Day Twenty Five & Twenty Six: Balcony & Stargazing

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«Tikki, aiutami!» esclamò Marinette in preda al panico.

Mancavano pochissimi minuti prima dell'arrivo di Chat Noir e Marinette doveva preparare assolutamente un tavolo pieghevole e da montare che aveva portato sopra il suo terrazzo con una fatica incredibile.

La ragazza aveva promesso al suo amico che ben presto avrebbe organizzato una serata solo per loro due. Come "amici", ovviamente.

Passando del tempo con Chat Noir come Marinette, e non come Ladybug, si era accorta di che stupenda persone il gattino era. Certo, in fondo lo aveva sempre saputo, ma la realtà era che non voleva ammettere a se stessa di star vedendo Chat Noir con occhi diversi. Per questo motivo Marinette organizzò quella serata. Doveva assolutamente chiarire i sentimenti.

Per quanto riguardava la sua cotta per Adrien, ormai non ce l'aveva più da un po'. Aveva capito che in realtà non lo aveva mai veramente amato, ma aveva visto in lui il ragazzo perfetto, nonostante sapesse benissimo che non lo era.

Adrien, invece, si stava innamorando sempre di più di Marinette. Era ovvio che il suo amore per Ladybug era svanito, ma provava sempre un gran rispetto per lei, nonostante tutto è stato il suo primo amore.

Il ragazzo, come la corvina, non vedeva l'ora di passare altro tempo con Marinette. Nonostante lo passasse come Chat Noir e non come Adrien, a lui non dispiaceva. Anzi, essere Chat Noir lo faceva sentire se stesso e libero, quindi era, per lui, una cosa stupenda.

Quando Adrien si stava per trasformare, qualcuno bussò alla porta: era Nathalie. Aveva dimenticato la cena con suo papà! Ma se avrebbe partecipato a quella com Gabriel, non sarebbe potuto andare da Marinette.

Per fortuna, o per sfortuna, l'assistente di suo papà disse «Buonasera, Adrien. Sfortunatamente la sua cena con il signor Agreste è rimandata. È dovuto andare a parlare con i Bourgeois riguardo alcune faccende importanti».

«Va bene. Grazie Nathalie. Allora vado a prendere la cena e la mangio in camera» disse il biondo, fingendosi triste, anche se un po' lo era per davvero, poi aggiunse «Ah, un'altra cosa.. Ho molti compiti da fare e non vorrei essere disturbato in quanto sono anche difficili. Ti chiedo se potresti solo svegliarmi domani mattina per andare a scuola»

Nathalie fece un cenno di consenso e invitò il ragazzo a seguirla. Al che lui sorrise come segno di ringraziamento.

Quando la cena fu in camera, Adrien promise a Plagg che dopo gli avrebbe fatto mangiar il formaggio che era sul vassoio.

«Sto facendo tardi da Marinette» disse infastidito «Plagg, trasformami» esclamò e saltò sui tetti con il suo bastone.

Marinette aspettò impaziente il suo gattino, che tardò ad arrivare. Arrivò quasi a pensare che non sarebbe venuto, ma poi, quando vide qualcuno sui tetti vicini, sorrise e allungo la mano.

«C-Chat Noir. Eccoti» disse sorridendo con imbarazzo e continuò «Pensavo quasi che non saresti venuto» disse, accennando un sorriso triste.

«No, Marinette. Sai che sarei venuto» disse sorridendo.

Marinette notò che aveva qualcosa dietro alla schiena. Così chiese «Cosa hai lì dietro?»

«B-Beh.. Questa è per te, Principessa. E a quanto pare per il nostro tavolo» disse Chat Noir sorridendo ancora di più, ma in imbarazzo e con le guance rosse.

«Prin.. Principessa?» chiese Marinette con le guance che ardevano.

Chat annuì «Sì. Sei una principessa» disse con sicurezza e poi aggiunse con charm «La mia principessa».

A Marinette batteva il cuore, le tremava tutto e nel suo stomaco c'erano farfalle che volavano felicemente.

«Grazie, Gattino» esclamò Marinette e abbracciò Chat Noir.

