marinette mise un po' di gelato sul naso del ragazzo «Ehi!» esclamò infastidito, ma sorridendo «Guarda che la stavo continuando quella frase!» si scusò lui, dicendo la verità.

«Sì si» la ragazza mise altro gelato sulla faccia del giovane che fece la stessa cosa a lei.

Dopo un po' di gioco, Chat Noir disse dolcemente guardandola negli occhi «Sei bellissima, Principessa».

Detto ciò, il ragazzo si avvicinò leggermente alla corvina, che aveva il fiato sospeso. Chat Noir diede un bacio sull'angolo della bocca destro e poi uno sulle labbra, che avevano un gusto di gelato al pistacchio e banana. Appena lui guardò negli occhi lei, Marinette arrossì, ma questa volta fu lei che diede un bacio sulle labbra di Chat Noir.

Entrambi passarono la lingua sulle loro labbra, come segno di aver assaporato quel bacio. Poi se ne diedero un altro, questa volta contemporaneamente.

Purtroppo però, appena si staccarono dal bacio sentirono un rumore, perciò il supereroe andò a controllare fuori, dicendo alla sua fidanzata di rimanere dov'era.

Entrambi sentirono la voce di Gelatone e entrambi rabbrividirono. Perché ce l'aveva sempre con loro?

Quindi, Chat Noir uscì a combattere contro l'akumizzato. Marinette non sapeva come trasformarsi visto che sia Chat sia Gelatone avrebbero potuto vedere da dove usciva Ladybug, perciò l'opzione della trasformazione era scartata.

Doveva combattere come Marinette e non come Ladybug, per una volta. Quindi, prendendo il necessario, uscì dalla botola del balcone.

«Ehi, Gelatone. È me che vuoi? Allora vieni a prendermi!» urlò Marinette, così da farsi ascoltare dal supereroe e dal supercattivo.

I due si voltarono all'istante e Chat Noir urlò «No, Marinette! Entra dentro, è pericoloso!».

Ma la ragazza non lo ascoltò e si buttò dal palazzo, essendo sicura che Chat Noir l'avrebbe presa.

E così fece: Chat Noir prese al volo la ragazza e disse «Sapevo di potermi fidare di te».

«Certo che puoi farlo, Marinette. Ma ora vai a casa, mi occupo io della tua protezione» il felino disse, mentre col suo bastone che faceva girare evitava i coni gelato ghiacciati.

Marinette non ascoltò il ragazzo e mentre vide che Chat Noir stava pensando ad una tecnica per poterlo sconfiggere, Gelatone stava per colpirlo.

Marinette, mettendosi davanti al colpo urlò «Ti amo, Chat Noir. Scusami».

«No!! Marinette!!» disse Chat avvicinandosi alla ragazza che era ormai congelata e si stava sciogliendo. Verso l'akumizzato urlò «Tu!! Come hai potuto farlo!!».

Così si avventò su di lui e dopo vari tentativi, riuscì a sconfiggerlo. Ma senza il "Miraculous Ladybug" della supereroina, non riuscì a salvare Marinette, l'unico danno causato dall'akumizzato.

Non riusciva a capire perché Ladybug non fosse venuta. Magari anche lei avrà avuto dei problemi con la sua vita privata, ma ciò non giustificava il fatto di non averlo aiutato.

Chat Noir corse subito dalla sua bellissima ragazza, che ormai si stava sciogliendo sempre di più. Ma a lui venne un'idea anche se un po' sciocca, ma magari così avrebbe potuto salvarla.

Vide dove fossero le sue labbra e si avvicinò ad esse. Così, le diede un bacio suave e, come per Miracolo, l'idea di Chat funzionò. Marinette si scongelò.

«Cosa.. Cosa mi è successo?» disse una Marinette frastornata.

Chat Noir la baciò di nuovo, lasciando Marinette più confusa di prima. Ma dopo essere tornati a casa, il suo ragazzo le raccontò tutto.

«Beh, è stato un bel sacrificio da parte mia» disse la corvina ridendo.

«Oh sì! Ma non farlo mai più, va bene?» chiese con una faccina dolce e triste Chat Noir.

«Promesso» disse Marinette sfiorando il suo naso con quello di Chat.

«Ma ehi, chissà perché Ladybug non è venuta. Non ha purificato l'akuma e ti chiedo scusa se l'ho messa in un tuo barattolo» chiese il gattino.

Marinette non rispose, ma fece cenno di stendersi a letto con lei. Quella verità sarà per un'altra serata.

Spazio Autrice
Bonjour! Mi dispiace non aver pubblicato per tre giorni credo, ma purtroppo non ho avuto tempo ne idee. So che questa è un pochino angst, ma spero che potrete comunque scusarmi. Grazie e ci vediamo con la prossima oneshot!!

Marichat May (2023)Where stories live. Discover now