Capitolo 1

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Kaeya's POV

Il risveglio è sempre un momento traumatico.

La luce che colpisce il volto, facendoti svegliare all'improvviso, i rumori che penetrano dall'esterno, indicando che il mondo si sta riscuotendo dal torpore della notte.

Il materasso su cui sono disteso è diverso dal mio, più morbido. Alle mie spalle sento una presenza, e quando giro leggermente la testa per capire chi sia, mi ritrovo davanti il viso di una donna, che mi sembra di ricordare vagamente, incorniciato da lunghi capelli colore del fuoco. Ieri sera devo aver bevuto troppo, non ricordo nulla di quello che è successo, ma dai nostri corpi nudi capisco che ci dobbiamo essere divertiti.

Mi tiro su, sedendomi sul bordo del letto, cercando di non svegliare la donna al mio fianco, per non ritrovarmi in una situazione fastidiosa. Mi guardo intorno, notando la stanza, così poco familiare, nella quale mi trovo. Il mio sguardo vaga per la camera, facendo caso a tutti i particolari, finché l'orologio appeso al muro non richiama la mia attenzione. Noto che sono le nove passate e così decido che è ora di andare, tra meno di due ore ho le prove e devo passare a casa per farmi una doccia.

Raccolgo così i miei vestiti, lanciati alla rinfusa per la stanza, e noto come anche la mia benda sia per terra. Devo essere stato molto ubriaco per togliermi anche quella.

Lascio un foglietto con il mio numero di telefono sul comodino, un'abitudine inutile che ho. Di solito nessuno richiama o se lo fanno non rispondo, non è da me vedermi con la stessa persona due volte.

Mi dirigo così verso la porta, chiamando un taxi e andando rapidamente a casa.

Appena aperta la porta vedo mio fratello, che deve essere da poco tornato dal turno in ospedale.

"Oh ciao Kae." mi saluta sorridendo "Com'è andata la serata?" mi chiede sapendo benissimo cosa io abbia fatto.

"Bentornato Axel. Non ne ho idea, temo di aver bevuto un bicchiere di troppo. Tu piuttosto, com'è andata a lavoro? Quante vite hai salvato questa volta?"

Axel lavora come chirurgo ed è uno dei migliori del paese. Nonostante il lavoro stressante si è sempre preso cura di me, anche perché la nostra differenza di età è molto ampia, 15 anni.

"Oggi nessuna purtroppo. Avevo quell'intervento difficile che ti dicevo l'altro giorno ma il paziente ha avuto un collasso polmonare e non ce l'ha fatta." dice con aria mogia e stanca. È abituato a queste cose, ma essendo una persona buona quale è lui, ogni volta è dura non pensarci.

Gli poggio una mano sulla spalla. In questi momenti non ha bisogno di parole, solo di qualcuno che gli stia accanto.

In quel momento vedo spuntare dalle scale Dainsleif, il marito di mio fratello, che deve averci sentito parlare.

"Bentornati. Tutto bene?"

Sto per rispondere ma mi accorgo di dovermi sbrigare per andare alle prove.

"Conforta Axel, ha avuto uno di quei turni. Io devo sbrigarmi che oggi devo andare in studio." dico, mentre salgo le scale per andare a farmi una doccia ed eliminare tutte le prove di questa notte. Mi lavo, trovo qualcosa di decente da mettermi e quando finalmente sono soddisfatto prendo il mio basso, per poi avviarmi verso lo studio dove ci riuniamo.

Suono in una piccola band, formata solo da quattro persone, sia perché voglio che la musica sia sempre parte della mia vita, sia perché devo pagare la tassa del conservatorio e non voglio pesare troppo a mio fratello. Non che i soldi manchino, o che i miei genitori non aiuterebbero Axel se glielo chiedesse, ma voglio trovare la mia indipendenza, ho quasi 25 anni è tempo di crearmi la mia vita. So di essere in ritardo con gli studi, ma ho scelto varie volte il percorso sbagliato. Ora però ho finalmente trovato la mia strada e ho intenzione di portarla a termine in maniera eccellente.

Symphony of love~A Luckae storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora