Capitolo 16

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Il silenzio si è abbattuto sulla dimora Pearl dal momento in cui Deva ha confessato a Liam la verità, o quasi. Le ha spiegato come all'età di diciassette anni è finita in un certo di rieducazione, conoscendo così William e che è stato lui a istruirla, aiutandola quando è finta nei guai per colpa di Molli. Gli ha raccontato di come da quel momento è cambiata la sua vita, decidendo di essere grata a Will, scegliendo di diventare il migliore agente. Ed è stato lì, in quel momento, quando Liam ha realizzato chi fosse suo padre realmente, che ha dato di matto, urlando contro la sua famiglia, rinfacciando quello che gli avevano fatto anni addietro, per poi urlare il suo odio contro tutti, dirigendosi nella sua stanza dove si è rintanato qualche ora fa, lasciando Deva a dir poco sbalordita. Lo era già di suo per la faccenda di Molli ma la reazione di Liam la sorprese molto, e per quanto ha voluto rincorrerlo doveva prima discutere con William. Voleva essere certa che Molli pagherà per tutto.

Solo dopo qualche ora ancora la ragazza ha deciso di prepararsi una tisana, sperando di rilassarsi un po', ma una conversa in particolare le attira l'attenzione.

<<Chi è Ben?>> domanda Deva, rivolgendosi a Thalia.

<<Un vecchio amico di famiglia, più amico
Roland. Era a casa sua ieri sera e ora ci ha invitato tutti a cena>> Thalia le spiega in modo gentile, guardandola però dispiaciuta.

<<Tu vai, ci penso io a lui>> propone Deva, dopo aver capito lo sguardo di Thalia. Voleva andarci ma per quello che era successo adesso non se lo sentiva pi.

<<Sei sicura?>> domanda William.

<<Certo, tanto lui terrà il broncio per un po'. È inutile che voi rinunciate>>

<<Non vorrei che se la prendesse con te. Io...>>

<<Will, mi consoci. So mettere al suo posto chi cerca di fare lo stronzo con me>> lo interrompe lei, ridacchiando, cercando di alleviare almeno un po' la tensione che c'era in quella casa praticamente da quella mattina.

<<Lo so, solo...>>

<<Io starò bene Will>> si trova a sussurrare a bassa voce. William era davvero dispiaciuto per suo figlio, ma ormai erano passati così tanti anni dal loro litigio che in un certo senso ormai era abituato alla quasi assenza di suo figlio. Però invece era preoccupato per Deva. Nonostante la ragazza fosse brava a mentire e a nascondere le sue emozioni, William aveva visto una strana luce nello sguardo di Deva.

<<Tesoro, mi sarebbe piaciuto portarti con noi.
Ben e la sua famiglia non vedevano l'ora di incontrarti. Loro conoscono Liam da quando era bambino, ma non lo hanno più visto da circa cinque anni>> si lamenta Thalia, dispiaciuta più che altro, per questo Deva afferra la sua mano, sorridendole teneramente.

<<Avrò ancora tempo per conoscerli, e Liam per rivederli. Questa vacanza, se così la posso definire, non è ancora finita. Penso che a Ben dispiacerebbe se non ci andreste e poi sono sicura che capirà le motivazioni di Liam e del perché non possiamo venire questa sera con voi>>

<<Deva...>>

<<Sul serio Thalia, non mi dispiace affatto
stare con Liam, al contrario. Non potevo andarmene e lasciarlo così. Ti divertirai>> gli sorride in modo incoraggiante per poi informarla che sarebbe andata a recuperare dalla cucina del gelato per il figlio brontolone, facendo ridere un po' tutti.

Con una vaschettta piena di gelato e armata di due cucchiai si dirige al piano di sopra, fermandosi proprio davanti alla porta della sua stanza, incerta se bussare o meno.

Liam ci era salito già da po' quindi poteva trovarsi in qualsiasi circostanza. Deva pensava che magari stava dormendo o semplicemente era spoglio, e sicuramente se lui fosse spoglio sa per certezza che non si coprirebbe se lei entrasse.

Amami per finta Where stories live. Discover now