Capitolo 4

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Una volta rimasta da sola Deva si è diretta nella sua vecchia stanza, decidendo di farsi un bagno caldo. Un po' perché ne aveva davvero bisogno ma anche per cercare di riprendersi. Se inizialmente accettare la proposta di Liam le era sembrato la cosa giusta da fare adesso Deva mentre esce dal bagno ha decisamente qualche ripensamento. Fingere per lei era un gioco da ragazzi visto che ormai lo faceva da anni con la sua famiglia, ma come si sarebbe dovuto comportare davanti alla famiglia di Liam? Anzi, come si comportava una ragazza con il suo ragazzo? Deva non si intendeva affatto di romanticismo e quello che vagamente le sfiorava la mente su quel argomento erano delle stupide idee lette in qualche libro, visto che non aveva mai avuto parte di quel genere di momenti, ma non perché non ha mai avuto un ragazzo, anzi, Deva tempo fa si era affezionata a Dominic, un ragazzo che conobbi all'istinto in Taiwan, l'unico del genere maschile a cui aveva dato la sua fiducia. I due erano diventati amici stretti e con il tempo Deva arrivò a pensare di provare qualcosa per lui ma capii che la fiducia va conservata per le persone che realmente se la meritano visto che Dominic l'abbandonò, lasciando Deva da sola e con il cuore a pezzi. Forse è per questo che la ragazza odiava l'amore è tutto quello che aveva a che fare con quel sentimento.

<<Ma cosa ho pensato quando ho accettato di rendermi partecipe a questa farsa?>> in modo disperato si passa le mani fra i capelli, decidendo di chiamare la sua affidabile amica e raccontarle cosa le sta succedendo, lasciando Esmeralda decisamente senza parole, almeno per pochi attimi.

<<Certo, fingiamo che lui non sia tuo marito ma semplicemente il tuo finto ragazzo>>

<<Esme! Non mettere il dito nella piega. Dio santo, ma cosa ho pensato quando ho accettato? Dovevo trovare un modo per tenerlo lontano da me! Questa cosa, questo non porterà a niente di buono, me lo sento!>>

<<Senti Deva, lascia stare per un attimo quella tradizione nella quale ci credi e cerca di divertirti un po'. Sono sicura che Liam combinerà una delle sue e domani ci riderai su>> Esmeralda da brava amica come sempre cerca di spronare Deva a dare una svolta alla sua vita, almeno per una sera, ignara del segreto che Deva custodisce silenziosamente ormai da anni.

<<Divertirmi mi sembra impossibile visto che mi ritroverò davanti alla sua famiglia. E se mi faranno delle domande? Oh, ma certo che le faranno! E se mi chiederanno qualcosa di loro figlio, io cosa dovrei dire? Non so niente di Liam!>>

<<Per questo io sono di nuovo qui>> il suo timbro seppur dolce è in grado di spaventare Deva che sussulta, facendo cadere il telefono a terra.

<<Ma che modi sono, idiota?>> Deva alza la voce mentre con la meno sinistra stringe in un pugno l'asciugamano, sperando che esso non cada perché sarebbe davvero imbarazzante se restasse nuda davanti al su nemico quasi marito è finto fidanzato.
Uno sbuffo esce dalla sua bocca quando si rende conto di quanto possano essere ridicoli i suoi pensieri.

Lui non è mio marito, pensò tra se e la sua mente, cercando forse di farla ragionare, la mente.

<<Giuro che diventerò pazza>> Deva borbotta a bassa voce mentre cerca di distoglie lo sguardo da Liam, senza riuscirci però. Gli occhi del ragazzo sembrano avere l'effetto di una calamita. Deva in quel momento si sentiva come se avesse trovato il suo polo, quello negativo che si unisce con il polo positivo.

<<Dobbiamo parlare di noi. Insomma se dobbiamo fare funzionare al meglio questa farsa dobbiamo sapere alcune cose che ci riguardano>> la voce di Liam spezza quella strana bolla di attrazione in cui Deva stava cadendo, riportandola con i piedi per terra. La ragazza si gira di spalle, maledicendo se stessa per essersi persa in quei occhi così intensi.

<<Non penso di volere fare questa cosa>>

<<Cosa? In che senso?>>

<<Ho avuto modo di pensare e sono arrivata alla conclusione che tutto ciò è assurdo. Non posso presentarmi davanti alla tua famiglia e mentire in questo modo. Non so niente di te, così come tu non sai niente di me. E poi avanti, tu non mi sopporti così come io non sopporto te. Non siamo in grado di stare nella stessa stanza senza litigare e tu vorresti che fingessimo di amarci? Ma dai, Liam, tutti quanti sanno dei nostri battibecchi visto che non hai fatto altro che prendermi in giro, odiarmi. Come pensi che potremmo fare funzionare questa cosa?>> Deva si passa le mani fra i capelli bagnati mentre si gira per avere nuovamente la possibilità guardare Liam, che la guarda a sua volta. Gli occhi del ragazzo ammirano la bellezza dovuta alla semplicità di Deva. Liam aveva visto molte donne e in poche di esse ha trovato la semplicità. Quella semplicità che splende di luce propria e per niente banale che Liam adorava in un donna. I capelli bagnati di Deva scendono in modo morbido, coprendo leggermente le sue spalle ma anche così Liam che è un buon osservatore riesce a vedere la piccola cicatrice che Deva si ritrova sulla scapola. In realtà non è la prima volta che osserva quella piccola cicatrice però oggi per la prima volta è curioso di sapere qual'è la storia che si nasconde dietro a quel segno. Liam era sempre del parere che ogni segno, ogni cicatrice ha una storia proprio, per quanto essa possa essere banale.

Amami per finta Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt