Capitolo sei

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"Il mio primo giorno non è andato tanto male, no?" James affiancò Daniel mentre usciva dalla classe, passandogli un braccio attorno alle spalle e facendogli roteare gli occhi.

"Stavi quasi per spedirli tutti negli Inferi." Sbuffò il ragazzino, ridendo.

"Ma non l'ho fatto!" James aprì le braccia e chiuse i pugni, portandoli al cielo come se fosse stato Superman. "È già una vittoria! E poi, hai visto come tuo zio ci è cascato in pieno?"

"Beh, non c'è proprio cascato, stavi effettivamente insegnando qualcosa. E ha comunque guardato te per tutto il tempo." Sbuffò Daniel, beccandosi una gomitata e un sai che intendo da James. "D'accordo, ammetto che l'idea di farci vedere Troy mentre mangiavamo patatine alla paprika e annotavamo tutte le differenze tra l'Iliade di Omero e il film è stato decisamente un punto a tuo favore." Ammise, facendo sorridere James. "E mi è piaciuto come hai zittito Brittany e Matt. Sono due idioti... ma almeno Ryan non mi infastidisce più."

James sogghignò. "E invece che mi sai dire del tuo vicino di banco? Sembra carino." Danny distolse lo sguardo e arrossì.

"È tipo l'unico dolce con me in classe." Spiegò, giocando con le sue dita mentre avanzavano verso l'uscita. "Solo che non parliamo molto."

"Ti piace?"

"Beh, sì, certo, Oliver piace a tutti." Replicò, continuando ad arrossire. "Al contrario mio non tende a rispondere a tutti a tono e quindi ha davvero pochi nemici, forse addirittura nessuno."

James roteò gli occhi. "Intendo, hai una cotta per lui?"

Daniel spalancò gli occhi. "Ma come ti salta in mente?!"

"D'accordo, ce l'hai." James fece sbuffare Daniel, avvolgendogli di nuovo il braccio attorno alle spalle. "Ed io ho il dovere di aiutarti a conquistarlo!"

"Non so nemmeno se è gay!"

"Beh, sicuramente non è etero."

"Come lo sai?" Sobbalzò Daniel, assottigliando gli occhi, "Non gli hai letto la mente, vero?"

"Ma che ti viene in mente? Posso parlare con te telepaticamente, ma non posso leggere i tuoi pensieri." James assunse un'espressione confusa. "Ho semplicemente visto la spalletta arcobaleno che porta sul suo zaino, idiota che non sei altro."

Danny arricciò le labbra, anche se avrebbe voluto urlare di gioia. "Magari semplicemente supporta la comunità." James inarcò un sopracciglio. Danny sbuffò. "Uffa, perché ti interessa tanto la mia vita sentimentale?!"

"Perché la mia è fallimentare, quindi preferisco concentrarmi sulla tua che forse è anche peggio."

"Almeno io non ho quaranta anni e non sono il quasi sposo di nessuno!"

"Ho ventinove anni, merdina." Sibilò James, puntandogli un dito contro. "E la proposta gliel'ho fatta io!"

"Praticamente ti sei auto-condannato, quindi."

James roteò gli occhi, aprendo la portiera della sua auto per far salire Daniel. "Andiamo al pub, così mi racconti un po' come è nata questa cosa con Oliver?"

"Oh mio Dio, James, non è niente! Non dobbiamo per forza parlarne!" Daniel allacciò la cintura di sicurezza mentre sbuffava. "E sono completamente senza soldi, quindi non accetterò mai di venire con te al pub, soprattutto.

James sbuffò. "Offro io."

"Accetto."

"

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La Guaritrice Di Alvagar -Il Medaglione Di Alvagar 2- Where stories live. Discover now