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Erano le 18:00 quando mi arrivò una chiamata da Hyunjin.

"Scendi?"

Mi chiese.

"Si..arrivo"

Risposi e riattaccai.
Dovevo prima realizzare un attimo.
Avevo indossato un semplice jeans e una felpa bianca..che fra l'altro era proprio di Hyunjin.
Potevo essere così stupido?
Sbuffai proprio come un bambino e andai a salutare Jisung che mi abbracciò; nonostante fossi un vero e proprio stronzo mi confortò in tutte le maniere possibili.

"Non preoccuparti.
Lui capirà, non è colpa tua"

Mi disse stringendomi fra le sue braccia.
Il mio istinto mi diceva di scoppiare in lacrime e annullare tutto con Hyunjin, ma non potevo.
Ormai era lì ad aspettarmi e dovevo parlargliene.
Presi con me il telefono e scesi le scale di casa arrivando al portone, e trovai Hyunjin parcheggiato proprio lì davanti.
Quando mi vide arrivare accennò un sorriso enorme..nonostante io fossi così freddo con lui nell'ultimo periodo era sempre così felice di vedermi.
Mi sentivo senza cuore.

Mi avvicinai alla sua sagoma e non feci in tempo a salutarlo perché mi diede un bacio sulle labbra.

"Ciao"

Mi disse, mantenendo quel sorriso in volto.
Stava per dire probabilmente qualcosa di dolce, ma non ce la facevo più, dovevo dirglielo.

"Sei bell-"

"Ascolta, Hyunjin.
Dobbiamo parlare."

Ero estremamente serio, e lui dovette notarlo, poiché deglutì alle mie parole.

"Ho fatto qualcosa di male?"

Mi chiese.
Mi fece talmente tanta pena che da un momento all'altro sarei stato capace di scappare a gambe levate.

"No, no! Assolutamente no..
Non è colpa tua."

Annuì con il capo nonostante fosse visibilmente confuso.

"Oh..cosa devi dirmi allora?"

Sospirai, e poi iniziai a parlare.

"Ho bisogno di una pausa, fra noi"

Confessai.
Lui mi guardò serio per qualche attimo, e poi sorrise leggermente nervoso, sperando che avessi detto ciò con ironia.

"Scherzi, vero?"

I miei occhi diventarono inevitabilmente lucidi.

"No..."

Dissi abbassando lo sguardo.

"Quindi mi stai lasciando?"

"No!
Non ti sto lasciando..ma penso che dovremmo staccare per un po', ho bisogno di tempo per me stesso"

"Bene, quindi non vuoi più avere a che fare con me, no?"

"Hyunjin, non sto dicendo questo"

"Ah no?!"

Ribattè sbattendo la mano nel finestrino dell'auto, facendomi sobbalzare.
Erano poche le volte in cui l'avevo visto così furioso e deluso.

"Ascoltami"

Dissi e gli presi il volto fra le mani, tentando di calmarlo.

"Non ti sto lasciando.
Va bene? Ho soltanto bisogno di una pausa"

"Una pausa di quanto?"

"Non lo so..non lo so"

Una lacrima solcò la sua guancia, e chiuse gli occhi distogliendo lo sguardo da me.
Mi prese delicatamente i polsi e spostò le mani dalle sue guance, salì in macchina e mise in moto senza neanche degnarmi di uno sguardo, e partì, lasciandomi lì, affogato nelle mie stesse lacrime.

il giorno dopo..

Suonò la sveglia delle 7:00, che svegliò me e Jisung che ci eravamo addormentati nel divano mangiando ciambelle, visto che lui era in preda a consolarmi.
Fu il primo a svegliarsi e mi diede una pacca nella nuca, incitandomi ad alzarmi.

"Su alzati, dobbiamo andare all'università"

"Mmhh..ancora 5 minuti"

Mugolai stringendomi affranto nel cuscino.
In realtà non avevo sonno, mi stavo ancora preparando mentalmente per vedere Hyunjin.
Jisung sbuffò e andò in cucina per preparare la colazione ad entrambi.
Gli ero grato per tutto ciò che stava facendo e ha sempre fatto per me.
Pensavo che dopo avergli confessato cosa avevo intenzione di fare con Hyunjin mi avrebbe ripugnato, e invece non fu così.

Intorno alle 7:40 io e Jisung arrivammo a scuola.
Naturalmente, lui andò a salutare il suo ragazzo, che era seduto accanto al mio..ex?
Suonava così strano.
Andammo insieme a salutare Minho, e Hyunjin non mi rivolse nemmeno uno sguardo.
Cazzo, addirittura!
Avrebbe almeno potuto salutarmi.
Che antipatico.
Jisung rimase con il suo ragazzo per altri minuti, ma io non avevo più voglia di rimanere lì a fissarli ne tanto meno continuare a percepire tutta quella tensione nell'aria.
Me ne andai in classe, nonostante fossi 15 minuti in anticipo.
Mi assicurai di sedermi in uno dei banchi infondo, sperando che non fosse quello in cui aveva programmato di sedersi Hyunjin.

Come non detto.
Pochi minuti dopo udii la porta della classe chiudersi, e indovinate chi era?
Hyunjin.
Mi venne in mente un incredibile dejavu.

"Quello è il mio posto"

Disse con voce irritata.
Ma che voleva?
Poteva benissimo sedersi da un'altra parte.

"Non vedo il tuo nome scritto sopra"

Risposi.

"Ma avevo già scelto di sedermici"

"Saresti potuto venire prima"

"Fanculo"

Disse e si sedette il più lontano possibile da me.
Potei sentire il mio cuore spezzarsi in mille pezzi.
Jisung mi aveva detto che Hyunjin mi avrebbe capito, ma non era stato così.
Perché tutta la colpa ricadeva sempre e soltanto su di me?

Le voci che io e Hyunjin ci fossimo lasciati si diffusero in fretta.
Tutte le ragazze in calore che aspettavano che Hyunjin si lasciasse finalmente potevano sfruttare la loro occasione per provarci.
Erano fin troppo odiose.
Non appena suonò la campana tutte si andarono a piazzare attorno a Hyunjin, e continuavano a eloggiarlo di complimenti.
Avrei voluto prenderle a schiaffi e riprendermi il mio uomo, ma non potevo.

Fortunatamente vidi Hyunjin non dare tanta corda alle ragazze, dato che le scansò e uscì dalla classe.
Mi domandai come mai.
Uscii dalla classe poco dopo di lui ma mi bloccai non appena lo vidi nel corridoio, che conversava con un'altro ragazzo;
Era moro, poco più basso di lui, e gli occhi rigorosamente scuri.
Mi misi a origliare la loro conversazione.

"Quindi me lo dai il tuo numero?"

Gli chiese quel misterioso ragazzo.

"Mmh..va bene"

Rispose Hyunjin.
Io rimasi letteralmente a bocca aperta.
Era passato..quanto? un giorno?
E già lui si stava consolando con un'altro.
Stentavo a crederci.
E poi quel ragazzo non era nemmeno il suo tipo!
A lui piacevano i biondi con le lentiggini e molto più bassi di lui.
Ero infuriato e deluso, ma non potevo di certo farglielo notare, il mio orgoglio era fin troppo.
Gliel'avrei sicuramente fatta pagare..si ma,
con chi?

𝐋𝐈𝐓𝐓𝐋𝐄 𝐁𝐎𝐘 -hyunlixWhere stories live. Discover now