Capitolo 21

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Dall'alta finestra della sua stanza Deva guarda fuori mentre per il nervoso liscia con le mani il suo vestito. Un vestito che cade sul suo corpo restando morbido. Il colletto partiva dalla metà del collo, scendendo con una delicata decorazione di pietre preziose. Era senza maniche e la parte posteriore del vestito è scoperto, con un motivo a V che si estende verso il basso, lasciando la schiena nuda.
Nessun fiocco, solo seta e pizzo pregiato.

Sospira profondamente e all'improvviso è colta da un capogiro, per fortuna era accanto a una poltrona e si siede velocemente. Con una mano cerca di farsi un po' di aria ma sembra che non funziona.
Si costringe ad alzarsi, decidendo di non lasciare che il suo stato d'animo rovini questo matrimonio. Erano tutto felici per questo giorno e i suoi famigliari e quelli di Liam le avevano volteggiato intorno, curandola come una regina per l'incoronazione.
E la cosa più dolorosa era non aver più rivisto il suo re. No dopo quello che era successo l'altra sera.
Si era nuovamente lasciata andare ma poi il giorno dopo è scappata via da lui, tornando a casa sua.

Si è barricata in casa non prima di mandarli un messaggio e chiederli di essere lasciata da sola. Perché era questo che pensava di volere,
ma non era così. Nella sua vecchia stanza,
nel suo letto che le sembrava così sconosciuto e freddo, decisamente troppo grande, le era mancato terribilmente ma aveva paura.
Lo aveva fatto di nuovo. Era andata a letto di nuovo con lui senza proteggersi ma soprattutto senza essere amata.

La porta si apre e Esmeralda fa la sua apparizione, sbattendo la porta. Era stupenda, vestita con un lungo abito di seta rossa che le calzava a pennello.

Deva sospira, aveva chiesto loro di lasciarla in pace per un po', ma ovviamente Esmeralda non gliene aveva concessi più di tre minuti di silenzio.

<<Jacob farà da testimone e mi viene da spaccarli la testa perché non si è messo la cravatta che gli avevo lasciato. Ne ha una verde, immagina la combinazione>>

<<Se sei fortunata, potrebbero essere tra gli ospiti solo persone daltoniche e non si accorgerà nessuno>>

Deva stava cercando di scherzare, più o meno,  ma sembra funzionare visto che la sua amica le fa la linguaccia.

<<Sono stata così impegnato con tutte le follie della mia vita, che non ti ho nemmeno chiesto come stanno andando le cose tra te e Jacob>>

<<Siamo in quella fase in cui decidiamo se
facciamo qualcosa di serio riguardo la questa relazione o restiamo solo per divertimento senza futuro>>

<<Cosa vuoi dire?>>

Esmeralda alza lo sguardo e la guarda, strizzando gli occhi.

<<Ti interessa adesso? Sei ad un passo da
sposare il drago>>

Presa di nuovo dal panico Deva si avvicina nuovamente alla finestra. Le sue gambe sono terribilmente morbide, e i tacchi non la stavano aiutando, temuto adesso che sarebbe inciampata per andare all'altare. In quel secondo realizza la semplice immagine di lei che camminava verso l'altare, a braccetto con suo padre, andando incontro a Liam e alla loro unione per un periodo di
tempo illimitato.

<<Non posso farlo, Esme!>> esclama anche se terrorizzata. Si è resa conto che non ha la forza per farlo. Non poteva sposarsi con qualcuno che secondo lei non la amava.

Esmeralda non si fa prendere dal panico, non le chiede nulla, era come se lo sapesse già. Si avvicina alla sua amica e la prende per mano, girandola verso di lei.

Il viso della sposa era pallido e spaventato.

<<Allora vai!>> dice semplicemente Esmeralda, con l'aria di una che non avesse preso questa decisione adesso e l'avesse pianificata da molto tempo prima.

Amami per finta Where stories live. Discover now