Perché?

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 Capitolo 12

Perché?

Nygma pensa che questa donna merita un po' della sua fiducia e sopratutto la metterà alla prova. Anche perché l'ha salvato per due volte quindi come dire, si sente in debito ancora di più nei suoi confronti. Anche se a Gotham nessuno si sdebita con nessuno, ma lei è l' eccezione.

E poi dopo l'episodio delle gatte che gestivano il suo covo e quindi dove era solo una vittima e dopo che è andato cercarlo, aiutandolo ancora un volta, l'ha fatto ricredere.

Arriva di fronte ad una porta di colore grigio chiaro, con un punto verde fluo dipinto sopra ed è abbastanza spessa e robusta e le dice:

- Indovina indovinello. Cosa c'è dietro questa porta?

- Mmm non lo so.

- Te la do per buona, anche se non ci hai nemmeno pensato.

Quindi la apre spingendo la maniglia con il braccio ed entra e lei invece è un po' titubante. Una stanza buia non porta mai a niente di buono ed ha visto quei film dove la vittima viene portata in posti del genere. Quindi rimane sull'uscio; anche perché ora non è nelle condizioni di difendersi come di regola e lui allora voltandosi le dice:

- Cosa c'è, perché non entri?

- Devo proprio? Insomma...perché è così buio?

Lui allora guardandola alla fine capisce:

- Pensi forse che ti voglio immobilizzare per poi abusare di te?

- No...ecco io...

- Il dubbio ce l'hai.

Allora le si avvicina e le dice ancora:

- Sei una che sa come difendersi.

- Si questo è vero...maa... .

- Ma cosa? Sul serio sacerdotessa? Pensi davvero che posso arrivare ad abusare di te dopo che sei venuta ad aiutarmi di nuovo? E sopratutto in questo stato?

Lei lo guarda fisso negli occhi e non vede cattiveria e non percepisce nulla di cattivo e quindi:

- Ti chiedo scusa e che... in questi giorni non ho avuto belle esperienze.

- Ma sono quelle che ti fanno crescere e su, entra senza timori.

E quindi lo segue appresso, con coraggio e facendo qualche passo le è tutto più chiaro.

Di fronte ai suoi occhi ha una moltitudine di monitor e una sedia da ufficio bella comoda, con un divano messo lì davanti.

- Ma è una postazione!

Esclama meravigliata e lui:

-Visto? E tu che ti aspettavi un trappola.

- Ti chiedo scusa di nuovo... .

Gli dice mortificata e lui semplicemente fa il cenno che si può sedere.

- Aspetta, perché? E' la tua postazione, quindi deve essere un posto sacro per uno come te e quindi intoccabile da estranei.

- Siii... ma per ora farò una eccezione, dunque siediti.

Non gli da per niente fastidio quello che le ha chiesto, perché è necessario e lei l'accontenta e dopo le dice ancora:

Riscatto o ricaduta?Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt