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Salve a tutti! Tengo a precisare che la scrittrice mi ha esplicitamente detto "tratta questo libro come se fosse tuo", quindi immagino che revisionerò il prologo perché personalmente credo che sia meglio correggere alcuni tempi verbali che suonano male. Questo avverrà per ogni capitolo prima di essere pubblicato, inoltre chiedo la cortesia di segnalare gli errori grammaticali attraverso i commenti, se doveste trovarne, così che possa correggerli.
Grazie, buona lettura!!

💜💛

Erano passate due settimane dalla prima volta in cui Taehyung aveva incontrato Jungkook, e in tutto quel tempo non aveva fatto altro che cercare informazioni su di lui. Aveva scoperto che aveva ventiquattro anni, che studiava economia e management nella sua stessa università, che i suoi genitori erano morti in un incidente stradale dieci anni prima e che lui era cresciuto con lo zio ma, cosa più importante, era fidanzato con una certa Bae Rona, la quale proveniva da una famiglia molto influente nel campo dell'economia.

Aveva preso l'abitudine di chiedergli qualsiasi cosa gli passasse per la testa e quel giorno non era da meno. Diretto nell'aula di arte, lo aveva incrociato nel corridoio trattenendolo con la scusa più stupida.

-Che fai stasera? - gli chiese senza esitazione. In realtà non gli veniva più niente in mente, voleva solo passare del tempo con quel quel ragazzo affascinante e carino. Già! Taehyung riteneva Jungkook molto carino, soprattutto quando sorrideva.

-Fatti miei? Cosa vuoi Kim? - chiese esasperato l'altro, sospirando; erano giorni che insisteva sull'uscire a bere una cosa ma Jungkook non avrebbe ceduto. Era felicemente fidanzato da sei anni con una ragazza che amava alla follia e che aveva intenzione di sposare. L'anno prima le aveva fatto la promessa e lei aveva accettato di buon grado. Insieme, però, avevano deciso che l'avrebbero fatto appena terminata l'università, in modo tale da essere più maturi e coscienti di quello che li aspettava. Stavano però già cercando casa e la famiglia di lei si era offerta di organizzare il ricevimento. Jungkook ne era entusiasta, dato il buon feeling che correva tra di loro.

-Solo un'uscita tra amici, non ci vedo nulla di male - disse l'altro ghignando maliziosamente e ciò bastò a Jungkook per rifiutarlo.

-Io e te non siamo amici Kim, quindi lascia stare e non perdere tempo con me che non ti conviene - gli rispose andandosene e lasciandolo deluso. Quest'ultimo non si aspettava, di nuovo, un rifiuto, quindi decise di lasciar perdere per il momento, avrebbe tentato in un'altra occasione. A passo svelto si diresse verso la sua aula dove sapeva che il professore di arte lo stava aspettando. Gli aveva chiesto l'ennesimo bozzetto che però lui non era riuscito a finire, ultimamente era rimasto bloccato ed ogni volta che si metteva a disegnare la mano iniziava a tremare e l'ansia prendeva possesso di lui. Non gli era mai successa una cosa del genere, anche se in realtà non aveva mai svolto tutti quei progetti, tra l'altro da solo. Solitamente il professore li divideva in gruppi ed assegnava loro un progetto ma quella volta a lui l'aveva lasciato solo. "È per capire fino a dove arriva il tuo potenziale" aveva detto, e Taehyung ci aveva creduto, avrebbe dato il meglio di sé ma si era spaventato davanti all'ennesimo progetto. Era il cinquantesimo del mese e lui non ne poteva più!

Quando entrò nell'aula fece un leggero inchino per salutare l'insegnante e si diresse al proprio posto.

-Sei in ritardo Kim!- tuonò il professore mandandogli un'occhiataccia e lui era consapevole si riferisse al progetto e, di nuovo, l'ansia prese possesso di lui.

-Allora ragazzi, ho un nuovo progetto per voi! La casa di moda PTS-VIP ha organizzato un concorso al quale vorrei che voi tutti partecipaste, tutti tranne te, Kim. Il tema è l'universo, a voi le creazioni. Alla fine della lezione vi lascerò il modulo d'iscrizione - 

Bello, stronzo ma soprattutto gayWhere stories live. Discover now