Tutto ok.

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Capitolo 18

Tutto ok.

- Per manipolare come si deve una persona. Punto primo, devi capire qual'è il suo punto debole; cioè una parte del corpo, un sentimento, una situazione particolare che le rende vulnerabili.

Annabel non sa se dirgli che non vuole manipolare nessuno, ma non vuole nemmeno offendere Nygma che è così immerso nella sua spiegazione, quindi per ora, si limita ad ascoltare.

- Punto secondo, devi ammaliarle con delle parole dolci, confortanti nel tuo caso, oppure incoraggiarli e punto terzo, arrivi al tuo obbiettivo, ma senza farti accorgere, cioè in quelle medesime parole dette nel punto due, ti rendi super disponibile in cambio di qualcosa.

Fa un pausa e poi ancora:

- Questo è il modo di circuire qualcuno senza usare torture o violenza fisica e si può arrivare al proprio scopo con le parole e credimi e molto più efficace.

- E se non voglio farlo? Questa è la tua specialità.

- Oooh mi lusinghi e se non vuoi lo faranno gli altri al posto tuo. Ma nel tuo caso sarà difficile visto che hai sviluppato un senso che ti permette di individuare chi commette il fatto.

- E se invece di manipolare una persona semplicemente gli parlo e magari arrivò ad un contratto?

Lui scoppia in una risata, per questa domanda troppo ingenua ma le risponde invece:

- In questo caso la scelta è tua, la prima o la seconda opzione? Quali sceglierai?

- Mmmm a me piace più la seconda.

L'uomo non è d'accordo ma per ora non vuole insistere, perché può sfociare in una manipolazione e magari otterrebbe solo una controparte offesa e questa è l'ultima cosa che vuole. Deve stare dalla sua parte perché alla fine è l'unica che può aiutarlo e sostenerlo. Non vuole ammetterlo, ma dentro di se, sa che è così.

Lui che ha fato sempre affidamento su se stesso e sulla tecnologia, ha bisogno della sua presenza; quindi deve dosare bene le parole; perché una di troppo, porterebbe la donna dalla parte della concorrenza, cioè da quella di Music Meister.

- Va bene, puoi continuare con la tua storia.

- Niente, poi sei arrivato tu e mi hai liberata, lui prima del tuo arrivo non l'ho visto.

- Capisco.

Ma è felice, perché ha interrotto quel filo che legava i due; ma come ha notato nel manicomio, l'altro uomo non l'ha dimenticata del tutto anzi e in pensiero:

- Dovrò spezzarlo del tutto.

- Se non ti dispiace ora vado a riposare...questa giornata è stata abbastanza lunga e impegnativa.

- Va bene, ma tra sei ore circa farà giorno e voglio vedere come funziona la tua maschera, perché se ho capito bene, ti da una specie di potere o ti permette di controllarlo.

Lei solo una ennesima faccia stupita per quanto l'uomo è troppo perspicace e non aprendo bocca ed annuendo solo, si alza e si incammina nella stanza da letto. Lui invece, ritorna alla sua postazione, dove in angolo aggiunge dei nuovi fili al suo algoritmo spaziale, quello per il maestro di musica; una presenza troppo scomoda che deve assolutamente eliminare; per ora non in modo fisico:

- Devo fare in modo da allontanarla da quell'essere. Non ci sono alternative.

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Riscatto o ricaduta?Where stories live. Discover now