Capitolo sette

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"Cosa. Ti. È. Saltato. In. Mente?!" Strillò Irwin, dando uno schiaffo a James ad ogni parola.

James, infastidito, si allontanò. Aveva immaginato come sarebbe stato riconciliarsi con Irwin e quasi tutti gli scenari prevedevano entrambi senza vestiti, ma non di certo Irwin che lo schiaffeggiava sei volte! "Cosa è preso a me? Sei tu che piombi qui all'improvviso e mi schiaffeggi davanti a tutti!"

"Sei scappato dal nulla, James!" Urlò Irwin, mettendo le mani sui fianchi. "Immagina cosa penserebbe il popolo se sapesse che il re è andato via dal regno per inseguire il suo futuro marito ribelle?!"

Quella frase, per qualche motivo, colpì molto James. "Oh." Disse infatti, ferito. "Solo per questo quindi mi sei venuto a cercare?"

Irwin si passò una mano tra i capelli ricci. "Dio, certo che no! Ero preoccupato che combinassi qualche guaio qui tra i non-magikòs!"

"Oh certo, perché io sono James Marblewing, il fuorilegge!" Sbuffò James, scuotendo la testa.

"James, puoi smetterla di essere sarcastico per un minuto?"

"E tu puoi smetterla di fare l'idiota? Oh, no, aspetta: sei nato così."

"Ehm, ragazzi?" Intervenne Daniel, che stava guardando il litigio sorseggiando la sua coca-cola.

Sapeva bene che immischiarsi negli affari di altri, soprattutto se erano creature con poteri magici in grado di ucciderti con solo uno sguardo, non fosse una cosa carina da fare, ma stavano dando spettacolo a tutto il pub. E Irwin non gli si era ancora presentato, pensò, accigliato.

L'uomo era anche più bello di quanto venisse in foto, con i suoi capelli lunghi e ricci acconciati in un codino, la camicia bianca lasciata aperta di due bottoni facendo intravedere le clavicole e gli occhi verdi da cerbiatto rispecchiava proprio la sua immagine di principe delle favole.

Ma, nonostante James parlasse benissimo del suo futuro marito, Daniel non poteva fare a meno di pensare che mentre gli urlava contro sembrava proprio un idiota. Non che James non lo sembrasse, ovviamente: la strega oscura tendeva a rispondere in modo sarcastico, cosa che infastidiva Irwin, che probabilmente cercava di tenere un discorso serio.

Comunque, nessuno dei due lo degnò di uno sguardo, ma entrambi gli ordinarono di tacere nello stesso momento. Adesso sì che capiva come mai si fossero innamorati.

"Sparisci per giorni e adesso ti ritrovo in un pub con un ragazzino!" Urlò Irwin, rivolgendo per la prima volta uno sguardo a Daniel che lo salutò amorevolmente agitando le dita della mano e sorridendo a trentadue denti. "Che fai, adesso adeschi bambini?"

"Oh che schifo!" Commentò Daniel, assumendo un'espressione schifata, nello stesso momento in cui James strillava:

"Oh mio- non lo hai detto davvero!" Esclamò James, massaggiandosi le tempie. "Certo, perché non aggiungi pedofilo al curriculum che hai fatto su di me? Magari sotto la voce di traditore del regno, che ne dici?"

"Smettila con questa storia, è stata secoli fa!" Sbuffò Irwin, avvicinandoglisi minacciosamente.

"Beh, però a me sembra che ti abbia influenzato parecchio visto che da allora non ti fidi più di me!"

"Ero pronto a dare la mia vita per te!"

Ehi, cosa? Quella era tanta roba da digerire, e James non gliene aveva mai nemmeno accennato: "Woah, Jam, questo non me lo avevi ancora detto!" Esclamò Daniel, stupito. "Adesso Irwin è salito di posizione nella mia classifica!"

"Oh, stai zitto Danny!" Ordinò James, stanco.

"Beh dovresti stare zitto tu visto che il proprietario del bar sta per cacciarci via." Danny con un cenno della testa indicò Tom, il barista, che li stava fulminando con lo sguardo. Tutti e tre gli sorrisero, prima di sedersi al tavolino.

La Guaritrice Di Alvagar -Il Medaglione Di Alvagar 2- Donde viven las historias. Descúbrelo ahora