Lui non se lo aspettava, ma ricambiò l'abbraccio subito dopo.

«Quindi.. Cosa hai preparato di buono per questa nostra cena?» domandò il gatto con l'acquolina in bocca.

Dopo essersi seduti, iniziarono a mangiare ciò che Marinette cucinò. Era una specialità tipica francese, ovvero il "Croque Monsieur". Pane in cassetta con besciamella, formaggio e prosciutto cotto. Una cosa semplice, ma molto deliziosa.

Il ragazzo le fece i complimenti dopo aver mangiato un solo baccone. Nonostante fosse un piatto semplice, Marinette era riuscita a dare il suo tocco personale.

I due iniziarono a chiacchierare mangiando. Ridevano e si divertivano, ma quando terminarono di mangiare l'atmosfera si fece tesa.

«Ecco, emhh.. Io avevo in mente qualcos'altro per questa serata» disse Marinette, sentendosi di nuovo le guance a fuoco.

«Dimmi Principessa» esclamò Chat Noir incuriosito.

La corvina disse che la sua idea iniziale era solo di mangiare, per poi stare un po' nella sua stanza a guardare un film o qualcos'altro. Ma poi, quella stessa sera, le venne in mente di far stendere una coperta sul balcone e stendersi per guardare le stelle. Chat Noir, entusiasta dell'idea, aiutò la ragazza a smontare il tavolo e portarlo in casa.

Stesero una coperta rosa della liceale e ci misero sopra due cuscini. Si stesero e iniziarono a guardare le stelle. Dopo un po' entrambi iniziarono ad innervosirsi. In quella serata così magica, i due volevano far sapere il suo amore all'altro.

Così, all'unisono e girandosi per guardarsi negli occhi, dissero arrossendo «Io ti dovrei dire qualcosa».

«Oh, prima tu, Principessa» disse Chat Noir.

«No no, prima tu, Gattino» disse Marinette, ma il ragazzo-gatto insisti e così la corvina parlò per prima.

«Ok.. Prima di tutto volevo solo dirti che sei un ragazzo molto speciale per me, anzi il più speciale che abbia mai conosciuto» iniziò «Io.. Non avrei mai detto che mi sarei mai innamorata di te, ma ciò è successo» disse, abbassando lo sguardo «E, dopo un mio trauma passato, non sono riuscita mai più a dire quelle semplici tre parole, ma credo che ora sono pronta, perché..»

Marinette diventò tutta rossa, ma con coraggio e senza balbettare nemmeno un po' disse «Io ti amo, Chat Noir. Non riesco a credere ciò che tu sia diventato per me, ma.. Quello che provo per te è reale» disse e una lacrima le scese sul viso.

«Marinette, Principessa..» Chat Noir le asciugò la lacrima «Grazie per avermi detto ciò, perché anche io ti amo. E sono così sollevato che tu provi lo stesso e che me lo abbia detto in questa serata così speciale» il ragazzo sorrise «Non so cosa ti fosse successo in passato, ma davvero grazie per avermi detto ciò. Quando sarai pronta per parlarne, io sarò qui».

Così, Chat Noir abbracciò Marinette. Entrambi erano ancora stesi sulla coperta rosa, che era diventata il simbolo del loro amore. Non si baciarono, ma quell'abbraccio valeva mille volte di più.

Guardando le stelle si addormentarono per alcuni minuti su quel balcone, sognando di poter vivere altre giornate come quella.

Spazio Autrice
Bonjour!
Allora, questa oneshot l'ho già pubblicata nelle oneshot "normali" di Miraculous, ma ci tenevo ad inserirla anche qui, perché credo che ci stia un sacco bene. Anche se magari un giorno cambierò idea. Se lo farò, vi avviserò e scriverò una oneshot tutta nuova e questa la ripubblicherò sulla raccolta normale. Oggi due aggiornamenti perché sono in ritardissimo lol. Beh, spero che vi sia piaciuta e a domani (si spera).

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⏰ Last updated: May 27, 2023 ⏰

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Marichat May (2023)Where stories live. Discover now