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La madre di Hyunjin uscì dall'appartamento, nel mentre finimmo di mangiare e insieme sparecchiammo la tavola.

"Tua madre abita qui?"

Gli chiesi.

"No, viene ogni tanto per pranzo per farmi compagnia, visto che il lavoro da qui è più vicino"

Annuii con il capo e mi occupai di lavare i piatti; non mi dispiaceva farlo, a casa con Jisung lo facevo sempre io, lui invece cucinava, insomma ci dividevamo equamente i compiti.

Stavo per asciugare un piatto quando sentii le mani di Hyunjin poggiarsi sui miei fianchi, contornando poi la mia vita.
Mise delicatamente il mento nella mia spalla sinistra, avvicinandosi maggiormente, poggiando il dorso sulla mia schiena, e poggiò anche qualcos'altro un po' più in basso..
Il mio respiro si fermò per qualche attimo, la sua presenza mi faceva percepire tensione nell'aria, e quell'irrefrenabile voglia di strappargli i vestiti di dosso, ma non avrei ceduto: se voleva davvero farsi perdonare, e soprattutto se voleva davvero 'avermi', gli avrei fatto passare le pene dell'inferno.
Beh, tutti i miei malefici piani cambiarono quando lui iniziò a posarmi del leggeri baci sul collo, sulla nuca, passando poi all'altra parte del collo, mordicchiando i succhiotti che stavano svanendo.

"Che fai..."

Sussurrai, fallendo nel nascondere l'eccitazione che quel ragazzo mi provocava.

"Io? Niente"

Disse vicino al mio orecchio, tanto che iniziai a sentire il suo respiro sulla mia pelle.

"Dobbiamo studiare, Hwang"

"Facciamo un patto allora"

Disse, e mi girai, ritrovando le mie labbra a poca distanza dalle sue, tentai di fare un passo indietro ma scontrai i glutei contro il bancone, e non avevo via di fuga, poiché le sue mani si trovavano poggiate accanto ai miei fianchi.
Abbassai lo sguardo dopo essere arrossito, e lui dev'essersene accorto, ma tentai di non renderlo evidente e alzai nuovamente gli occhi contro i suoi: il suo sguardo poteva essere pure affascinante e mozzafiato, ma il mio, per lui era assolutamente irresistibile. Lo capii dal modo in cui si morse il labbro guardandomi, e non era la prima volta.

"Dipende"

"Solo un bacio. Soltanto uno"

Disse, avvicinandosi pericolosamente al mio volto, e poggiai le mani nei suoi pettorali, ma non lo spinsi via: ero ammaliato.

"Se te lo concedo..mi lascerai studiare?"

"Mh..sì"

Ci pensai qualche attimo, non ero molto convinto dalla sua risposta, a seconda del bacio che ci saremmo dati non si sarebbe mai fermato, anzi, sarebbe voluto andare fino in fondo, ormai imparavo a conoscerlo.

"Va bene. Ma a stampo, niente di più."

"Certo, a stampo.."

Non finì nemmeno di parlare poiché si avventò subito sulle mie labbra, facendole scontrare con le sue.
Mi morse leggermente il labbro aprendo gli occhi, e in quel momento, potetti vedere la lussuria che esprimeva soltanto da uno sguardo.
Posai le mani ai lati del suo collo e iniziò a far intrecciare la mia lingua con la sua, in un bacio leggero ma passionale.
In poco tempo fece scivolare la mano dal mio fianco al mio gluteo, stringendolo fra le dita, e mi alzò leggermente la gamba facendo scontrare la mia intimità con la sua, lasciandomi percepire la sua erezione già evidente, e al bacio iniziò ad aggiungersi più foga, ci stavamo mangiando a vicenda e in quel momento quello che era successo precedentemente non esisteva più, c'eravamo soltanto noi due, che ci desideravamo come non mai.
Lasciai che le mie dita si addentrassero fra i suoi capelli corvini e lui portò entrambe le mani nelle mie natiche, mi sollevò facendomi sedere sul bancone, e non smise di cibarsi di me neanche un secondo.
Lo bramavo, come se fosse il diamante più raro che esistesse, mi tentava da giorni e non riuscivo a resistergli, ma sarei rimasto nella mia idea: per avermi non sarebbe bastato così poco.
Posai nuovamente le mani nel suo petto e lo allontanai, a malincuore, e gli accennai un lieve sorriso.

𝐋𝐈𝐓𝐓𝐋𝐄 𝐁𝐎𝐘 -hyunlixWhere stories live. Discover now