Capitolo 6

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Quando Liam e Deva sono ritornati nella sala da pranzo tutti i famigliari hanno esaltato di gioia, chi più e chi di meno, congratulandosi con entrambi. Una volta che i ragazzi hanno finto di cenare in modo gentile e proprio come una neo coppia di fidanzati hanno salutato la famiglia di Liam con il sorriso sulle labbra, diventando entrambi seri appena hanno preso posto all'interno del autoveicolo.
La tensione che c'è tra i due potrebbe affilare persino la lama di un coltello.
Liam era concentrato sulla strada mentre Deva era talmente tanto persa fra i suoi pensieri che non sentiva nient'altro che il rumore che producevano le rottele del suo cervello.

Aveva accettato realmente di fingersi la fidanzata del suo nemico?

Sicuramente si era fatta influenzare dalla tenerezza che Liam stesso aveva dimostrato, ma adesso mentre la razione sembra di essere tornata in se l'unica cosa che pensa è quella di aver sbagliato.
Cosa avrebbe raccontato ai suoi genitori? E poi, cosa avrebbe pensato il suo capo di questa relazione?
Nel dominio in cui lavora era proibito avere relazioni tra colleghi, e questo Deva lo sapeva benissimo, anzi, lo aveva sperimentato sulla sua pelle, le conseguenze.

Ma lui non è un mio collega, pensò improvvisamente tra se e se, girando lo sguardo verso la sua sinistra, guardando Liam che sembrava decisamente sotto stress proprio come Deva.
Solo adesso la ragazza nota come Liam in modo nervoso stringe il manubrio così forte che le nocche delle sue mani sono diventate bianche.

<<Apri il cruscotto. C'è un pacco di sigarette, me lo passi?>> senza nemmeno guardarla le chiede questo favore, sorprendendo Deva.

<<Non sapevo che fumassi>>

<<Sono abbastanza grande per questo!>> borbotta lui mentre afferra quel pacchetto di sigarette, portando in seguito una vicino alla bocca, facendo aggrottare le sopracciglia a Deva, sorpresa per via del suo comportamento.

Sempre lui era quello nervoso?

<<Non l'ho detto come rimprovero, semplicemente non sapevo che fumi>> sospira profondamente, cercando di restare calma. Ci stava provando così dannatamente di mantenere la calma ma quella espressione frustrata che aveva Liam sul viso non era affatto d'aiuto.

- Non sai molto di me, Deva!>>

Fino a qui è durato la calma di Deva! Poteva praticamente sentire le fiamme uscire dal suo naso ed era un miracolo che non gli fosse saltato dritto al collo, infondo stava guidando un'auto in cui si trova anche lei.

<<Sei il più ipocrita, intollerante, arrogante e
uomo insensibile che abbia mai incontrato.
Dopo tutto quello che è successo, dopo tutto quello che hai fatto e farai, sei ancora tu quello frustrato? Oh, quale sarebbe il suo problema, signore Pearl? Non ti piace la tua fidanzata, vero? Ti sono andata bene per una sera, ma per il resto non ti vado bene. Perché non hai scelto Cristina tette finte? Quando vuoi sei bravo a inventarti le storie, sono sicura che avresti trovato qualcosa di credibile, raccontando a tutti che ti saresti sposato con lei!>>

Liam frena all'improvviso in modo brusco e se Deva non avessi la cintura sicuramente sarebbe volata dal parabrezza. Il ragazzo lancia dal finestrino la sigaretta, girandosi in modo furioso verso Deva.

<<Al diavolo tu e i tuoi pregiudizi su di me.
Realmente pensi che io stia pensando a questo? Che non mi piace la mia fidanzata? Sul serio?!>> lui le si avvicina, fumante di rabbia. Le luci dei fari che riflettevano rendevano il volto di Liam ancora più feroce nell'oscurità. Deva non l'aveva visto
mai così. Era sempre un burlone, pronto a scherzare in ogni circostanza, mentre adesso era arrabbiato, se non furioso.
Anzi, l'aveva già visto così prima, ma la rabbia
non era stata indirizzata a lei. Ma questo non la fece impaurire, la infastidì ancora di più.

Amami per finta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora