Capitolo otto

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James adorava quei mocciosi. Sul serio, erano esilaranti. Non riusciva a smettere di ridere. Ma penso che dovrei contestualizzare, no? Bene.

James aveva lasciato ai suoi alunni un compito per casa: «Spiega chi sia la tua divinità greca preferita e perché.» e adesso stava facendo esporre a ciascuno di loro, davanti a tutta la classe, i loro lavori per aiutarli a superare l'ostacolo timidezza.

Molti erano stati banali e scontati (c'era chi amava Apollo perché era biondo, chi Afrodite per via dell'amore, chi Zeus per il fatto che avesse tante ragazze -di questo James ne avrebbe discusso con i genitori del ragazzino-, eccetera eccetera), ma la risposta di Brittany lo aveva divertito più di tutte.

"Il mio dio preferito è Ade perché è fico come il professor Marblewing." Aveva ammesso senza mezzi termini, causando in James una risata irrefrenabile.

Davvero, come diavolo aveva fatto quella ragazzina a rendersi conto della somiglianza tra lui e suo padre? Senza contare che, secondo loro, gli dei della mitologia greca nemmeno esistevano!

"Non è d'accordo, prof?" Brittany aveva inarcato un sopracciglio mentre masticava rumorosamente la sua chewing-gum rosa confetto. "Io Ade me lo immagino esattamente come lei. Forse anche più fico, però."

A quello James aveva smesso di ridere e si era accigliato. Suo padre non avrebbe mai, per nessun motivo, dovuto sapere quello che la ragazza dai capelli rosa aveva detto, o per lui sarebbe stata la fine (insomma, immaginate vostro padre che, ad ogni cena di famiglia, vi ricorda che una sedicenne pensa che lui sia più bello di voi: come vi sentireste?). "Non è davvero così fico, in realtà." Disse, offeso.

"E lei che ne sa?" Chiese un ragazzo dalle ultime file, ridacchiando. "Lo conosce?"

"Meglio di quanto credi..." borbottò sottovoce, prima di alzarsi con uno scatto dalla sedia della cattedra, "Va bene, ora ringraziamo tutti Brittany che ha chiuso questa giornata con una nota allegra," gli studenti le applaudirono, ridendo, e lei arrossì mentre tornava a sedersi, "Ricordo a tutti la possibilità di iscriversi al corso pomeridiano di teatro tenuto da me e dal nuovo professore. Le audizioni sono oggi, dopo la pausa pranza Non mancate!" Ricordò, prima di lasciare l'aula e raggiungere immediatamente il teatro scolastico, dove Irwin lo aspettava, seduto alla scrivania con le braccia incrociate e l'aria annoiata.

"Alla buon'ora!" Sbuffò il re, cominciando a sfogliare diversi copioni che avevano scritto lui e i ragazzi come copertura.

James gli rifilò un'occhiataccia mentre prendeva posto vicino a lui. "Quando Danny ha detto di trovarvi un lavoro non intendeva tutti e quattro a scuola."

Logan, spuntando dal dietro le quinte, seguito da Eleanoire e Joan, ridacchiò. "Ma così è più facile. E poi, alla preside piaceva un sacco l'idea del club di teatro!"

James lo fulminò con uno sguardo. "Lo sai che non approvo quando incanti le persone per ottenere ciò che vuoi, Logan."

Il vampiro si strinse nelle spalle. "È stata un'idea di Joan, se ti interessa."

Lo sguardo della strega oscura si posò sul druido, che arrossì. "Quella non voleva concederci di lavorare tutti assieme, quindi abbiamo pur dovuto convincerla in qualche modo!"

James scosse la testa, scioccato da ciò che il più innocente tra loro avesse ideato. Stava quasi per far partire una lite, perché non gli piaceva che i suoi amici incantassero persone a caso, ma la porta si aprì facendo entrare un Daniel parecchio preoccupato. "Ohmiodioohmiodioohmiodio!" Strillò velocemente, mentre si avvicinava ai ragazzi correndo.

"Ehi, che succede?" Domandò Irwin, passandogli una bottiglietta d'acqua per prenderne un sorso.

"È Oliver!" Spiegò Daniel dopo aver quasi scolato l'intera bottiglietta. "Mi ha chiesto se oggi facessi l'audizione!"

La Guaritrice Di Alvagar -Il Medaglione Di Alvagar 2- Where stories live. Discover now