Capitolo 11

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In macchina Liam la guarda di sottocchio, sorpresa per la brava di Deva nel guidare. Infatti ad un certo punto pensò di chiederle dove avesse imparato a guidare in quel modo ma poi decise di tenere la bocca chiusa.
Si sentiva in un certo senso ferito, però anche così dopo un po' trattenersi fu più forte di lui.

<<Come ti sembra la macchina?>> domanda curioso, pensando che non avesse mai guidato una 4x4, ignaro che Deva avesse pilotato addirittura un elicottero, salvando William da un attentato diretto.

<<Diciamo che è un po' impegnativa come macchina>>

<<Non proprio. Forse sarà un po' più complicato quando lascerai il percorso stradale e si entra nell'area della campagna visto che ci saranno alcune zone dove la strada non è così piacevole, ma te la caverai. Ora, se vuoi scusarmi, devo riposare>>

Deva lo guarda con un sopracciglio alzato.

<<Non credo che quella sedia sia più comoda del divano>>

<<Saresti sorpresa>> borbotta infastidito.

<<Va bene, allora dormi tranquillo, anche se non vedo come riposerai>>

<<Ecco come si fa>> risponde Liam, poi si sistema comodo sul sedile, mettendo le mani al petto, accoccolandosi come un pollo. Appoggia la testa al finestrino e in seguito chiude gli occhi. Deva sorride divertita, guardandolo, sembrava davvero stanco ed
era sorpresa di non averlo trovata a letto. Quel divano solo all'apparenza sembrava così scomodo.
Da una parte era contenta. Sembrava mantenere la parola data e stava mantenendo le distanze. Non la baciava da un bel po'...almeno era questo quello che Deva pensava.
L'aveva baciata mille volte sull'aereo, ma mai sulle labbra. Era più forte di lui. Sentiva il costante bisogno di toccarla, di sentirla sua.

Lo sguardo di Deva ricade nuovamente sulla figura di Liam, trovandolo dormendo come un bambino, pensando addirittura che fosse carino.

Il telefono vibrava nella sua tasca e sospettava che fosse uno messaggio da Esmeralda, ma avrebbe dovuto aspettare fino a quando non sarebbe arrivata a destinazione per rispondere. Sicuramente voleva informarla di essere arrivata a New York, in quel hotel di lusso che Jacob aveva prenotato, dove trascorreranno la loro settimana di vacanza.
Per un momento Deva dentro la sua mente pensa che le sarebbe piaciuto essere lì con loro. O anche a casa, tranquilla, senza i problemi che sicuramente la stavano aspettando qui. Ma si è resa conto che per quanto difficile sarà questa vacanza, ne era anche entusiasta. Forse la colpa era della destinazione, forse l'affetto che Thalia ha continuato a dimostrarle nelle ultime due settimane, visto che ha continuato a chiamarla. Sicuramente le opzioni potevano essere tante ma lei non voleva pensare che la più importante la rappresentava l'uomo addormentato alla sua destra.

Una buca che prende in pieno con la ruota da inizio alla zona rurale, mostrando davanti un passaggio sempre più simile a una fiaba.
Deva vivendo per molti anni lontana da casa sua ha imparato ad amare la vita in campagna, desiderando in un futuro di stabilitisi in un posto del genere.

Ferma la macchina dietro quella di William e allunga il collo, torcendolo per eliminare l'intorpidimento. Ha guidato solo per un ora ma anche così le faceva male la schiena, invidiosa di Liam che stava ancora dormendo.
Improvvisamente le viene un idea, per questo si slaccia la cintura avvicinandosi a Liam. Le sue labbra si poggiano sulla guancia del ragazzo, mentre passa le dita tra i suoi capelli.

<<Amore, svegliati>> si ritrova a sussurrare con un tono sensuale. Sperava che Liam sussultasse o che al suo risveglio la guardasse scioccato, ma un sorriso lucido si allarga sulle sue labbra lui, anche se era rimasto nella stessa posizione con gli occhi chiusi.

Amami per finta Where stories live. Discover now