Bello, stronzo ma soprattutto gay

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-Jungkook, devo ricordartelo davvero ogni fottuta volta? - gli domandò, improvvisamente alterato, Taehyung, che spense immediatamente la telefonata per evitare il rischio di arrabbiarsi di più - Merda! - esclamò battendo le mani sul volante.
Per quale assurdo motivo gli dava fastidio? Chi era per lui? Nessuno! E allora per quale motivo continuava a sentire un nodo in gola al solo pensiero di Jungkook insieme a quella ragazza?!
Era pure una brava ragazza, non poteva certo odiarla... Che poi odiarla per cosa? Non si trattava di odiare qualcuno, si sentiva frustrato sopra ogni immaginazione, più che altro perché non riusciva a capacitarsi di quei sentimenti contrastanti che aveva iniziato a provare, a cui ovviamente non era abituato, e che quindi non era in grado di gestire in determinate situazioni, e questa cosa lo stava solo portando a fare errori.

-Aish... - sospirò profondamente quando, una volta arrivato davanti al palazzo dove abitava Jungkook, notò proprio lui e la fidanzata scambiarsi un bacio tutto fuorché casto. E sarebbe anche voluto scendere dall'auto, interromperlo e portarlo lontano da lei ma dovette ignorare quell'idea perché infondo, chi era lui per poter fare una cosa del genere?
Comunque, ricacciò dentro tutta la rabbia che provava ed indossò nuovamente la sua maschera. Scese dall'auto, una volta aver parcheggiato, e con passo lento e calcolato si avvicinò a loro.

-Disturbo? - chiese, dopo essersi schiarito la voce, tentando di ghignare in direzione di Jungkook ma si beccò soltanto un'occhiataccia.

-Oh Taehyung oppa, ciao! - Bae Rona fece un leggero inchino sorridendogli subito dopo e tornò a girarsi verso il suo fidanzato - Allora io vado amore, ci vediamo domani mattina all'università! - gli stampò un altro bacio sulle labbra, sotto lo sguardo contrariato di Taehyung, e se ne andò lasciandoli soli.
Taehyung ebbe solo il tempo di inspirate dell'aria fresca prima che il tono tagliente di Jungkook gli sfiorasse l'udito.

-Che vuoi Kim? - chiese passandosi nervosamente una mano tra i capelli verde petrolio, e a quella scena il cuore di Taehyung perse un battito.
"Che cazzo mi sta succedendo?" si domandò voltandosi velocemente, poi suggerì un seguimi quasi sotto voce. Rientrò in auto seguito da Jungkook e mise in moto partendo. Lo voleva portare al karaoke dove solitamente si vedeva con Jackson e Mark ma cambiò subito idea. Fece un'inversione a "u" in mezzo alla strada causando un bello spavento al minore ma non ascoltò le sue lamentele intimandogli, invece, di fare silenzio.

-Dove diavolo mi stai portando Kim?- Quest'ultimo era a dir poco furioso, non erano passate nemmeno quattro ore dall'umiliazione avuta e non voleva avere a che fare nuovamente con lui, per lo meno non mentre era frustrato con sé stesso.

-Fai silenzio che ho mal di testa - gli rispose Taehyung, e questo lo fece solo innervosire di più.

-Ma di che maledetto problema mentale soffri?! - urlò, a quel punto, spingendolo per una spalla.
Taehyung accostò sulla sinistra fermando bruscamente la macchina e con gli occhi iniettati di rabbia si girò verso di lui.

-Tu sei il mio maledetto problema! - esclamò uscendo dall'auto e sbattendo lo sportello. Non sapeva cosa gli stesse prendendo, sapeva solo che voleva piangere a dirotto fino a consumare tutte le lacrime. Non gli piaceva quella sensazione e voleva a tutti i costi liberarsene, ma sembrava che non bastasse desiderarlo. Tirò un pugno al cofano imprecando.

-Cristo santo... - disse coi denti stretti, facendo accigliare Jungkook, che in quel momento scese dall'auto.

-Forse... - Taehyung non voleva sembrare così stupido ed idiota - Forse è meglio che torni dentro - Gli ordinò spingendolo leggermente: non voleva averlo intorno ma nemmeno lontano, voleva sia stringerlo a sé mandarlo a fanculo, ma la cosa che voleva di più erano le sue labbra.

-Per favore, torna un attimo dentro - pronunciò con voce leggermente incrinata; poggiò le mani sul cofano e abbassò la testa per nascondere le lacrime che stavano per sgorgare dai suoi occhi.